COMUNICATO STAMPA
Comunità dei Musulmani della Liguria O.N.L.U.S.
Presidenza: Via Aglietto 71 r, 17100 Savona, tel.019853260,fax ;0194500946 cell.3899795916 e.mail:comul@fastwebnet.it
In relazione agli ultimi avvenimenti riguardanti le vignette sul Profeta Maometto, la Comunità dei Musulmani della Liguria si sente profondamente addolorata per come una parte dei mass media europei e italiani hanno trattato il soggetto, pubblicando e ripubblicando tali caricature, creando ulteriore odio e divisioni.
Noi crediamo profondamente nella libertà di espressione ma libertà non può essere offendere il credo, i principi, le tradizioni e la sensibilità di altri. Proprio lo Stato laico e le sue strutture giuridiche e culturali (tra cui i mass media) dovrebbero garantire e diffondere il rispetto, dato che oggi, nel mondo globale, si incontrano diverse culture e civiltà. I mass media, in particolare, dovrebbero essere ponte di informazioni e collegamenti e non fonte di divisioni, odio, razzismo e pregiudizi.
Nello specifico, si tratta anche una questione di umanità: perché offendere qualcuno al quale credono più di un miliardo di persone? Perché umiliare i loro sentimenti? Che cosa c'è di male nella fede? Non è, forse, razzismo dissacrare tutto ciò in cui ha fede l'altro, il diverso, per affermare quindi il proprio disprezzo e la propria presunta superiorità?
I musulmani non usano rappresentare la figura del Profeta perché egli stesso aveva insegnato a non usare le figure in un tempo in cui il paganesimo adorava statue, oggetti, animali. E' solo a Dio, infatti, che si deve l'adorazione e Dio non può avere una figura umana, altrimenti non sarebbe Dio. Ma non è solo un problema di immagini! Il Profeta è stato rappresentato come un terrorista o altro, offendendo certamente chi condivide la sua fede, ma anche tutti i non musulmani che si sentono colpiti da un tale uso della presunta "libertà di espressione"!
Il nostro governo, nelle parole del Ministro Giuseppe Pisanu, ha immediatamente chiarito che la libertà non implica l'offesa di altri e che i simboli religiosi non possono essere oggetto di sarcasmo, satira o dileggio. Apprezziamo molto che l'Italia si dimostri un paese fondato sul rispetto e anche noi, della Comunità islamica, ad esempio, abbiamo dato sempre il nostro contributo di civiltà opponendoci apertamente a chi offendeva Gesù Cristo, il Crocifisso, o qualsiasi altra religione o simbolo.
Crediamo, in conclusione, che dovrebbe essere promulgata una legge internazionale che punisca chi diffonde odio razziale e religioso, inculcando mentalità di scontri e divisioni che possano distruggere la convivenza pacifica.
Per contro, non approviamo le manifestazioni violente che si stanno succedendo in diversi paesi. Non si può rispondere alla violenza con la violenza, oggi che abbiamo molte efficaci armi democratiche di difesa ma, soprattutto, l'incontro e il dialogo devono sempre prevalere, anche nei confronti di chi ci disprezza perché non ci conosce affatto.
Zahoor Ahmad Zargar
Presidente
Centri islamici e moschee Comunità dei Musulmani della Liguria :
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