Riccardo Ghinelli - ultimi interventi
Riccardo Ghinelli - 19-01-2017
La continuità didattica nella scuola italiana non c'è più dal 2003 perché il Ministro Moratti, presa forse da un impeto di giustizia ma più probabilmente da più concrete esigenze di cassa, decise di far sparire le "cattedre orario", cioè quelle con orario inferiore alle diciotto ore.
Riccardo Ghinelli - 10-06-2016
Qualche esempio. Quanto lavora un insegnante? "Diciotto ore". C'è pure l'ora di ricevimento settimanale. Quanto lavora un insegnante? "Diciotto ore".
Riccardo Ghinelli - 26-02-2016
Sui social network è stato un giorno di follia. La parola petaloso ha cominciato a rimbalzare in rete e, dovunque sia arrivata, ha provocato reazioni divertite e divertenti. La cosa merita qualche commento.
Riccardo Ghinelli - 04-12-2015
Levata di scudi e polemiche alla dichiarazione del ministro Poletti secondo cui l'orario di lavoro è un parametro vecchio. Nessuno ha fatto notare che gli insegnanti lavorano già al di fuori di quel parametro.
Riccardo Ghinelli - 14-05-2015
Come spesso accade il il commento migliore è di un comico, nella fattispecie Crozza: "gli insegnanti sono così incazzati che i Black-block si sono rifugiati nelle banche dalla paura".
Riccardo Ghinelli - 25-04-2015
Una delle tecniche a cui ricorre la pubblicità è quella di mostraci come siano bravi lavoratori di un'azienda. Ci avete fatto caso? Spot che ci mostrano mani sapienti di artigiani, progettisti colti...
Riccardo Ghinelli - 25-09-2014
Parlare dei docenti "più bravi" mi sembra uno specchietto per le allodole: quanti docenti appena assunti saranno così bravi da superare d'un balzo due docenti su tre del proprio istituto?
Riccardo Ghinelli - 25-01-2010
Mia moglie dice che nella scuola le donne sono pagate come gli uomini.
Per me non è vero.
Sono gli insegnanti che sono pagati come le donne.
Riccardo Ghinelli - 30-08-2008
Per certi versi il cinque in condotta non farebbe grossi danni agli studenti. Come è sempre successo nessuno verrà bocciato per la condotta: è come usare il cannone per sparare alle allodole. La media dei voti conta poco fino alla seconda superiore. Da lì in poi sarà un voto fra gli altri che difficilmente modificherà il credito scolastico. La sufficienza portata al sei potrebbe anche essere positiva, consentendo al consiglio di classe un maggior numero di opzioni rispetto alle due (otto e nove) che sono in pratica disponibili oggi.
Riccardo Ghinelli - 09-04-2004
Assistiamo in questi giorni ad uno strano fenomeno.
Negli anni passati il Ministro ha preso una serie di provvedimenti che miravano chiaramente ed in modo abbastanza esplicito al contenimento della spesa per l'istruzione. All'insegna della ...