Premiare il merito?
Riccardo Ghinelli - 25-09-2014
Una delle trappole del documento "La buona scuola" è quella di fare i conti della progressione economica considerando i docenti migliori. I quali, avendo il primo scatto dopo tre anni e proseguendo con questo ritmo senza sbagliarne uno, arriva "a guadagnare circa 9 mila euro netti in più all'anno rispetto al loro stipendio di base". In pratica 720 Euro netti al mese, cifra un po' più comprensibile.
Io sono insegnante di Estimo e la mia materia mi ha insegnato a considerare non le eccezioni (i più bravi), ma l'ordinarietà, ossia i docenti di medie capacità. Parlare dei docenti "più bravi" mi sembra uno specchietto per le allodole: quanti docenti appena assunti saranno così bravi da superare d'un balzo due docenti su tre del proprio istituto? E quanti di questi sapranno tenere il passo per tutta la carriera scolastica, senza mai perdere occasioni di aggiornamento, attribuzioni di incarichi ed entrando nelle grazie dei vari dirigenti scolastici? Soprattutto le donne, potranno essere sempre in progressione anche durante le gravidanze e i relativi periodi in cui i figli richiedono maggiori cure?
Una cosa è certa: se i due terzi dei docenti prenderanno lo scatto per merito, i docenti, in media, prenderanno due terzi degli scatti. Quindi il docente di medie capacità non raggiungerà i dodici scatti, ma si fermerà a otto, per complessivi 480 Euro al mese.
Quindi se "a fine carriera, i docenti migliori (quanti?) potranno arrivare a guadagnare circa 9 mila euro netti in più all'anno rispetto al loro stipendio di base, cioè circa 2 mila euro netti in più di quanto guadagnerebbero a fine carriera con il sistema attuale", il docente medio potrà contare solo su due terzi della somma, cioè circa seimila Euro all'anno, mille Euro in meno del sistema attuale.
Questi due terzi del massimo rappresentano anche la spesa per lo Stato, che in definitiva, con la scusa di premiare il merito, risparmierà, riducendo la retribuzione dei docenti. Peggio della Gelmini, che voleva aumentare lo stipendio solo ai meritevoli. Qui lo stipendio per molti calerà addirittura.

Tags: scuola, merito, contratto, scatti, Renzi


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Stefano de Stefano    - 25-09-2014
Bravissimo! E' proprio uno specchietto per le allodole, proprio perché (e questa è semplice aritmetica) la quota complessiva, stanziata per gli scatti di competenza e riservata al 66%, è inferiore alla quota complessiva stanziata per l'anzianità. A pag. 57 della "Buona scuola" il governo afferma il falso quando scrive: "Le risorse utilizzate per gli scatti di competenza saranno complessivamente le stesse disponibili per gli scatti di anzianità,....". Chi si fa bene i conti potrà osservare che, nel passaggio dall'anzianità alla competenza si "perdono" 300 milioni all'anno cioè, su 35 anni, ben 11 miliardi di euro.

 Claudia Fanti    - 25-09-2014
Perfetto!

 Orizzonte Scuola    - 26-09-2014
Il Sottosegretario Toccafondi, oggi, ha risposto ad una interpellanza parlamentare avanzata dal Movimento 5 Stelle, primo firmatario Lugi Gallo sul nuovo sistema di scatti stipendiali presente nel documento "La Buona Scuola" che riformerà gli avanzamenti di carriera dei docenti. Docenti come i capponi di "Renzi".
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