|
IL VIAGGIO. |
| http://195.110.123.74/ianez/donnole/materiali/cora_herrendorf.html |
|
|
Fuga dall'Africa: in viaggio con i clandestini. Reportage di Fabrizio Gatti per il Corriere della Sera |
| https://www.didaweb.net/mediatori/articolo.php?id_vol=81 |
|
|
Alcune liriche estratte da *Stigmate" di Gezim Hajdari - Poeta albanese, vincitore del Premio Montale. |
| http://www.disp.let.uniroma1.it/kuma/sezioni/poesia/Gezim_Hajdari.html |
|
|
Il lungo viaggio di Ulisse è il viaggio dell'Occidente, la sua irrequieta erranza attraverso il tempo e lo spazio ai confini della vita e della morte. |
| http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=885 |
|
|
Ulisse: il viaggio come come conoscenza. Modulo didattico. |
| http://www.funzioniobiettivo.it/Laboratori/progetti/Ulisse%20il%20viaggio.doc |
|
|
CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari, trad. S. Quasimodo |
| http://www.istruzione.it/argomenti/esamedistato/prove/2006/as2006.htm |
|
|
Così sono gli addii...Gianna Schelotto - Distacchi e altri addii: incipit |
| http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=libri&scheda=schelotto_incipit |
|
|
INTERVISTA a Christiana de Caldas Brito DI CARLA COLLINA , PUBBLICATA SU LEGGERE-DONNA, RIVISTA BIMESTRALE DI INFORMAZIONE CULTURALE, N. 98 (MAGGIO-GIUGNO 2002)- Versione Integrale |
| http://www.miscia.com/christiana/index.html |
|
|
Racconta la tua storia: sei un'emigrante che ha lasciato l’Italia agli inizi del Novecento - Il Viaggio di Maria Carolina. |
| http://www.museostorico.tn.it/lab_did/download/Tema%20Nicole.pdf |
|
|
Migranti - il viaggio di Parviz. |
| http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/speciale_migrazione/viaggio.htm |
|
|
In viaggio sull'Intercity che trasporta i lavoratori meridionali Con il cuore nella valigia Napoli cerca ancora lavoro al Nord |
| http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/cronaca/trenonap/trenonap/trenonap.html |
|
|
"Gezim Hajdari scrive da anni in albanese e in italiano traducendosi - e cioè, portando voce parole esperienza destino: sé, da sé - incessantemente da una lingua ad un'altra, nella camera invisibile del suo arsenale. Il suo è il lavoro del poeta migrante tra le terre, le nazioni - quella dell'esser nati e quelle del ri-nascere - e le lingue. È il lavoro dell'esule produttivo, che non cerca più e solo Itaca, né piange sulla striscia della propria ombra. È proprio nella condizione dell'esilio, testimonia Gezim, che le lingue e le nazioni possono incontrarsi e scambiarsi sfide e abbracci." Armando Gnisci in PREFAZIONE A GEZIM, con alcune liriche del poeta. |
| http://www.sagarana.it/rivista/numero3/ibridazioni6.html |
|