|
Curatore del progetto:
prof. Stefano Bucciarelli
Scuola: Liceo classico "G.
Carducci" di Viareggio
Anni
scolastici: 2000 - 2001 e 2001 -
2002
Alunni interessati: due successive classi terze liceali (sez. A) di 20 e 24
alunni
Analisi dei bisogni
educativi: Esistono presso i giovani diffusa
curiosità e spiccato desiderio di incontro con la realtà europea, che nella
nostra scuola, hanno conosciuto momenti di attività e di informazione (scambi
culturali con licei di Austria e Spagna, partecipazione alle iniziative
sull’Euro del Comune di Fiesole, adesione in corso di perfezionamento alla rete
delle scuole UNESCO; specificamente per gli alunni della attuale classe III A:
partecipazione, nel triennio marzo 1997/febbraio 2000, ad un progetto Comenius
cui hanno aderito sei scuole di quattro nazioni, coordinate dal Liceo “Allerberg
Gymnasiett” di Falkoping (Svezia) e che si è tradotto nella pubblicazione di sei
numeri della rivista “Challenges” in edizione cartacea e in web [http://come.to/challenges].
I giovani hanno scarsa conoscenza della storia e soprattutto di quella
parte più recente in cui si sedimentano i motivi dell’unione (ed anche delle
divisioni) tra i paesi europei. Sono motivi invece ancora vivi nella nostra
popolazione anziana, presso la quale resistono impostazioni e punti di vista
soprattutto legati alle vicende conclusive della seconda guerra mondiale che, in
Versilia, furono particolarmente terribili (basti citare la strage di S. Anna di
Stazzema, a ricordo della quale è di recentissima approvazione la legge
nazionale di istituzione di un Parco della Pace).
Gli sforzi condotti
dagli insegnanti della scuola di aderire alla nuova impostazione dei programmi
di storia e quindi, in particolare, a dedicare l’intero ultimo anno allo studio
del XX secolo (testimoniato tra l’altro dal ciclo in corso dei “Mercoledì
culturali”: conferenze e proiezioni intitolate appunto alla conoscenza del ‘900)
ha sempre riscontrato problemi ad addentrarsi nel periodo successivo alla
seconda guerra mondiale; si tratta di questioni legate, in parte alla enorme
complessità e molteplicità dei fatti che si potrebbero porre come oggetto di
studio, in parte alla esigenza sempre più sensibile, via via che ci avviciniamo
ai giorni nostri, di aderire ad una visione multiprospettica, che superi
l’univocità del manuale.
Contenuti
L’argomento generale
stabilito dal gruppo di ricerca sulla didattica della storia (quello della
costruzione dell’Europa, a partire dalla conclusione della seconda guerra
mondiale) sarà svolto con approfondimenti, successivamente operati nelle due
classi sopra indicate, su questi due temi: “Dalle Resistenze ai principi
dell’Europa democratica” e “Dalla Guerra Fredda all’Unione Europea”.
Tempi
Il primo tema sarà svolto nel corrente anno
scolastico 2000/2001. Il secondo nel successivo anno scolastico 2001/2002. In
ogni anno scolastico, lo svolgimento dell’attività attraverserà una fase
organizzativa (settembre-febbraio), una fase di realizzazione (marzo-aprile),
una fase di verifica e di socializzazione (maggio).
Linee
fondamentali del progetto
L’aspetto peculiare dell’attività proposta
consisterà nella metodologia e negli strumenti adottati: i manuali scolastici.
Saranno infatti analizzati, in lavori per gruppi e seminariali, manuali, sia
italiani che di diversi paesi europei, per confrontare, sui temi indicati,
somiglianze e differenze.
Gli alunni potranno così apprezzare,
attraverso la loro esperienza diretta, come i manuali rappresentino il veicolo,
oltre alla storiografia, ai mass-media, ai periodici, di una interpretazione
corrente (ma per nulla univoca) della storia. Per un problema poi in cui, come
nel nostro, è rilevante la questione dell’interdipendenza fra nazioni e popoli
diversi, pare essenziale la conoscenza anche di manuali di altri paesi, volta a
reperire interpretazioni diversamente legate a storie diverse, magari anche
stereotipi identitari e semplificazioni che sono, a livello di singole nazioni
(Italia compresa, naturalmente), punto di partenza per la percezione di sé e la
percezione dell’altro. Nell’ottica di favorire questo sguardo policentrico sulla
realtà europea, potrà essere importante accompagnare l’analisi di manuali esteri
con lo scambio con coetanei studenti di altri paesi.
Obiettivi
didattici
- Conoscere le parti analizzate di storia europea, nelle
sue varie articolazioni nazionali, sapendone ricavare categorie generali. -
Distinguere, in una ricostruzione storica, fatti e giudizi e saperli
classificare. - Selezionare i fatti per i quali il manuale propone o
suggerisce una spiegazione e confrontare fatti e spiegazioni con quelle di altri
manuali, valutando i punti in cui uno dei due manuali arricchisce o completa la
spiegazione dell’altro. - Individuare ricorrenze che accomunano i testi o
eventuali lacune ed omissioni nell’argomentazione delle affermazioni, avanzando
ipotesi esplicative in proposito. - Confrontare stereotipi e portati del
senso comune con la riflessione storiografica. - Cogliere la specificità dei
diversi punti di vista, sia a livello storiografico, che ideologico. -
Riflettere sul rapporto tra identità nazionali e storia nazionale. -
Riflettere sul rapporto tra identità nazionale e identità europea. -
Riflettere sui valori comuni dell’Europa democratica
Secondo Anno
Il lavoro di quest'anno si colloca in
successione ideale con quello dell'anno precedente. Si è indagata la trattazione
del processo di integrazione europea svolta in alcuni manuali europei.
Il punto di partenza, assunto come indicativo della realtà italiana, è
stato il manuale in ado-zione nella classe: M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, La
città dell'uomo. Storia e idee. Il Novecento tra conflitti e trasformazioni,
Edizioni Bruno Mondatori, Milano 1998. Esso non dedica un capitolo specifico
alla questione, ma situa riferimenti in paragrafi del capitolo L'Europa divisa:
le democrazie occidentali e la nascita della Cee (pp.346-348) e del capitolo Gli
anni novanta:Problemi e prospettive dell'Europa (pp.443-445), presentando
inoltre ad una scheda intitolata L'euro: che cos'è, che cosa cambierà
(pp.446-447). La trattazione è complessivamente di 6 -7 pagine su 538 del
volume.
I manuali esteri analizzati a confronto hanno presentato
situazioni molto diversificate, in cui le varietà non sono necessariamente
collegate a punti di vista nazionali. Dato il numero non elevato di campioni,
non si pensa di poter concludere in modo univoco. Il primo dato che si rileva è
che alcuni manuali cominciano a dedicare un intero capitolo al problema .
Si tratta dei seguenti:
- Il manuale francese di Jacques
Marseille [dir.], Histoire. Le monde de 1939 à nos jours, Éditions Nathan, Paris
1998, che risulta in assoluto il più ricco. Il capitolo 10, Le modele européen
si articola in una introduzione, 5 paragrafi, una ricca proposta operativa (due
pagine di affiches, 2 di documenti, una con la proposta di analisi di una prima
pagina di Le Monde, una di Bilan finale): 20 pagine su 357, cioè più del 5% del
volume, che è dedicato, secondo i programmi di quel paese, alla seconda metà del
900. (Vedi allegato B, relazione degli alunni Bertolucci e Moschini).
-
Un capitolo al processo di costruzione dell'Europa è dedicato anche nel manuale
inglese di David Weigall, Michael Murphy, European history, Letts Educational,
London 1997. Si in-titola Western european integration ed occupa 9 pagine, più 5
di esercizi, su 238. (Vedi ALLEGATO C, relazione degli alunni Caldarazzo e
Genick).
- Da segnalare con evidenza, il tedesco Geschichte und
Gegenwart, Verlag Ferdinand Schö-ningh,Paderborn 2001, che non è stato però
sottoposto alla stessa analisi, trattandosi di un manuale per ordine inferiore
di scuola. Anche questo manuale dedica alla questione dell'integrazione europea
un capitolo, Europa, di 28 pagine (su 407, quasi il 7%). I temi sono i seguenti:
Il mito di Zeus e Europa. Cosa significa per te Europa? Le tappe di una storia
dell'Europa dall'antichità alla Seconda guerra mondiale. Il rapporto tra
Germania e Francia. Il rapporto tra Germania e Polonia. Le tappe
dell'integrazione europea. Il Parlamento e le istituzioni europee. Rischi e
opportunità nel mercato comune. Abbiamo poi manuali che, come il nostro,
dedicano alla questione schede o paragrafi all'interno di capitoli più ampi
- Il manuale tedesco di Hilke Günther-Arndt, Dirk Hoffmann, Norbert
Zwölfer, Geschichts-buch Oberstufe. Band 2. Das 20. Jahrhundert, Cornelsen
Verlag, Berlin 1996, all'interno del capitolo Politica internazionale dopo il
1945: concorrenza delle potenze mondiali e Europa, dedica riferimenti sparsi
all'europeismo tra le due guerre (p.196), poi al ruolo, anche militare, dell'UE
nel quadro dei conflitti di nazionalità nei Balcani e dell' ex Urss. La parte
centrale è però in uno schedone intitolato L'Europa sulla strada dell'Unione, a
cui sono collegati diversi documenti. Il totale è di 9 pagine su 496, quasi il
2% del volume dedicato al XX secolo (vedi allegato D, relazione dell'alunna
Rosati).
- I due manuali spagnoli consultati dedicano infine ciascuno un
paragrafo di 2 pagine (rispettivamente su 343 e 472). Va notato che i manuali in
questione svolgono un programma che riguarda sia l'Ottocento che il Novecento,
quindi si potrebbe dire doppio rispetto a quelli italiano e tedesco e quadruplo
rispetto a quello francese. I due paragrafi presenti rispettivamente nei due
manuali, El proceso de unidad europea e Las dificultades de la Unión europea,
possono essere unificati, trattandosi di due versioni dello stesso manuale
pubblicato, in tempi diversi, dagli stessi autori, con lo stesso titolo: J.
Prats, J.E. Castelló, C. Forcadell, Ma. C. García, I. Izuzquiza, Ma. A. Loste,
Historia del mundo contemporáneo, Grupo Anaya, Madrid 1996 e 2000 (vedi allegato
E, relazione delle alunne Carli e Cecconi). Nessuno dei 17 capitoli dell'inglese
Allan Todd, The modern wordl, Oxford University Press, 2001, pure preso in
esame, è dedicato alla questione o vi contiene accenni significativi (nemmeno
quello dedicato alla Guerra Fredda). Si tratta in effetti di 17 "moduli" (tale è
l'impostazione dei programmi di studio inglesi) che lasciano molti "vuoti", tra
cui questo. Data la strutturazione del libro e dei programmi di studio, non si
pensa in assoluto possibile un confronto con le situazioni precedenti. Anche per
questo, non si ipotizza nessuna conclusione generale se non che le maggiori
novità e i maggiori entusiasmi sembrerebbero legati alla situazione francese e
tedesca.
Elementi di valutazione più analitica possono essere invece
ricavati dalle tabelle comparative riportate nella sezione materiali, dove sono
messi a confronto gli elementi di trattazione desunti dai manuali indagati.
Ulteriori valutazioni scaturiscono dalla "Antologia" nella quale si riproducono,
in traduzione, brani tratti dai manuali indagati e organizzati per argomenti. Si
tratta di testi eventualmente utilizzabili anche per una parziale ma
significativa riproduzione dell'itinerario didattico.
Siamo grati al
professor Giuseppe Mammarella che, nella conferenza che ha tenuto
conclusivamente, il 20 maggio 2002, presso il Liceo classico di Viareggio, ci ha
offerto una sua rivisitazione della vicenda della costruzione dell'integrazione
europea, ricca di valutazioni, commenti, approfondimenti. Ne riproduciamo nella
sezione materiali la trascrizione ricavata dalla registrazione.
L'attività ha coinvolto, nell'anno scolastico 2001-2002, la classe terza
sez. A del Liceo classico "G. Carducci" di Viareggio. I contributi specifici di
singoli alunni sono consultabili nella sezione "materiali".
Materiali primo anno
1. Le
vicende nazionali 2. Le
vicende italiane 3. Responsabilità
della guerra 4. La guerra
razziale 5. La
resistenza italiana 6. La
resistenza in Europa 7. Il
dopoguerra in Europa 8. Osservazioni
e conclusioni 9. European
Partners
Materiali secondo anno 1. Scheda-campione 2.
Temi
evidenziati nei testi 3. Analisi
del Manuale Histoire 4. Europa,
Europe 5. Una
prospettiva tedesca 6. Unità
europea e Spagna 7. Scheda
dei contenuti 8. Antologia 9.
Lezione
di G. Mammarella 10. Tabelle
comparative tra manuali
|