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SCHEDA RISORSA
Pluridisciplinare
Helga Weissova: da Terezin i disegni di una bambina
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Alunni scuola elementare, Alunni scuola media inferiore, Formazione permanente
Tipologia:
Ipermedia
Recensione: su seganlazione di Pietro Gavagnin
pietro.gavagnin@istruzione.it
Dalla tempesta della Shoah...
Zeichne, was Du siehst Disegna ciò che vedi
"Disegna ciò che vedi", furono le parole di mio padre dopo che gli
avevo portato di nascosto, all'interno del campo maschile, il disegno di un
pupazzo di neve. Era il dicembre 1941, poco dopo il nostro arrivo a Terezin.
Il pupazzo di neve sarebbe rimasto il mio ultimo disegno veramente
infantile. Spinta dalle parole di mio padre mi sentii chiamata, da quel momento
in poi, a rappresentare nei miei disegni la vita quotidiana del Ghetto. Queste
immagini, che mi avrebbero profondamente segnato, hanno posto fine alla mia
infanzia. Quasi tutti i miei disegni li ho realizzati nell' "alloggio delle
ragazze" L410, dove avevo un posto nel piano di mezzo di un letto a castello di
tre piani, proprio di fianco alla finestra, da cui vedevo la strada. Tenendo un
blocco sulle ginocchia disegnavo dal mio letto tutto quello che vedevo e vivevo.
Solo alcuni disegni li ho fatti all'aperto, per strada e nei cortili delle
baracche. Nel trasporto verso Terezin avevo portato con me un blocco da disegno,
una cassetta di acquerelli, pastelli e matite colorate. I colori mi durarono per
quasi tre anni. Il prezioso blocco da disegno che avevo portato da casa era
finito presto e in seguito ho usato qualsiasi tipo di carta mi fosse possibile
trovare. In questo modo ho realizzato quasi 100 disegni. Accanto alle
immagini che documentavano la vita quotidiana del Ghetto, annotavo le mie
esperienze personali. Quando nel 1944 fui deportata ad Auschwitz con mia madre,
tre giorni dopo la partenza di mio padre per la stessa meta , lasciai i disegni
e il diario in custodia a mio zio, che li nascose e riuscì a salvarli. Subito
dopo la Liberazione, nell'estate del 1945, quando i ricordi erano ancora
vivissimi nella mia mente, ho completato i miei ricordi di Terezin e ho
descritto ciò che sperimentai nei Lager successivi, dove non ebbi più la
possibilità di disegnare o scrivere. Non c'è nessuna fotografia relativa a
quei giorni, pertanto i disegni ne sono l'unico documento visivo. Spero di
avere fornito in questo modo una viva, convincente e durevole testimonianza, che
possa contribuire a non far cadere il passato nell'oblio e a impedire il
ripetersi di qualcosa di simile!
http://www.iccalcinate.it/shoah.php?oper=helga
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I giudizi degli utenti
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MAURA POLI Davvero commovente, grazie per questa testimonianza! |
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