IL TUO GIUDIZIO SULLA RISORSA
Transdisciplinare
Educazione linguistica Italiano
Storia
Il novecento degli studenti in: un secolo di riviste
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Alunni scuola media superiore
Tipologia:
Materiale di studio
Abstract:
Una mostra sui periodici del Novecento rappresenta per la scuola superiore una sollecitazione importante e offre spunti al tormentato dibattito sulla necessità e sulla possibilità di insegnare il Novecento tutt’intero, che d’altra parte è già di per sé oggetto specifico del programma dell’ultimo anno. Esistono infatti problemi di periodizzazione sull’inizio e sulla fine di questo secolo che non coincide coi suoi limiti cronologici, di articolazioni interne, di contenuti e di scelte tra la storia generale e la storia locale, e soprattutto di fonti.
Il progetto didattico legato alla mostra “Edicola 900” ha cercato di cogliere a pieno questa sollecitazione, un’altra sfida, questa volta in positivo, lanciata alla scuola. Le insegnanti responsabili hanno articolato il progetto in due parti: • sono stati raccolti interrogativi e riflessioni degli studenti sul secolo ormai trascorso per registrarne la percezione della durata, gli eventi e i processi più significativi e conoscere inoltre le molteplici curiosità dei ragazzi; • è stata avviata con scolaresche e docenti delle scuole che hanno aderito al progetto (Liceo Romagnosi, Liceo Marconi, Liceo Ulivi, Istituto Melloni, Istituto Rondani, IPSIA, ITSOS di Langhirano) una ricerca sui giornalini scolastici, secondo modalità e criteri comuni, i cui risultati chematici, insieme a una documentazione degli articoli e delle immagini, sono a disposizione sul sito dell’Amministrazione Provinciale di Parma dedicato alla scuola, all’indirizzo: http://web3.provincia.parma.it/edicola900/.
Le insegnanti responsabili del progetto hanno poi integrato, con la preziosa collaborazione dell’Emeroteca comunale, la ricerca affrontando anche giornali “interscolastici”, cioè di collegamento tra scuole, in gran parte sconosciuti, e ne hanno tratto un’analisi ragionata e commentata che è pubblicata sull’apposito quaderno didattico.
I giornalini delle scuole, pur con le lacune dovute alla particolarità delle fonti, coprono l’arco di quasi tutto il secolo e di tappa in tappa attraversano tutto il Novecento. I più antichi sono quelli del Liceo Romagnosi del 1922 e 1923 dal titolo Primavera, contemporanei all’omonimo giornale “interscolastico” che ha l’intento di dar voce agli studenti, di parlare della loro vita e delle loro speranze sul futuro. Ancora del Romagnosi è Il Corbaccio del 1939 in cui non v’è più traccia di dialogo tra studenti e società civile, ma
U
unicamente lo scopo di divertire.
Il dialogo tra studenti di varie
scuole e fra scuola e società viene
riacceso, con giovanile passione,
dalla rivista dell’Istituto magistrale
Otto e trenta e dal giornalino
“interscolastico” Jolly negli anni
del “miracolo economico”, quando
il mondo dei giovani, attraversato
anche dram-maticamente dalle
trasformazioni del costume proprie
del tempo, cerca cittadinanza
nuova presso gli adulti e chiede
alla scuola un giudizio sereno e
libero da pregiudizi sui ragazzi, le
cui esigenze hanno bisogno di
risposta. In quegli stessi anni
(1962) il nome Jolly viene ereditato
dalla gloriosa testata del
Romagnosi che attraverserà, quasi
ininterrottamente, più di
quarant’anni del secolo, con lo
scopo di divertire, ma anche, in
alcune occasioni, di far pensare i
propri lettori. Negli anni della
contestazione, infatti, Il Jolly,
insieme a Il Cambiamento del
Rondani e a L’Arcidiavolo del
Melloni anticipa le esigenze di
rinnovamento e le istanze
antiautoritarie proprie del
Sessantotto; mentre Linea Rossa
del Marconi chiamerà alla lotta
concreta e alla scelta dello
schieramento senza remore.
Negli anni Settanta, mentre sui
giornalini delle scuole ( Il Baluba,
Decamarcone, Il Guglielmone, Lo
Scronotopos, L’Etere del Marconi
e il solito Jolly del Romagnosi)
sembra non ci si voglia più
occupare di problemi, ma soltanto
creare occasioni di divertimento a
spese di insegnanti e presidi, il
giornale “interscolastico” La
Squola ospita le riflessioni dei vari
corrispondenti sui Decreti Delegati,
critica la rinuncia alla democrazia
diretta da parte degli studenti e
accoglie interventi che sarebbero
piaciuti alla scuola di Francoforte
su arte, televisione, discoteche,
moda giovanile.
Gli anni Ottanta registrano nel
bene e nel male l’accettazione dei
Decreti Delegati (con Il Notiziario
del Melloni, Così è l’ITSOS
dell’Istituto tecnico sperimentale
di Langhirano sezione staccata di
Fornovo) e i dibattiti su argomenti
scolastici e sociali nelle assemblee
ormai “istituzionalizzate”. Nel
passaggio tra anni Ottanta e
Novanta, superati i legami
strumentali col mondo politico,
ritorna, nella rivista “interscolastica”
Krampi, la lucida
riflessione sulla condizione dello
studente: schiavo dei voti,
proiettato su un futuro che
promette ai più fortunati un posto
nel mondo del lavoro dai ritmi
magari più pressanti di quelli della
scuola, incapace di vivere a pieno
la sua giovinezza.
Negli anni Novanta la scuola
cerca di dare risposta alle diverse
esigenze espresse dai ragazzi e sui
giornalini, numerosissimi, il
dialogo sembra riprendere a più
voci e arricchirsi di contenuti: Ipsia
News e Ipsia 2000 dell’IPSIA sede
centrale e sede coordinata di
Bedonia, Tutti Frutti, Dillo al
Melloni e Planet Melloni del
Melloni, Geometrix del Rondani,
Catturami e Il Rivelatore
dell’ITSOS di Langhirano,
Romagnews, Tam Tam, Il muro,
Gymnasium del Romagnosi, Exit
del Marconi, Ramo dell’Ulivi, Il
baffo, Otium dell’Ulivi. La scuola,
almeno la propria, a cui ci si
affeziona, non è più nemica, ma
compagna di strada nella ricerca
di una identità difficile tra eredità
del passato e aperture al futuro.
Insomma i giornalini ci offrono,
tra l’altro, una visione “interna”
dell’evoluzione della scuola e delle
problematiche degli studenti e
insieme argomenti davvero
imprevisti, buoni a sfatare una
visione stereotipata che vuole lo
studente di fine secolo acritico,
disimpegnato e individualista.
Ecco dunque tracciati i due filoni
della ricerca che il rapporto tra
studenti e mostra suggerisce:
• la mostra offre agli studenti
contenuti, sollecitazioni ,fonti
sempre disponibili, affrancate dal
vincolo degli archivi, aggiornate
in tempo reale per le loro indagini
sui problemi e sui filoni più
diversi, compresa la storia locale
che ha ormai assunto la dignità di
quella generale;
• gli studenti offrono alla mostra
e a se stessi un’ulteriore e nuova
fonte di indagine sul secolo, i loro
giornali che, se da poco hanno
cominciato ad attirare l’interesse
anche degli specialisti, sicuramente
mai sono stati messi in
mostra tutti insieme a coprire
l’arco di un secolo. E poiché
ancora resta molto da fare per
completare il panorama dei
giornalini della scuola superiore
di Parma e provincia, ecco
delinearsi un altro filone:
un’ulteriore ed approfondita
ricerca sui giornali, magari
ampliata con l’analisi dei
documenti conservati negli archivi
delle scuole - i verbali, le circolari,
gli annuari - per incrociare ancor
meglio il percorso dell’istituzione
con quello delle istanze degli
studenti. I giornalini fanno bella
mostra di sé alle Stanze di San
Paolo e crediamo che la curiosità
delle scolaresche possa ravvivare
la memoria del “Novecento degli
studenti”.
Rosanna Greci
Silvia Schiavenza
GIORNALI SCOLASTICI DELLE SCUOLE SUPERIORI DI PARMA E PROVINCIA
Il Baluba , GIORNALE SCOLASTICO LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI - PARMA, a.s. 1971/72
http://www.comune.parma.it/pigorini/archivio/edicola/catalogo/pdf/12-21.pdf
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