Non si riesce ancora a proporre una soluzione ragionevole per la scuola araba.
Preso atto che il 95% dei bambini arabi e musulmani frequentano positivamente la scuola pubblica, siamo di fronte a una minoranza di una minoranza di genitori che ritiene - secondo me a torto, ma ciò è irrilevante – di voler mandare i propri figli a una scuola privata.
Per questi casi l’ordinamento legislativo italiano prevede diverse opzioni:
- la scuola “paterna” (quella frequentata finora)
- la scuola straniera (come quella americana, quella tedesca, etc.)
- la scuola privata autorizzata
- la scuola paritaria.
L’associazione Al Fajr, che gestisce la scuola considerata “paterna”, si è resa disponibile al percorso verso la parità passando attraverso le inevitabili tappe.
L’attuale sede non è tuttavia assolutamente idonea: anzi è pericolosa e va inibita agli usi didattici
Si tratta ora di verificare se le istituzioni – il Comune o la Provincia, o chi può - intendono aiutare i genitori che intraprendono quel percorso mettendo a disposizione una sede con affitto contenuto, come si è fatto e si fa per tante altre realtà, comprese le scuole private.
Negare a priori questa possibilità è da un lato discriminante e dall’altro spingerebbe davvero le famiglie coinvolte a soluzioni “clandestine” che nessuno vuole per il bene di più di 400 bambini.
Marilena Adamo
Consigliere
CORDOGLIO PER IL PICCOLO SAMIR
Il gruppo consiliare D.S. di Palazzo Marino piange commosso la tragica morte del piccolo SAMIR, investito ieri di fronte alla sua scuola, e partecipa all’inconsolabile dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti coloro che lo hanno amato