Buongiorno Signor Borzetti e complimenti per i suoi interventi che ho trovato nella rete. Mi permetto di scriverle questa richiesta di aiuto perché sono sicuro che lei sia una delle persone più
competenti in materia. Mi chiamo Enrico Roberto Radaelli, vivo a Milano e sono un impiegato di banca. Dal ...
L'Istituto di previdenza dovrà versare lo stesso importo riconosciuto agli invalidi di guerra: la sentenza della Corte d'Appello dopo la pronuncia del giudice del lavoro su ricorso dell'avvocato
Carmela Lo Martire. Il legale chiedeva l'applicazione di una legge del '68.
Il decreto legge n.81 del 2007 ha introdotto a decorrere dal 2007 la c.d. quattordicesimamensilità, ossia una quota di pensione che va ad aggiungersi alla mensilità spettante al
pensionato.
Con il messaggio INPS n° 220 del 04/01/2013 sono state recepite le indicazioni contenute nella nota n. 4496 del 24 agosto 2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in
cui vengono fornite istruzioni operative riguardanti la materia della prescrizione dei ratei arretrati dei trattamenti pensionistici o delle relative differenze dovute a seguito di
riliquidazioni (in applicazione dell’art. 38, comma 1, lettera d), n. 2 e comma 4, del decreto legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011).
La riforma pensioni contenuta nella legge di stabilità 2017 prevede la pensione anticipata per i lavoratori invalidi con percentuale riconosciuta di almeno il 75%.
Cos’è l’Ape sociale e come funziona? L’APE sociale è stata prevista dalla nuova Legge di stabilità 2017 e consiste nella possibilità, per alcuni
lavoratori, di andare anticipatamente in pensione a decorrere dal 2017 e senza costi. Senza costi significa che il prestito pensionistico erogato dalla banca per anticipare la pensione, in questo
caso, non è coperto dalle rate, ossia dalle penalizzazioni sulla pensione, bensì dallo Stato.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2015-2030, fissati nel settembre 2015 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, contengono numerosi passaggi in cui si parla esplicitamente dei diritti delle
persone con disabilità, toccando temi che riguardano proprio una serie di tradizionali richieste delle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie. Pertanto, conoscere bene tale
documento, intrecciandolo anche con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, può certamente contribuire all’elaborazione di concrete proposte d’azione, anche a livello
italiano.
Anche il Tribunale di Vibo Valentia si è pronunciato sulla questione degli insegnanti di sostegno inseriti “in coda” nel relativo elenco, riconoscendo agli stessi il diritto di essere
inseriti “a pettine” e quindi in base all’effettivo punteggio posseduto.
«Sarebbe importante – scrive Giampiero Griffo – che il movimento italiano delle persone con disabilità e delle loro famiglie si interrogasse su come utilizzare i nuovi strumenti di
pressione internazionale, provenienti dalle Nazioni Unite e anche dall’Europa. Spesso, invece, si ignorano i nuovi standard di politiche internazionali sui diritti umani delle persone con
disabilità che i Governi si sono impegnati a rispettare, mentre sono temi che dovrebbero portare ad approfondimenti specifici, per rafforzare la nostra stessa capacità di partecipazione e
interlocuzione sulle politiche e le decisioni che ci riguardano».
MILANO. Per gli studenti con disabilità le università italiane sono luoghi abbastanza accoglienti, con servizi che man mano stanno migliorando. È quanto emerge dai primi dati di una ricerca del
Censis in 40 università, anticipati oggi a Milano durante l'incontro organizzato dal Coordinamento degli atenei lombardi per la disabilità (Cald) allo Iulm.