Tag: mobilit - ultimi interventi
Sindacatoni senza strategia e in trappola tra Miur e Anp
Vincenzo Pascuzzi - 01-03-2016
I sindacatoni non possono che mangiarsi le mani per le occasioni perse o non colte che hanno avuto di stoppare la pessima riforma. Ora è la sola Flc a dichiarare che sosterrà i 4 quesiti referendari!
Mobilità: chi ha costretto chi?
Vincenzo Pascuzzi - 11-02-2016
E con quali mezzi, minacce, lusinghe, preghiere? E cosa è stato scambiato? E di chi erano gli oggetti dello scambio? Se i sindacatoni hanno avuto, cosa hanno dato?
Una buona notizia: la vertenza contrattuale sparita
Gianfranco Scialpi - 09-02-2016
Invito tutti i sindacati a rifiutare qualunque convocazione per avviare o concludere la vertenza contrattuale. Tutta una farsa.
Cisl scuola e l'inutile trattativa sulla mobilità
Vincenzo Pascuzzi - 04-02-2016
Lena Gissi, nuova Segr. Gen. della Cisl Scuola, ha emesso un comunicato per giustificare la scelta di contrattare con Miur sulla mobilità. Si nota subito un tono difensivo, giustificativo, che non convince.
Miur cerca urgentemente 2 o 3 sindacati gialli
Vincenzo Pascuzzi - 21-01-2016
Sembra che Miur sia alla ricerca affannosa di almeno un paio di sindacati disposti a firmare un qualsiasi accordo sulla Mobilità 2016/17 e insieme arrendersi, riconoscere e validare la legge 107/2015 cioè la riforma diktata della Buona Scuola.
Cronache dall'occupazione
Costanza Boccardi - 19-09-2009
Ringraziamo noi stessi per questa avventura. Abbiamo ri-scoperto quanto grande sia la forza dell'essere cittadini, abbiamo capovolto un destino che sembrava già scritto, abbiamo creduto nella nostra scuola pubblica.
Per undici giorni ci siamo incontrati, abbiamo scoperto ricchezze nascoste e le abbiamo messe a disposizione di un sogno apparentemente utopico ma profondamente reale.
Tutti noi, cittadini napoletani.
Che fare per evitare lo schianto
Fabrizio Dacrema, Gianni Gandola - 30-04-2009
La scuola italiana, la primaria in particolare, è oggi paragonabile ad una persona che, precipitando dal cinquantesimo piano, arrivata al venticinquesimo può ancora affermare "fin qui tutto bene. O quasi".
Lo schianto, infatti, non è ancora avvenuto.
Fin qui è andata bene la mobilitazione realizzata conto la manovra Tremonti-Gelmini, ma l'urto è ormai preannunciato dai Regolamenti approvati e dal decreto organici. Se lo schianto avverrà poi sarà molto difficile rimettere assieme i cocci. Se a settembre l'organizzazione didattica della scuola primaria sarà smantellata per mancanza di risorse, la forza della mobilitazione fin qui espressa potrebbe ripiegarsi, quando non ritorcersi su se stessa. Non è difficile prevedere i rischi di divisioni, reazione adattive, tentativi di arrangiarsi: una sorta di disarticolato "si salvi chi può" dal quale sarebbe decisamente difficile ripartire con una mobilitazione che ricostituisca l'ampio fronte di insegnanti, genitori, studenti, enti locali e forze sociali che fini ad oggi è stata la chiave del successo delle azioni per la difesa e lo sviluppo di una buona scuola pubblica.
Quest'ultima ha raccolto il risultato più eclatante al momento delle iscrizioni bocciando clamorosamente la controriforma Gelmini. Risulta infatti che soltanto l'1% delle famiglie ha scelto il modello a 24 ore/maestro unico, asse portante della filosofia Tremonti-Gelmini.
Da lì si deve quindi ripartire per ricostruire alleanze attorno ad una piattaforma credibile e ottenere risultati concreti prima dell'inizio dell'anno scolastico.