Anche gli studenti degli Stati Uniti non raggiungono risultati brillati nelle discipline scientifiche. La notizia non è di per sé importante e comunque non serve a fare degli inutili raffronti.
Un'indicazione di rilievo ci viene, invece, per quanto riguarda il dopo, il cosa fare, il come affrontare un problema di questo genere.
Ebbene, gli esponenti governativi degli Stati Uniti, a quanto pare, sono preoccupatissimi. È intervenuto anche il presidente Obama. Ha detto che metterà mano ai programmi del 2002 elaborati dal governo Bush che, guarda caso, prevedevano meno ore da dedicare alle scienze. Poiché l'alto livello di competitività anche nell'istruzione è una delle priorità del governo americano attuale, è certo che si interverrà per cambiare la vecchia legge del 2002. Peccato che da noi, invece, la tendenza sia quella di tagliare le ore per risparmiare. E, quindi, ci tocca solo un po' di invidia.