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Lingua bene comune |
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Lingua bene comune A cura di Vita Cosentino con Guido Armellini, Gian Piero Bernard, Paola Bono, Laura Fortini, Antonietta Lelario
Città Aperta Edizioni Via Conte Ruggero, 73 - 94018 Troina (En) Tel. 0935.653530 - Fax 0935.650234 email: editrice@oasi.en.it

C'è un cambiamento del mondo che dipende dalla lingua che usiamo? In altre parole, è possibile riaprire una scommessa politica sulla lingua, nel mondo di oggi, che l'uso spregiudicato delle parole ci ha reso finto ed estraneo? Questo libro lo fa. E propone di guardare alla lingua come ad un bene comune, prezioso e insieme pericoloso, per la sua intrinseca politicità. Il libro è alla ricerca di strade che vadano oltre quelle individuate negli anni Sessanta e Settanta. È scritto da insegnanti, dalle elementari all'università, ogni giorno a confronto con ragazze e ragazzi che usano codici linguistici e culturali distanti da quelli delle generazioni precedenti. E torna a considerare la lingua come luogo di libertàsempre possibile che ci riguarda tutti e tutte, non solo nell'insegnamento e nella ricerca, ma, semplicemente, nella vita. In un mosaico diseguale delinea senza chiuderli i contorni della questione della lingua, per parlare a chi fa scuola e a tutte quelle situazioni e realtà che intendono la politica non tanto nei suoi aspetti istituzionali e partitici ma come cambiamento dei contesti in cui viviamo e operiamo. Il libro nasce da un percorso di incontro e di riflessione comune tra alcune/alcuni del movimento di Autoriforma della scuola e della Società Italiana delle Letterate, e poi del GISCEL del Piemonte e del Circolo Bateson di Roma
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