Severo Laleo - anno scolastico 2008-2009
Severo Laleo - 23-08-2009
Si dice da più parti, e a gran voce, in verità soprattutto a destra, ma non solo: "Bisogna dare premio al merito".
Anzi è diventata quasi di moda la riscoperta (si fa per dire!) della meritocrazia.
Senza riflettere.
E la moda, si sa, spesso ottunde, con il suo gridare, la libertà della coerenza.
E genera la timidezza succube del conformismo.
Dappertutto, dunque, si ripete: "Bisogna dare premio al merito". E più scolasticamente, nella versione gelminiana: "Una scuola che promuove tutti è una scuola che non fa il bene del ragazzo".
Severo Laleo - 19-05-2009
Alla marcia di Barbiana, nel ricordo di don Lorenzo Milani, non credo possa aver partecipato il militante del Popolo della Libertà.
Almeno nel presente, il militante del PdL non potrà trovare alcun punto d'incontro, né una qualche consonanza, sia pur minima, con la prassi educativa di don Lorenzo Milani. E con la sua idea di "parola".
La distanza tra l'impegno pedagogico di don Milani e l'idea di scuola della Gelmini è profonda, e non superabile.
E credo sia questo, negli ultimi anni, un fatto nuovo, di grande rilevanza culturale.
Ed è segno dei tempi, di questi tempi di oblio, per molti, ormai catturati dal mito del capo, del dovere di esercitare la libertà.
Severo Laleo - 24-03-2009
Ed ecco, la TV annuncia, è arrivato il Piano Casa. La grande intuizione di BS per combattere la crisi.
A partire dagli "spiriti animali"... presenti in casa.
E' elargita dall'alto, quasi in regalo, la possibilità di "andare oltre i limiti", fino al 20%, nella ristrutturazione dell'abitazione/villa.
In piena "libertà". Il "popolo della libertà" è lieto e ringrazia. E sussurra: "Finalmente". Anzi grida, festoso, specie nel Sud: "Evviva"!
Bravo il governo BS, sa capire i problemi della gente! E sa muovere l'economia (così ripete un suo ministro).
Ognuno sia libero di "ampliarsi", per meglio rispondere alle esigenze della famiglia.
Ed ecco torna anche l'amore per la famiglia. E il suo "familismo amorale".
La bella famiglia italiana, abusiva per necessità e/o per scelta, è di nuovo al centro delle attenzioni del governo.
Severo Laleo - 13-03-2009
"Il collegio dei docenti non potra' bocciare uno studente con il '5' in condotta se non in presenza di "comportamenti gravi".
sbalordisco all'idea di scuola del 5 in condotta.
Questo governo, seguendo coerentemente la regola di dare "ordine e leggi" solo ai più deboli, trasforma la scuola, già oggi in difficoltà per assenza di competenze alte e adeguate risorse, da luogo di faticoso dialogo a luogo di "sanzioni disciplinari", da "palestra di vita", "bottega artigiana", "officina", "studio" a "carcere".
Severo Laleo - 16-12-2008
E' proprio strano. Molto strano.
Ed è forse il segno più terribile della nostra radicale sconfitta di "sognatori".
Perché non riusciamo nemmeno a "sognare".
E l'assenza di un sogno pesa e impedisce, alla lunga, il cambiamento necessario.
Nel gioco "Vorrei una scuola" di Trevisani, nemmeno tra i commenti a dire il vero (tranne forse, ma solo timidamente, e grazie alla sua sincerità forte, il commento di Giuliano Galiardi), mai si pronuncia, nemmeno tra i "vorrei" appunto, questo semplicissimo pensiero-sogno: "Vorrei una scuola all'altezza/capace, per risorse umane e materiali, per missione, di "PROMUOVERE" tutte le persone in età di apprendimento, almeno fino ai diciotto anni".
Perché?