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Aldo Capitini
La storia della marcia Perugia/Assisi
Quando, nella primavera del '60, feci a Perugia insieme con amici un bilancio delle iniziative prese e di quelle possibili, vidi che l'idea della marcia, soprattutto popolare e regionale, piacque. Ma solo nell'estate essa prese un corpo preciso in riunioni apposite, che portarono alla fondazione di un comitato d'iniziativa. io tenevo sommamente ad un secondo carattere, che anzi era stato il movente originario del progetto: la marcia doveva essere popolare e, in prevalenza, regionale. Avevo visto, nei dopoguerra della mia vita, le domeniche nella campagna frotte di donne vestite a lutto per causa delle guerre, sapevo di tanti giovani ignoranti ed ignari mandati ad uccidere e a morire da un immediato comando dall'alto, e volevo fare in modo che questo più non avvenisse, almeno per la gente della terra a me più vicina. Come avrei potuto diffondere la notizia che la pace è in pericolo, come avrei
potuto destare la consapevolezza della gente più periferica, se non ricorrendo all'aiuto di altri e impostando una manifestazione elementare come è una marcia? Sapevo bene che gli aiutanti (anche se d'accordo su certe condizioni) e i partecipanti non sarebbero stati in gran parte persuasi di idee nonviolente; lo sapevo benissimo, ma, e questo è il terzo carattere dell'iniziativa che voglio mette in rilievo, si presentava un'occasione di parlare di "nonviolenza" a "violenti", di mostrare che la nonviolenza è attiva e in avanti, è critica dei mali esistenti, tende a suscitare larghe solidarietà e decise non collaborazioni, è chiara e razionale nel disegnare le linee di ciò che si deve fare nell'attuale difficile momento. Questi quattro caratteri della Marcia mi sono stati chiarissimi fin dal 1960: che l'iniziativa partisse da un nucleo indipendente e pacifista integrale (Centro di Perugia per la nonviolenza) che la Marcia dovesse destare la consapevolezza della pace in pericolo nelle persone più periferiche e lontane dall'informazione e dalla politica; che la Marcia fosse l'occasione per la presentazione e il "lancio" dell'idea del metodo nonviolento al cospetto di persone ignare o riluttanti o avverse; che si richiamasse il santo italiano della nonviolenza (e riformatore senza successo).
(da: A. Capitini, Opposizione e liberazione, a cura di Piergiorgio Giacchè, Linea d'Ombra 1991)
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Aldo Capitini, il "padre" della nonviolenza in Italia |
| http://utenti.lycos.it/odcfidenza/a9798/capitin2.htm |
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Il ‘900, i giovani e la memoria, Educazione alla Pace.
LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO: il contesto, i contenuti, le figure di Martin Luther King, M. K. Gandhi, Aldo Capitini. |
| http://www.citinv.it/associazioni/ANAAC/liceo/nascita.htm |
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Educazione alla Pace - Capitini: scritti sulla nonviolenza. |
| http://www.citinv.it/associazioni/ANAAC/nonviolenza/base10.htm |
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Il Centro di Orientamento Sociale fondato da Aldo Capitini nel 1944 offre uno spazio aperto per la riflessione sulle proposte capitiniane del liberalsocialismo, del controllo dal basso e della nonviolenza attiva per costruire una società aperta al potere di tutti, una religione aperta, una educazione aperta.
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| http://www.cosinrete.it/ |
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La mia opposizione al fascismo - di Aldo Capitini. estratto da "IL PONTE", anno XVI, N.1, Gennaio 1960.
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| http://www.cosinrete.it/schede/cosinrete256.htm |
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La storia della Marcia Perugia/Assisi e le figura di Aldo Capitini. |
| https://www.didaweb.net/risorse/singolo.php?id=332 |
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Aldo Capitini: Teoria della nonviolenza |
| http://www.girodivite.it/Quaderno-3-Aldo-Capitini-Teoria.html |
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Azione nonviolenta - la rivista del Movimento nonviolento fondata da Aldo Capitini e da lui diretta fino al 1968. |
| http://www.nonviolenti.org/index.php?tl=An2000&menu=3 |
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