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SCHEDA RISORSA
Pedagogia
Psicologia
Filosofia
IL CORPO COME SOGGETTO E OGGETTO DI UN'ERMENEUTICA DELL'EDUCAZIONE
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Insegnanti, Formazione post diploma
Tipologia:
Materiale per autoaggiornamento
Recensione: 
LE INTRICAZIONI TRA CORPO E CONOSCENZA ATTRAVERSO TRE
APPROCCI TEORICI: bio-cognitivo, fenomenologico e antropologia
dell'immaginario. A cura di Magali
Humeau. (traduzione dal francese a cura di Orazio Maria
Valastro) Abstract: "Questa rubrica tematica di m@gm@, dedicata al
corpo, è proposta dal GREPCEA (Gruppo di Ricerca sui Fenomeni Complessi
dell'Insegnamento e dell'Apprendimento): un gruppo di ricercatori ci presenta
alcuni studi attuali sul "posto" del corpo nei contesti educativi e formativi,
accogliendo una serie di riflessioni elaborate in altri settori di ricerca. Una
delle maggiori questioni poste dal GREPCEA è la seguente: "Come pensare e agire
i problemi educativi e formativi rispetto a ciò che ci sfugge?" Nel contesto di
questa rubrica tematica presentiamo una questione più pertinente considerando il
corpo, questa nozione evidente in sé e per sé ma che nonostante tutto ci sfugge,
nello studio dei contesti formativi."
APPROCCIO DEL CORPO E DELLO SPAZIO
FENOMENOLOGICO A cura di Magali Humeau. (traduzione dal
francese a cura di Fabiola Della Strada) Abstract:
"Lo spazio è indivisibile dall'esperienza corporea, dalla
motricità. Attraverso l'approccio fenomenologico, concepiamo lo spazio come
appartenente alla totalità Ego-mondo, totalità che non può essere ridotta. Lo
spazio risiede nell'essere, l'essere che è insieme soggetto ed oggetto, essere
incarnato attraverso l'essenza dello spazio. Si tratta di un essere-nel-mondo e
non di un essere-al-di-fuori-del-mondo. Lo spazio che partecipa alla
costituzione di questo essere è, dunque, insieme interiore ed esteriore al
soggetto. E' soggettivo ma è, anche, oggettivo poiché permette di riordinare, di
definire lo spazio di tutte le cose."
IL CORPO DELLA STREGA A cura di
Georges Bertin. (traduzione dal francese a cura di Lidia
Dutto) Abstract:
"Come già evidenziato a proposito di altre pratiche, il
sabba, attività ludica profana, religiosa, conferiva a ciascuno la possibilità
di giocare efficacemente con la dinamica di un mondo da cui emergeva una figura
archetipica, la strega, principale attore di questa danza in tondo. Il sabba
era, dunque, uno dei luoghi ove si cristallizzavano le figure del proibito,
questo per il suo carattere sacro, per la violenza istituzionale che presiedeva
alla formazione dei rapporti sociali, e conferiva anche, per le caratteristiche
di protesta che rivela, un'immagine sempre esaltante della capacità delle
società a resistere. Il problema della nostra epoca ove rifioriscono le streghe
nelle più svariate forme è, forse, quello di riallacciarsi con la dimensione
gruppale dei nostri svaghi, nelle loro differenti forme e, contemporaneamente,
con perdita di energia, a quanto presiedeva ai sabba e alla loro risoluzione
sacrificale. In contro-corrente ai modelli meccanici che assegnano dei limiti
precisi e funzionali ai corpi asserviti ad un ideale di controllo, il corpo
sabbatico con la sua enfasi sulle posizioni limite (ciò che si rimproverava
d'altronde alle streghe), era veramente corpo
mistico."
UNA TECNICA DI RILASSAMENTO DALLE TEORIE DI W. REICH A cura di Chantal Bauduin. (traduzione dal
francese a cura di Marina Brancato) Abstract:
"Tenendo conto degli aspetti psichici,
somatici, neuro-vegetativi dei conflitti interni, l'analisi reichiana
ristabilisce l'uomo nella sua globalità ed in questa ci appare ancora oggi molto
pertinente. Ci autorizza ad uscire dalle separazioni corpo e spirito, oggettivo
e soggettivo, realtà interiore e realtà esteriore nelle quali può intrattenerci
la razionalizzazione degli affetti da una parte e/o la loro medicalizzazione
dall'altra. Essa ci invita sulla strada dell'esperienza: si tratta di
riconoscere la vita in noi, di "rilassarla" (nel senso di liberare un
prigioniero) e di potenziare i processi d'auto-guarigione. In questo senso, essa
ci invita a ritrovare una certa forma d'auto-regolazione e di responsabilità,
per noi stessi, e nell'ambiente sociale e culturale nel quale
agiamo."
LE STELLE IN TASCA: del desiderio di corpi vissuti e
d'immaginari nello spazio relazionale e di cura. A
cura di Orazio Maria Valastro. Abstract:
"Rispetto ad un corpo sociale che ha respinto e
dissimulato storicamente la sofferenza psichica è necessario riconsiderare i
corpi individuali, un tempo esclusi, senza circoscrivere per questo lo spazio
relazionale, uno spazio pensato sia come spazio di cura sia come spazio di
salute mentale, alle pratiche d'inclusione sociale che sviluppano dei progetti
per l' "altro" ma indifferenti ai progetti esistenziali degli individui. Non si
tratta di colmare delle insufficienze, di dare risposte a delle esigenze, quanto
di rendere agli individui la capacità di desiderare, di sperare con uno slancio
autentico di raggiungere le stelle per riprendere in mano il loro destino, di
situarsi in una possibilità, un'opportunità di ascolto di quello che essi
desiderano fare e di farlo."
ACCOMPAGNAMENTO INIZIATICO E PERCORSI DI FORMAZIONE NELLA FACOLTÀ
DI MEDICINA A cura di Philippe Bagros. (traduzione dal francese a cura di Paolo Coluccia) Abstract:
"La formazione pratica ha un posto importante
in medicina. È un confronto con la realtà, che non è artificiale, come spesso
sono le metodologie. È emozionalmente forte, modifica la personalità: è una
formazione iniziatica. Ma vedremo che non è un accompagnamento. Il contatto con
la sofferenza, imprescindibile dall'esercizio della medicina, dovrebbe far
sviluppare l'accompagnamento, tanto quello degli studenti quanto quello dei
pazienti. Purtroppo ciò ha trovato resistenza, e questo ha fatto sì che, al
contrario, l'accompagnamento sia stato respinto con argomentazioni
forti."
STORIE DI CORPI ABITATI: DINAMICA DELLA COSTRUZIONE DEL
SE' A cura di Chantal Clercier. (traduzione dal francese a cura di Marina Brancato) Abstract:
"Che cosa resta del rapporto di ciascuno con il
proprio corpo, la propria storia, il proprio immaginario in questa costruzione
dell'identità che è in gioco? La comprensione della costruzione del sé nella sua
complessa dinamica, può pensarsi e dispiegarsi nei processi formativi? Mi auguro
d'interrogare questa trama tra l'esteriore e l'interiore in questi fili
ingarbugliati che collegano al sé. Molti individui sono alla ricerca di un'unità
che riconcili l'immagine che hanno di loro stessi e quella che gli altri hanno
di loro. L'uomo desidera, soprattutto poter riunire questi suoi tre aspetti: ciò
che egli è, ciò che mostra, e come vorrebbe essere percepito. Che la sua persona
formi un tutto incondizionato in ogni parte di questo tutto! È a questa
questione che cercherò di
rispondere."
EMOZIONE E SOMATIZZAZIONE A cura di
Sabine Parmentelot. (traduzione dal francese a cura di Orazio
Maria Valastro) Abstract:
"Consacreremo la prima parte di quest'articolo
alle manifestazioni corporee dell'emozione. La psicologia sperimentale, insieme
alla neuro-biologia, hanno evidenziato le differenti risposte corporee più o
meno percettibili. Ma al di là di queste manifestazioni puramente oggettive le
cui percentuali e oscillazioni possono essere valutate, misurate ... E'
l'aspetto soggettivo e le loro ripercussioni che c'interessa. Quali significati
possono avere le emozioni per la persona che le prova? Questi temi saranno
l'oggetto della seconda parte. Ci situiamo in quanto ricercatori che interrogano
altri soggetti, ma è evidente che non possiamo fare astrazione delle nostre
passioni."
http://www.analisiqualitativa.com/magma/archivio.htm
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