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Il I° Congresso Mondiale dei Bambini contro lo Sfruttamento del Lavoro Minorile e le iniziative a questo collegate, si terranno in Italia dal 10 al 16 maggio 2004 e saranno organizzate da Mani Tese in qualità di coordinatore europeo della Global March against Child Labour. La dichiarazione finale.

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola elementare, Alunni scuola media inferiore, Formazione permanente
Tipologia: Programmazione, Progetto, Curriculum

Abstract:

Dichiarazione Finale
Children’s World Congress on Child Labour

Noi siamo il Presente, la Nostra Voce è il Futuro
 

Noi, i delegati del Children’s World Congress on Child Labour, siamo venuti nella città di Firenze, in Italia, da tutte le differenti parti del mondo, parlando lingue differenti, crescendo con culture e retroterra differenti, perché tutti noi sappiamo che il lavoro minorile deve essere eliminato.

Sebbene il nostro Congresso sia stato un successo, ci mancano alcuni nostri importanti delegati. Questi ragazzi erano già stati selezionati per partecipare al congresso, tuttavia non hanno ottenuto i visti necessari per arrivare in Italia perché il governo italiano ha pensato che fossero un pericolo per la sicurezza e che alcuni di loro fossero troppo giovani. Questi ragazzi che non sono stati autorizzati a partecipare si sono sentiti molto discriminati. Nel Congresso sono mancate a tutti noi le loro idee, perché questi ragazzi provengono da regioni del mondo dove il lavoro minorile è molto comune. Al prossimo Congresso ci piacerebbe vederli partecipare, dal momento che la loro voce è la loro opinione ed il mondo deve poterla sentire.

Ogni Paese ha avuto un processo di selezione differente per scegliere i delegati. Tutti i ragazzi che hanno partecipato al processo di selezione nella loro esperienza di vita sono stati impiegati nel lavoro minorile oppure hanno conosciuto questo fenomeno e si sono uniti alla lotta contro il lavoro minorile. Con la passione ed il desiderio di risolvere questo terribile crimine contro 246 milioni di bambini di tutto il mondo, abbiamo tutti ricevuto la qualifica per partecipare a questo Congresso. Questa è la ragione per cui le discussioni negli ultimi tre giorni sono state molto fruttuose.

E’ responsabilità di tutti di aiutarci in questa lotta, incluso il mondo delle imprese e degli altri che hanno il potere.

Prima ancora di iniziare a discutere di lavoro minorile, dobbiamo evidenziare che i bambini possono avere riconosciuti i loro diritti solamente in una situazione di pace. La pace è il diritto umano più basilare. Ci dobbiamo chiedere perché non tutti siano in grado di ottenere qualcosa di così fondamentale. Mentre vivendo in pace ogni bambino non solo ha la possibilità di vedere riconosciuti i suoi diritti, ma anche un’opportunità più forte di migliorare il mondo per la propria e le prossime generazioni.

Quando abbiamo iniziato a discutere di lavoro minorile, abbiamo riscontrato che ci sono molte problematiche comuni in tutte le parti del mondo. Dai ragazzi abbiamo ascoltato storie personali quali: traffico di bambini, sfruttamento sessuale, lavoro su barche da pesca, nella pulizia delle macchine, nella vendita di beni per la strada o nei mercati, pornografia, raccolta di rifiuti, nel settore dei trasporti e nell’invio delle merci, nella costruzione dei mattoni, nella demolizione, nella creazione di utensili medici e altri materiali pericolosi, nel traffico di droghe, nel lavoro domestico, nei lavori in schiavitù, nel settore agricolo, nelle miniere, nel fare i tappeti, come soldati, lavorando nelle fabbriche e nei piccoli laboratori . Questi bambini ogni giorno vengono utilizzati impropriamente e non hanno nessuno a cui rivolgersi.

Mentre la maggior parte delle persone e dei governi sono a conoscenza dell’esistenza di questi problemi, vengono nascosti ed ignorati. Ciò non cambia il fatto che questi siano molto pericolosi per il benessere fisico e mentale dei bambini. Queste forme di sfruttamento minorile devono essere abolite.

La maggior parte dei ragazzi hanno dichiarato che stanno perdendo la fiducia nei governi a causa delle loro vuote promesse. I governi hanno fatto molte promesse per porre fine al lavoro minorile attraverso l’istruzione e migliori servizi sociali. Ma non agiscono. Le loro promesse non sono mantenute con dei veri impegni o con delle risorse.

Mentre i governi investono un’enorme quantità di risorse per le armi per la guerra, ci sono ancora bambini che non sono in grado di leggere e scrivere. Non hanno una casa in cui vivere, o cibo da mangiare. I governi devono considerare i bisogni dei bambini come una priorità e includere dei bambini come una priorità e fornire tutto quanto è necessario perché possano vivere proteggendo i nostri diritti.

Dal momento che è responsabilità dei governi proteggere i nostri diritti, porre fine al lavoro minorile, e fornire un’istruzione gratuita, equa e di buona qualità, abbiamo molte richieste per i governi. Quando parliamo dei governi, noi non ci riferiamo solo al ruolo dei governi nazionali, ma anche agli enti governativi sia a livello internazionale che regionale che sono responsabili per la protezione dei nostri diritti.

Prima di tutto, i governi devono ascoltare i bambini. I governi devono far sì che le problematiche legate ai bambini siano una priorità ed includere i bambini nelle decisioni che concernono le nostre esistenze. Inoltre i governi devono fornire delle opportunità ai bambini di partecipare ed esprimere le loro opinioni perché essi sono il futuro e la loro opinione e presenza deve essere tenuta in considerazione.

I governi devono sanzionare penalmente il lavoro minorile, ma non devono mai criminalizzare i bambini. I bambini sono le vittime del lavoro minorile. I governi devono creare e portare avanti delle leggi che puniscano duramente quelli che hanno abusato dei bambini per un proprio interesse.
I governi devono sostenere i bambini nei procedimenti che questi intendono portare avanti in quanto sfruttati per il lavoro minorile, garantendo anche degli avvocati gratuiti. I bambini devono essere in grado di affrontare le persone che hanno abusato di loro senza paura o pericolo di mettersi nei guai. I bambini, invece, devono essere recuperati e riabilitati.

I governi devono combattere contro il traffico di bambini. Devono applicare le leggi che già ci sono. Le leggi odierne potrebbero non essere sufficienti per cui devono essere adottae leggi più efficaci. I governi dei Paesi in cui il traffico è in atto devono lavorare insieme per avere delle leggi che puniscano penalmente i trafficanti.

I governi devono garantire istruzione obbligatoria di buona qualità e gratuita. Le scuole devono avere degli insegnanti validi che siano del tutto qualificati. Ci deve essere un meccanismo per controllare che stiano facendo bene il loro lavoro e queste leggi per l’istruzione universale devono essere attuate. Gli insegnanti devono essere retribuiti meglio. L’istruzione deve essere fornita in maniera equa a tutti i bambini a prescindere dal sesso, dalla razza, dalla condizione economica, dalla religione, dal luogo di nascita, dalla cittadinanza, dalla casta, dalla disabilità, dall’appartenenza a popolazioni indigene o dalle lingua.

Ogni Paese deve assicurare che la tematica del lavoro minorile debba essere trattata in ogni scuola.

I governi devono promuovere il lavoro degli adulti. Gli adulti devono lavorare, così da poter avere il denaro per far sì che i bambini non debbano lavorare. I diritti degli adulti in quanto lavoratori devono essere rispettati. Ai lavoratori adulti deve essre garantito il diritto di sindacalizzarsi. Gli adulti lavoratori devono sempre avere il permesso di unirsi in sindacato nei loro luoghi di lavoro, perché i sindacati possono aiutarli a proteggersi da condizioni di lavoro pericolose e garantirgli il salario minimo. E’ importante che gli adulti siano protetti in quanto lavoratori cosicché i bambini non debbano lavorare.

I governi devono creare un Piano d’Azione Nazionale per porre fine al lavoro minorile. Questi piani devono essere fatti insieme ai bambini.

I governi devono assicurare che gli aiuti allo sviluppo vadano direttamente allo scopo per cui sono erogati e non finiscano nelle mani sbagliate.

I governi devono creare un sistema affinchè si mettano dei marchi ai prodotti che non sono fatti con lavoro minorile.

Non solo i governi devono collaborare con gli altri governi, ma devono anche lavorare con la società civile e i sindacati per essere quanto più efficaci possibile nella loro azione. Come contropartita la società civile deve comprendere le richieste dei bambini e lavorare insieme a noi per avere cura di loro cosicché i governi non ci deludano ancora. Le ONG devono anche usare le risorse che hanno in maniera onesta e diretta nei confronti dei bambini.

Anche i genitori hanno la responsabilità di ascoltare i bambini.

I bambini hanno bisogno di amore, rispetto e dignità. È compito dei genitori dargli una vita familiare felice e stabile. I genitori devono prendersi le loro responsabilità e votare. Quando votano devono parlare anche a nome dei bambini e votare per qualcuno che rispetti i diritti dei bambini. Se i genitori non agiscono nel miglior interesse dei bambini, lo Stato deve agire in nome dei bambini. I genitori devono parlare su questioni quali lo sfruttamento sessuale o gli abusi anche quando sono a disagio perché questo è l’unico modo che permetterà ad un bambino di conoscere i propri diritti di salute e sicurezza. I genitori devono imparare l’importanza di un’istruzione adeguata, a prescindere dal sesso dei bambini.

Dopo aver descritto l’attuale situazione sul lavoro minorile e le nostre richieste agli adulti, ora noi ribadiremo nostro impegno e il nostro ruolo nel porre fine al lavoro minorile.

Noi, i ragazzi, abbiamo dobbiamo promuovere iniziative per diffondere la consapevolezza riguardo al lavoro minorile nelle nostre comunità e nei nostri villaggi. Ci dobbiamo educare reciprocamente riguardo al lavoro minorile, da bambino a bambino, per promuovere la partecipazione dei bambini.

Dobbiamo lavorare a livello nazionale e creare un Parlamento dei Bambini in ogni paese, che non sia solo un simbolo ma una fonte di potere per i bambini che gli permetta di cambiare la situazione che noi al momento pensiamo sia sbagliata. Questo Parlamento dovrà eleggere un rappresentante al governo del paese. Questi rappresentanti si incontreranno anche ad un Congresso a livello regionale e internazionale per occuparsi dei problemi su una più larga scala, riferendo poi ai loro governi e alle comunità locali.

Dobbiamo creare una rete di bambini così da poterci mantenere in contatto per essere educati su questo tema in tutto il mondo. Solo lavorando insieme possiamo avere il potere di agire e fermare lo sfruttamento del lavoro minorile. Questa rete sarà composta da bambini di tutto il mondo, e diffonderà le storie sul lavoro minorile e le loro opinioni. La rete ci aiuterà a pianificare delle azioni più efficaci contro il lavoro minorile. La rete sarà anche uno strumento di riferire i fallimenti o meno dei Governi nel mantenere le promesse ai bambini in tutto il mondo.

Crediamo che l’uso dell’arte, della musica, della danza e della recitazione come forma di espressione e mezzo per diffondere la consapevolezza sul lavoro minorile sia molto importante. Questi sono i mezzi tramite i quali bambini di ogni retroterra culturale si possono connettere, collegare, capire e divertire insieme.

Ci sono molti modi per diffondere il messaggio contro il lavoro minorile, oltre le frontiere attraverso rappresentazioni artistiche. Dobbiamo anche usare i mezzi di comunicazione per diffondere le nostre voci. Dovremmo creare i nostri mezzi di comunicazione, come giornali, pensati dai bambini per i bambini, che ci permettano di esprimere liberamente la nostra opinione. I mezzi di comunicazione devono essere mezzi di comunicazione amici dei bambini, e dire le verità sul lavoro minorile aiutandoci a combatterlo.

Dobbiamo portare gli sforzi per eliminare il lavoro minorile nei villaggi, dove la lotta può non essere così forte. L’informazione sul lavoro minorile a volte raggiunge solo le città e la gente nei villaggi non ha informazioni sui danni causati dal lavoro minorile.
Dobbiamo coinvolgere anche i villaggi.

Promettiamo di continuare ad agire per l’eliminazione del lavoro minorile e per un mondo migliore per i bambini. Ora, chiediamo a tutti voi di unirvi a noi, perché solo insieme possiamo veramente raggiungere la libertà per tutti. In questa alleanza, creeremo un mondo sano e pacifico per tutti.

Oggi il potere è nelle nostre mani. Noi definiamo il futuro.

Noi siamo il presente e la nostra voce è il futuro!
 

 

Children’s World Congress on Child Labour

Il I° Congresso Mondiale dei Bambini contro lo Sfruttamento del Lavoro Minorile e le iniziative a questo collegate, si terranno in Italia dal 10 al 16 maggio 2004 e saranno organizzate da Mani Tese coordinatore europeo della Global March against Child Labour e da CGIL, CISL, UIL.

Gli appuntamenti previsti, nell’ambito dell’iniziativa, sono:

Il Congresso Mondiale a Firenze - Palazzo dei Congressi; dal 10 al 12 maggio;
La Global March against Child Labour a Firenze il 13 maggio;
Attività collegate in Italia il 14, 15, 16 maggio
Perché un "Congresso Mondiale dei bambini"

Nel mondo un bambino su sei è sfruttato: potremmo citare gli esempi dei bambini indiani schiavi per debiti, dei restavek di Haiti, dei bambini di strada del Brasile o dei bambini che chiedono l’elemosina agli angoli delle nostre strade.

Ci sono milioni di esempi perché nel mondo ci sono almeno 246 milioni di bambini sfruttati: la maggior parte di questi non andrà mai a scuola.

Molti bambini ce l'hanno fatta! sono riusciti ad uscire dallo sfruttamento con l'aiuto di numerosi soggetti impegnati contro questa piaga.

Grazie all’alleanza lanciata dalla Global March against Child Labour, proprio i bambini salvati dallo sfruttamento, ai quali è stata data la possibilità di ricevere un istruzione, hanno fatto sentire la propria voce e hanno assunto un ruolo da protagonisti per diffondere la consapevolezza sui diritti dell'infanzia.

La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 1989, cita il diritto del bambino ad esprimere la propria opinione liberamente, un opinione che dovrebbe essere presa in considerazione in ogni questione relativa all’infanzia.

Ma le voci di questi bambini non sono state sufficientemente ascoltate dalla Comunità Internazionale.

Tante sono state le promesse dei Governi per togliere i bambini dallo sfruttamento e permettere loro l’accesso all’istruzione; purtroppo, in pochi hanno tenuto fede agli impegni assunti.

Ecco perché nel Congresso Mondiale del 2004 i bambini saranno i principali protagonisti, non solo partecipanti ma relatori e beneficiari.

Almeno 300 ragazzi tra i 13 e i 17 anni provenienti da tutte le aree geografiche e ragazzi delle scuole italiane ed europee, potranno condividere le proprie esperienze, richiamare gli Stati e le Organizzazioni Internazionali presenti alle responsabilità assunte, e proporre alla Comunità Internazionale un programma d’azione ed una dichiarazione finale contro lo sfruttamento dell’infanzia e per la garanzia dell’istruzione universale.

In vista del Congresso, le organizzazioni che fanno parte della Global March against Child Labour  hanno iniziato un percorso preparatorio a livello nazionale e regionale, coinvolgendo i bambini, i sindacati,il mondo dell’associazionismo, le scuole e le Istituzioni.

La Global March ha, inoltre, costituito Children’s Reference Group, un gruppo di lavoro di cui fanno parte ex bambini lavoratori e i ragazzi che hanno partecipato alla Global March del 1998: il gruppo segue l’iniziativa e contribuisce attivamente alla sua organizzazione a partire dalla definizione del programma.

Ecco, in sintesi, gli obiettivi del Children’s World Congress on Child Labour:

Dare ai bambini e ai ragazzi una piattaforma per condividere le proprie esperienze e proporre soluzioni, promuovendone il protagonismo nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
Aumentare e rafforzare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi a tutti i processi decisionali che li riguardano.
Promuovere i movimenti dei bambini contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
Ricordare ai Governi le promesse fatte ratificando le Convenzioni OIL 182 e 138 e la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, e chiederne l’impegno affinché lo sfruttamento del lavoro minorile diventi veramente un tema prioritario sia a livello nazionale sia internazionale, nel quadro della promozione del rispetto di tutte le norme fondamentali dell'OIL.
Fare pressione sulle Organizzazioni Internazionali affinché sostengano concretamente i programmi finalizzati all’eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile, alla riduzione della povertà e alla garanzia dell’accesso all'istruzione gratuita, universale e di qualità per tutti i bambini e al lavoro dignitoso per gli adulti.
Stabilire un comitato permanente di bambini e ragazzi, per facilitare la diffusione e l’attuazione delle decisioni assunte dal Congresso Mondiale.
Firenze non sarà il nostro punto di arrivo, ma una nuova partenza per la Global March against Child Labour.

I ragazzi che parteciperanno all'evento porteranno le loro esperienze con sé e le condivideranno all’interno dei rispettivi Paesi, per ottenere l’applicazione della dichiarazione che verrà adottata.

Insieme, i bambini del Congresso Mondiale potranno giocare un ruolo decisivo per il futuro del mondo!
 

Per informazioni sul Congresso: Mariarosa Cutillo/Relazioni Esterne/ Mani Tese - tel. 02/40 75 165 - cutillo@manitese.it

Per i media: Erica Pedone/Ufficio Comunicazione/Mani Tese - tel. 02/40 75 165 - pedone@manitese.it

http://www.manitese.it/gm/congresso.htm



http://www.manitese.it/



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