centro risorse per la didattica
Risorse per area disciplinare:   
Homepage
La redazione
 
Ricerca
Iscriviti alla news
Le newsletter
 
Attualità
Percorsi
Novità
Recensioni
 
Disabilità
Lavagna Interattiva
 
La tua segnalazione
Il tuo giudizio
 
Cataloghi in rete
 
DIDAweb
 

risorse@didaweb.net
 
Fai conoscere ai tuoi amici
questa pagina

 

  Cerca nel web:
Se sei un utilizzatore della toolbar di Google, puoi aggiungere anche il nostro pulsante:
Centro Risorse
  SCHEDA RISORSA


Transdisciplinare
Intercultura
*Strage nel Canale d'Otranto Più di 20 morti su un gommone di migranti albanesi. Undici superstiti. Arresti eccellenti .  Un articolo di Cinzia Gubbini su ''Il Manifesto'' del 12 gennaio 2004

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media inferiore, Alunni scuola media superiore
Tipologia: Utilità e strumenti

Abstract:

Strage nel Canale d'Otranto Più di 20 morti su un gommone di migranti albanesi. Undici superstiti. Arresti eccellenti .  Un articolo di Cinzia Gubbini su ''Il Manifesto'' del 12 gennaio 2004

Venti morti e sette dispersi. Ennesima tragedia del mare, un'eco che arriva da lontano nella nostra memoria: gli sbarchi dall'Albania. Era partito infatti da Valona il gommone di dodici metri che ha fatto naufragio nella notte di ieri. Solo in undici si sono salvati, tutti uomini, da ieri pomeriggio ricoverati nell'ospedale di Valona. Sono state le motovedette della guardia costiera italiana, partite dalle coste albanesi, a recuperare il natante e già da lontano era possibile vedere un mucchio di corpi accatastati, per metà coperti dall'acqua che aveva riempito il gommone. Solo una volta attracati nell'isola di Saseno, dove è di stanza la Marina italiana, è stato possibile fare il macabro conteggio dei corpi: diciassette uomini e tre donne. Le cause della morte non sono chiarissime, anche se tutti tendono ad accreditare l'ipotesi della morte per assideramento. L'altra sera il mare era forza 6, tirava un forte vento, pioveva. Nella notte la temperatura è scesa due gradi sotto zero. I cadaveri presentavano escoriazioni sulle mani, a testimoniare il disperato tentativo di aggrapparsi alle cime che corrono intorno allo scafo. I sopravvissuti raccontano di un disastro, con due dei quattro motori andati a un certo punto in avaria (nonostante lo scafo fosse nuovo, al suo primo viaggio, pare acquistato in Italia) e poi della morte, uno per uno, dei compagni di viaggio.

La sciagura ha un retroterra oscuro e preoccupante, che ha già causato un terremoto in Albania. Tra i sopravvissuti ci sono infatti i due scafisti, uno dei quali è Artan Rokai, studente universitario e figlio del capo dell'antiterrorismo di Scutari: tutte le persone a bordo del gommone provenivano proprio da lì (e avevano pagato 1500 euro a testa). Rokai padre è stato arrestato, e con lui il capo della polizia stradale di Valona, che è risultato essere zio dell'altro scafista, nonché il vicedirettore del porto di Valona, fratello del proprietario dello scafo. Insomma, dietro il naufragio si allungano le ombre di un viaggio organizzato da funzionari di alto livello dello stato albanese, riportando a galla vecchie storie che hanno riempito le pagine dei giornali quando da quelle coste partivano decine di gommoni ogni mese, con un business di cui partecipavano anche le alte sfere. E non basta, perché come vedremo il tragico viaggio della notte scorsa potrebbe esser stato solo parte di un movimento più complesso.

L'ondata di polemiche che ha scosso ieri l'Albania parte infatti dal modo in cui si sono mossi i soccorsi, messi sotto accusa in particolare dai familiari delle vittime, accorsi da Scutari per riconoscere i cadaveri. In effetti i soccorsi sono scattati solo dopo che intorno alle 20 una tv privata - Top channel - ha mandato in onda il messaggio di uno dei viaggiatori (pare uno degli scafisti, amico del proprietario dell'emittente) che lanciava l'allarme. Telefonate sono arrivate anche a una radio privata, sempre attraverso cellulari. A quel punto si è venuto a sapere che la polizia era a conoscenza della partenza del gommone già dal pomeriggio, da quando cioè il gommone è salpato: perché non ha fatto nulla per fermare il mezzo, che rischiava moltissimo? Solo sulla scorta dell'emozione causata dal messaggio in diretta tv sarebbero partite le ricerche. E con seri intoppi, perché l'Albania non ha a disposzione navi adatte a far fronte a un mare in tempesta. Sono stati chiamati in causa italiani e greci. L'Italia ha fatto alzare in volo due aerei dell'esercito e ha sguinzagliato due motovedette, ma solo ieri mattina si è riusciti a individuare l'esatta posizione del gommone.

Ma le domande sull'inerzia della polizia si sommano al «mistero» che riguarda un secondo gommone, della cui presenza in mare per tutta la notte era girata la voce. Secondo la marina militare italiana si è trattato di un equivoco: siccome le telefonate parlavano di quaranta persone a bordo, si era pensato che i gommoni fossero due. Altre fonti dicono invece che il secondo gommone esisteva davvero e trasportava droga (business fiorente dalle coste albanesi) e che quindi quando è arrivata la telefonata - che parlava della presenza di molte donne e persino di bambini - si pensava che a lanciare l'allarme fossero i trafficanti di droga, senza che ci fosse alcun «carico umano» a bordo. Per questo i soccorsi sarebbero stati presi un po' sottogamba.

La presenza in mare di un gommone carico di droga (o altro) potrebbe anche far pensare a un legame tra i due viaggi: forse la decisione poco comprensibile di imbarcare trenta persone su un gommone in una notte di tempesta è in qualche modo legata al viaggio dell'altro carico; oppure, più probabilmente, il ritardo nel mobilitare i soccorsi è legato alla necessità di «non disturbare» il viaggio misterioso. Non sarebbe la prima volta che la stessa organizzazione impegnata nel traffico di droga mette le mani anche su quello di persone. Anzi, per molto tempo è stato così, finché trasportare immigrati non è diventato troppo pericoloso, visti i numerosi controlli (che invece non vengono effettuati su altri traffici). Dall'agosto 2002 sono diminuiti drasticamente gli arrivi dall'Albania perché, ha dichiarato ieri il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, «la polizia albanese collabora efficacemente». Il ministro Pisanu ha espresso cordoglio ma ha assicurato che la vicenda non comprometterà i rapporti con l'Albania. Il presidente e il vicepresidente albanese ieri sono giunti a Valona, e per lunedì hanno indetto il lutto nazionale. L'opposizione, polemica per la lentezza dei soccorsi, ha deciso invece di celebrare il lutto nazionale oggi.



http://www.sciuscia.rai.it/



I giudizi degli utenti

Assenti

Aggiungi il tuo giudizio    Precedenti risultati   


  Iscriviti alla news
Ricevi in posta elettronica le novità e una selezione di risorse utili per la didattica.

Iscriviti qui


Novità
Le ultime risorse per la didattica catalogate ed inserite nel nostro database.

 

 

PRESENTARSI
Proposta d'apprendimento di italiano per stranieri - livello A1

 



ENGLISH LESSONS AND TESTS.

Percorsi
Proposte di selezioni e percorsi fra le risorse e i materiali in archivio.

Percorsi
Feste e calendari multiculturali.
Calendari solari e lunari, festività religiose e tradizionali delle diverse culture.

Percorsi
Steineriane
Le ''scuole nuove'' della pedagogia steineriana, contrassegnate dal paradosso di un’accettazione pratica e di un’ignoranza teorica da parte degli stessi utenti e degli operatori della scuola pubblica, tra ''fedeltà karmica'', incarnazioni di individualità che ritornano sulla terra, bambini indaco e apparente buon senso pedagogico.

  Ambiente virtuale collaborativo in evoluzione ideato e sviluppato da Maurizio Guercio è una iniziativa DIDAweb