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Intercultura
Calendario cinese: la misurazione del tempo.

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola elementare, Alunni scuola media inferiore, Formazione permanente
Tipologia: Materiale di studio

Abstract:

 

Conferenza tenuta dall'insegnante Pina Merchionne il giorno 26 ottobre 2000
presso la Civica Scuola di Lingue Orientali di Bastioni Porta Volta
per l’iniziativa “Il mondo in un piatto di...feste”

IL CALENDARIO CINESE E IL CAPODANNO


Il calendario lunare è la base dell’attività agricola. In Cina esso si chiama anche calendario agricolo.
In Cina era molto importante la determinazione del calendario perchè chi lo faceva aveva il potere, era legittimato a governare e lo conservava. Chi invece non riusciva a determinare il calendario perdeva il mandato il celeste e quindi doveva essere sostituito. Il sovrano, non era lui personalmente che portava avanti i riti divinatori, propiziatori, ma dava incarico a chi sapeva interpretare i segni della natura e scriverli quindi a chi aveva lo strumento per l’interpretazione della natura. Questo   strumento era la scrittura che consentiva di comunicare con la divinità, con l’entità celeste.  Il passaggio simbolico era  quindi  dalla terra al cielo e non viceversa e questo sarà sempre un passaggio religioso molto importante in Cina perchè nasciamo in una società agricola, autoctona prevalentemente materialista.  Al di là di questa religiosità primitiva, quasi animista,  in Cina non si avrà  uno sviluppo di cultura molto religiosa  e di un sistema religioso che prevede il clero, una chiesa ed un potere religioso.

Il principio primo di tutto l’universo è l’universo. La realtà che agisce all’interno di esso è circolare ed in continuo movimento. Così anche il tempo e lo spazio. Tutto quello che ci sta dentro è in movimento. Per prima cosa quindi ci sono due principi: il vuoto che è pieno totale. Il tutto è vuoto, ma nel vuoto esiste il tutto. In questo sono sempre presenti i concetti contrari del pieno e del vuoto, del fermo e del movimento, del sole e della luna, della luce e dell’oscurità, che sarà alla base dello Yin e dello Yan. La concezione dell’Universo a cui i cinesi arrivano (è la componente fondamentale del principio primo dell’universo) è la circolarità.  Così anche nel tempo. Il tempo si muove in modo circolare.
Come si misurava il tempo? Quali erano le determinazioni più importanti del tempo?

Yin è  la sfera nera con il puntino bianco in mezzo.
yan è la parte bianca con il puntino nero.
Tutto ciò che compone l’universo è determinato dal movimento circolare e intersecato dello Yin e dello Yan che sono gli elementi, i prinicipi fondamentali, primordiali dell’universo. Il movimento è rotatorio. Gli elementi non si possono distinguere nel loro  circolare e per questo viene detto che l’uno genera l’altro e l’uno finisce nell’altro. E’ per questo che nella sfera bianco e nero sono presenti entrambi in equilibrio.
Yin si può interpretare come negativo, è l’oscurità, è la parte scura di una montagna, freddo, notte, principio femminile.
Yan come positivo, ma non dando a questi un giudizio morale.  Yan è il calore, sole, luce, principio maschile.
Non si può dire quale nella filosofia cinese sia il più importante, perchè entrambe sono la realtà. Se non c’è l’uno, non c’è l’altro, esistono insieme e si muovono insieme e nel loro movimento danno origine alle varie cose.

Nella determinazione del calendario il sole e la luna sono i due caratteri fondamentali. Il sole è anche il carattere del giorno e la luna del mese. Quindi abbiamo questi due principi. Il principio del calendario solare e quello del calendario lunare.
In Cina sono adottati tutti e due i calendari fin dalle origini. Quando parliamo di calendario un grande sinologo rispondeva: “ ..è quella cosa che vuole determinava l’indeterminabile” perchè diceva che il calendario era un metodo  per riunire i giorni in periodi adatti alla vita civile (giorni, mesi, settimane)e a celebrazioni religiose e culturali (festività, celebrazioni) Il concetto di anno per i cinesi è un concetto naturale così come il concetto di mese e di giorno ma non il concetto di settimana che non esiste in tutte le culture e nemmeno nella cultura cinese originale. I mesi infatti, venivano divisi non in settimane, ma in periodi di dieci giorni, in decadi, secondo le diverse fasi lunari, secondo quindi le lune nuove.
Successivamente, dopo il XVII secolo, fu introdotto in Cina un termine cinese per settimana, ma che nella realtà vuol dire pregare, onorare ed era stata introdotto dai Gesuiti, intendendo anche la settimana, perchè quel giorno della settimana di riposo in cui bisognava onorare Dio. E’ un concetto tardivo però questo di settimana e del tutto artificiale.
IL calendario solare è l’intervallo di tempo tra due passaggi consecutivi del sole all’equinozio di primavera ed è pari a 365 giorni, 55 ore, 48 minuti e 45 secondi e 98 decimi di secondo.  Su questo anno solare è regolato il calendario civile ed è quello che i cinesi usano intendendolo come calendario internazionale non quindi considerandolo quel calendario che determina il capodanno cinese. Loro adottano almeno dal 1949 in poi, il calendario solare, cioè quello che determina le attività civili. Invece il concetto di mese è quello dell’intervallo di tempo tra due successive congiunzioni di un pianeta con il sole. Questo mese, chiamato sinobico, è di 29,5 giorni circa. I calendari che sono fatti sulla base delle lunazioni rendono le stagioni imprevedibili, mentre quelli che sono fatti sulla base dell’anno solare, non sono in grado di prevedere i pleniluni che però erano molto importanti per capire quando portare avanti determinate attività agricole. Tutte e due i calendari quindi erano carenti e per questo per i cinesi erano importanti tutti e due. I due calendari venivano adottati contemporaneamente ed ogni 20 anni coincidevano. In Cina il calendario solare non era diviso in 12 mesi, bensì in 24 periodi, di 15 giorni ciascuno. Ognuno di questi periodi era indicato con un nome  che si rifaceva al tempo atmosferico che esisteva nel nord della Cina, dove c’era la Pianura del Fiume Giallo. Per esempio:  Freddo, Grande Freddo, Meno Freddo, Calore Iniziale, Inizio della Primavera, Le Piogge, Il Risveglio Degli Insetti, L’Equinozio di Primavera, Pura Luminosità (5 aprile, fissata con il calendario solare che quindi ricorre sempre nello stesso giorno, Festa Dei Morti, 4 aprile per gli anni bisestili), La Pioggia Dei Cereali, Inizio Dell’Estate, Spighe Meno Piene, Solstizio D’Estate Piccolo Caldo, Grande Caldo, Inizio Dell’Autunno, Fine Della Canicola, Stagione Di Mezzo Autunno....
Il calendario lunare cinese comincia in un periodo che va dal 21 gennaio al 20 febbraio, non prima e non dopo, inizia quindi con l’inizio della Primavera. Il Capodanno Cinese infatti si chiama la Festa della Primavera.

La quinta stagione è la stagione di mezzo autunno. Il cinque è importante nella concezione numerologica della Cina per cui molte cose sono determinate sulla base del cinque. I punti cardinali infatti non sono 4 in Cina, ma 5 perchè c’è anche il centro. Così come 5 sono gli organi del corpo umano, 5 sono gli elementi della natura, 5 sono le relazioni sociale che si devono rispettare nella società, 5 sono le relazioni fondamentali all’interno della famiglia. 5 sono anche le stagioni. In Cina tutte queste cose sono in relazione, ciascun organo del corpo umano è in relazione con ogni elemento della natura che è in relazione con ciascun segno cardinale, tutto corrisponde. Questo perchè esiste una relazione strettissima tra il microcosmo che è l’uomo e il microcosmo della natura, non c’è nella concezione cinese, il Dio che crea l’uomo ad immagine di se stesso, ma esiste la natura, esiste un principio primordiale che è il vuoto  che è riempito di gas da cui si generano tutte le cose attraverso il movimento dello Yin e dello Yan. Tutto è materia e tutto è passaggio, trasformazione della materia, quindi il corpo umano che è materia, agisce e vive in corrispondenza della materia dell’universo. C’è questa costante, continua, correlazione. All’interno del nostro corpo circola questa energia primordiale che noi prendiamo dall’universo e che noi trasformiamo e che poi a nostra volta emettiamo.

Nel calendario lunare cinese i mesi non hanno nomi, ma numeri e questo resta anche nel calendario internazionale solare. Dopo un ciclo di 60 anni procedendo, abbiamo dei giorni in più e per questo la necessità di aggiungere un mese. Nel calendario lunare cinese infatti ci sono tredici mesi.
Il mese intercalare diventa il 4° secondo mese, oppure dove capita, questo mese non può essere inserito dopo il primo mese, dopo l’11° o il 12°. La dotazione di questo mese è determinata da una regola secondo la quale l’equinozio invernale deve cadere nel 2° mese, il solstizio d’estate  nel 5°  mese,  l’equinozio d’autunno nell’8° mese e il solstizio d’inverno nell’11° mese. Fatto salvo queste cose, il 13° mese può essere messe dove si vuole. Un’altra regola determinava la posizione del 13° mese,  nel punto, nel mese,  dove il sole non entra in nessun segno dello zodiaco.

Come si determinava l’anno in Cina?
Era determinato secondo un sistema sessagesimale, cioè di 60 anni. Immaginatevi due ruote con i denti, una ruota ha 12 denti, una 10. Le ruote sono incastrate in modo tale che il ciclo si ripete solo dopo che sono sfilate 60 combinazioni perchè si moltiplicava per 6 il ciclo di 10 e per 5 quello di 12.
Sulla base di questo ciclo di 60 viene diviso e determinato l’anno i giorni dell’anno. Viene anche determinato un ciclo di 60 anni. Ogni anno ha un nome, si chiama secondo la combinazione dei 10 e dei 12 denti messi insieme e quindi è un anno con un nome, questo anno, con lo stesso nome e le stesse caratteristiche si ripete dopo 60 anni dopo che si è compiuto il ciclo intero. Il 2000, lo si ritroverà nel 1960 e l’anno corrispondente precedente è il 1940.
Con l’alternanza della luce e del sole, si è avuta la necessità di chiamare questo periodo di passaggio in qualche modo. Il più antico computo dei giorni nella cultura cinese, non dipendeva affatto dal sole, ma dipendeva da  questo sistema ciclico sessagesimale, dove vi era una serie di 12 caratteri detti G chiamati Rami Celesti.


Per calcolare gli anni si usava sempre questo sistema sessagesimale. Venne usato per la prima volta nel X° secolo avanti Cristo. Da questo momento gli anni sono stati calcolati così fino al 1949 perchè è stato l’anno della fondazione della Repubblica Popolare, che è stato l’anno in cui si è adottato il Calendario Civile Internazionale. Fino al 1911 gli anni vennero calcolati sulla base del sistema sessagesimale, poi ci fu la caduta dell’Impero, proclamazione della Repubblica, ma gli anni vengono calcolati così: 1912, 1° anno della Repubblica, 1913, 2° anno della Repubblica.....fino al 1949.
Ancora adesso per esempio a Taiwan, ufficialmente, non c’è calendario internazionale, c’è ancora il calendario della Repubblica, cioè quello del 1912, (sono nel 1988) e nei giornali di Taiwan c’è scritto 2000, ma 80° anno della Repubblica.

I cinque elementi della natura sono legno, fuoco, terra, metallo e acqua.
Al concetto di elemento è abbinato un concetto di movimento, dinamico, di evoluzione, un concetto energetico. Per questo non li chiamiamo elementi, ma agenti.

Cosa succede in questi cinque agenti?
Il legno vince la terra, ma soccombe al fuoco; l’acqua vince sul fuoco, ma soccombe al legno; Il metallo vince il legno e soccombe al fuoco; la terra vince l’acqua e soccombe al metallo; il fuoco vince al metallo e soccombe alla terra. Questa è la relazione dei cinque agenti. E’ la vittoria dell’uno sull’altro, ma nello stesso tempo di sottomissione dell’uno all’altro. Sempre in senso circolare.
Sempre in continua trasformazione della materia. L’elemento primordiale della cultura cinese è un elemento materiale. I cinque agenti sono sempre usati nella predizione degli oroscopi e nella determinazione del calendario, nonchè nella divisione del giorno.
Abbiamo visto che l’anno è diviso in 24 periodi di 15 giorni;  il mese inizialmente era diviso in decadi; anche il giorno è diviso non in ore, ma in dodici periodi di due ore ciascuno chiamati in un determinato modo. Questo è il fondamento della medicina tradizionale cinese, perchè ci sono i periodi più adatti al trattamento di una determinata malattia con determinati sintomi.
Questo perchè i periodi del giorno sono in corrispondenza con  i cinque agenti.

I cinque agenti sono in corrispondenza dei 10 tronchi celesti. I dodici rami terrestri invece sono identificati con i dodici animali: topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, gallo, cane e maiale. Del perchè siano questi animali e non altri, non c’è una spiegazione. Il drago è l’unico animale inesistente, in termini reali, ma non in termini culturali perchè è la rappresentazione della forza della natura nel macrocosmo e nella società reale è l’imperatore il sovrano. Solo l’imperatore infatti poteva vestirsi con abiti rappresentanti il drago perchè l’imperatore è il drago. Così come era di colore giallo perchè è legato alla terra gialla del nord della Cina, terra scura, determinata dal sedimento che il fiume giallo lascia sulla terra.
Il drago nelle rappresentazioni popolari è giallo o rosso, nel festeggiamento del capodanno è generalmente rosso.

I primi calendari cinesi che ci sono pervenuti più antichi sono due. Il primo risale al 350 A.C ed è sostanzialmente un calendario agricolo ed è una sorta di almanacco perchè ci sono dei commenti sul tempo atmosferico, le stelle, la vita degli animali ripartiti sotto le dodici lunazioni dell’anno;  il secondo invece è datato III secolo A.C e vi sono le prime caratteristiche astronomiche dei mesi, particolari relativi alle note musicali, i numeri, i sapori, i sacrifici ad esso associati e le cerimonie imperiali da celebrare. Ancora ci sono le proibizioni delle varie attività che non si dovevano fare in quel periodo e quindi si trovano indicate le calamità che si abbatteranno se non si seguono le regole indicate.
Nel Capodanno cinese attuale cosa succede?
Nella notte del 23 si celebra la vigilia, preparando i ravioli. Questa è un’usanza del nord, i ravioli perchè indicano prosperità e di abbondanza. Il giorno dopo si visitano i parenti e ci si scambiano i doni e il terzo giorno del nuovo anno invece è il giorno in cui la moglie, la donna, torna a casa a visitare la mamma. Questo perchè nella società antica, tradizionale cinese, le mogli che, sposate, abbandonavano la propria casa paterna per entrare nella casa del marito, molto probabilemte tornavano a casa una sola volta all’anno (cioè questa).
Nelle feste tradizionali cinesi vengono appese nelle porte delle case  degli striscioni augurali rossi, rigorosamente rossi perchè è il colore del matrimonio, della gioia, della felicità.



http://fc.retecivica.milano.it/rcmweb/cdsweb/archivio/ColoridelleCulture/Cultura%20Cinese/01EFB039-000F4A4A-01F51936



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