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Che cos'è Facebook, e più in generale il fenomeno dei "social network", le "reti di individui" che stanno rivoluzionando Internet, guadagnando migliaia di utenti ogni giorno? Ecco le cose da sapere per lanciarsi nell'universo dei rapporti sociali sul web

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media superiore, Formazione post diploma, Insegnanti
Tipologia: Materiale di studio
Abstract:

Facebook, una vita sul web

Che cos'è Facebook, e più in generale il fenomeno dei "social network", le "reti di individui" che stanno rivoluzionando Internet, guadagnando migliaia di utenti ogni giorno? Ecco le cose da sapere per lanciarsi nell'universo dei rapporti sociali sul web
 
Facebook - un po' di storia

Nel 2007 in Italia quasi nessuno sapeva cosa fosse, ma nel 2008, in soli pochi mesi, è diventato un fenomeno sociale. Oltre 140 milioni di iscritti, 5 solo nel nostro paese: prime pagine sui giornali, studi preoccupanti, allarmi sulla privacy: una moda collettiva.
Tutto questo e molto altro è Facebook, il re dei social network. Fondato nel 2004 dallo studente di Harvard Mark Zuckenberg, Facebook è nato per mettere in contatto gli studenti del campus americano. Cresciuto in fretta fino a connettere buona parte degli iscritti ai college a stelle e strisce, il sito ha attirato su di se gli investimenti dei venture capitalist della Silicon Valley e, grazie agli scambi studenteschi e al programma Erasmus, è arrivato in Europa prima e in Italia poi. 

Un giro di prova

Come si usa? Esattamente come tutti i servizi pensati per un’utenza più vasta possibile, Facebook è facile da usare. Una volta connessi al sito ufficiale (www.facebook.com) ci si registra con pochi click: dati personali, email, password, autenticazione e la scelta di una “rete”, che può essere la nazione di provenienza o, più nello specifico, l’università frequentata o l’azienda per cui si lavora: qualche minuto e si è dentro. Facebook si presenta come una pagina bianca e blu, con il proprio nome scritto in alto: i primi passi sono la scelta di una foto che ci rappresenti e il completamento del profilo con qualche dettaglio più specifico (interessi, passioni, hobby, istruzione, lavoro).
Sbrigata la parte personale, si può cominciare con quella sociale. Come negli altri social network, anche su Facebook è possibile importare i propri contatti dalla casella email. Cliccando su “Amici” e “Invita Amici” è possibile selezionare il proprio provider di posta elettronica tra quelli più famosi (Gmail, Hotmail, Yahoo,eccetera) ed inserendo email e password, il sistema provvederà a verificare quali di questi sono presenti sul social network, chiedendo poi se si vuole chiedere loro di diventare nostri amici.

Tutti amici?

L’amicizia è il concetto base di Facebook. Gli amici sono quelle persone che verranno informate su tutte le nostre attività e che avranno accesso ai dati presenti sul nostro profilo. A differenza di MySpace, il profilo su Facebook (almeno con le impostazioni standard) è infatti visibile solo agli amici, fattore che deve far riflettere su chi aggiungere al proprio network. Oltre ai contatti dalla casella email, le altre amicizie possono essere aggiunte cercando sul motore di ricerca interno (in alto a destra), oppure rovistando tra gli amici degli amici. Dopo che saranno inclusi alcuni contatti, il sito stesso provvederà a segnalarci coloro che potremmo conoscere, incrociando i dati dei nostri amici: è infatti ovvio che se tanti nostri contatti conoscono una persona, questa dovremmo conoscerla anche noi.
Creato un primo gruppo di amici (che aumenterà costantemente con le settimane), ci si può avventurare nelle altre proprietà di Facebook. Dalla pagina del profilo si può aggiornare lo status, descrivere cioè in poche parole cosa si sta facendo in quel momento, leggere la propria bacheca (uno spazio in cui possono lasciare messaggi gli amici), condividere link e aggiungere foto, proprietà che vedremo più avanti.

Gli amici sanno tutto

Ogni azione su Facebook viene notificata a tutti gli amici: la pagina principale del social network è infatti una lavagna in costante aggiornamento che vede ai primi posti gli ultimi cambiamenti di stato dei nostri contatti e, poco sotto, le loro altre azioni come l’aggiunta di foto e video o la scrittura sulla  bacheca. Tutte queste azioni possono essere oggetto di commento semplicemente cliccando sopra l’omonima scritta e lasciando un messaggio. Le azioni che ci riguardano, come un commento o un nuovo messaggio in bacheca, vengono notificate in una piccola finestra in basso a destra e,s e non si provvede a cambiare le impostazioni di base, anche attraverso una email. Facebook possiede poi un sistema di messaggistica interno e privato chiamato, senza troppa originalità, “Posta”, raggiungibile in alto a sinistra.
 
Gruppi, fan, applicazioni e foto
 
Oltre allo streaming quotidiano di azioni personali e altrui, sul sito è possibile trovare altre persone con i nostri stessi interessi. Cercando sul motore di ricerca interno un argomento a scelta, vengono visualizzati i “gruppi” e le pagine dei fan costruiti su questo. Per fare un esempio, la pagina dei fan dell’Inter conta quasi 200mila iscritti: con un click si può diventare fan e partecipare alle discussioni o aggiungere filmati e foto. Dal programma televisivo allo scrittore, dalla causa benefica a quella goliardica, è impossibile contare il numero di gruppi presenti su Facebook. E anche quando non ci fosse quello che volete, con un click potrete costruirlo e gestirlo voi.

Le applicazioni (apps)

Altro aspetto importante di Facebook sono le applicazioni. Ce ne sono alcune già impostate come la chat, raggiungibile con un click sull’omino in basso a destra, mentre le altre si raggiungono alla voce “Applicazioni” in basso a sinistra. Sul sito ci sono tanti programmi aggiuntivi che vanno dai test più o meno divertenti (che tipo di animale sei, qual è il tuo Qi ecc…) fino ai piccoli videogiochi realizzati in flash. Queste applicazioni opzionali possono essere messe in bella mostra sulla pagina del proprio profilo oppure celato nella pagina riquadri, vero e proprio magazzino dei Facebook personali.

Un discorso a parte lo meritano le foto e i video. Su Facebook è possibile caricare tutti gli scatti desiderati per poter creare degli album personalizzati. La parte più controversa di questa opzione è la possibilità di “taggare” (cioè specificare l’identità di) un nostro amico in una foto. In uno scatto di gruppo potranno così essere taggate decine di persone e questa presenza verrà segnalata a tutta la loro rete di contatti. Ogni foto scomoda diventa subito di dominio pubblico se adeguatamente taggata e, anche se una persona può rimuovere la propria tag, prima che questo avvenga potrebbe passare troppo tempo.
La privacy. Perché tanti hanno paura di Facebook? In una parola: la privacy. Il social network sa tutto di voi, nome, cognome, amicizie, lavoro. Per evitare brutte sorprese è sempre meglio dare una occhiata alla chilometrica policy sui dati personali rintracciabile sul sito. In ogni caso non è un segreto che i guadagni di Facebook derivano dalla vendita di spazi pubblicitari. E proprio i messaggi promozionali sono diretti agli utenti in base ai loro interessi, per rendere più probabile la loro risposta positiva a uno spot.

La questione della privacy

Il trattamento dei dati personali da parte dei gestori del sito è solo uno dei problemi. Facebook è infatti un social network costruito per essere costantemente aggiornati sulle azioni altrui: un buco della serratura sempre aperto sulle vite degli amici. Foto più o meno imbarazzanti, gusti e dati personali sono condivisi tra decine o centinaia di amici con le possibili conseguenze negative immaginabili.
 Rimandiamo al decalogo sul social networking per avere una idea più chiara del problema e sui rimedi possibili, ma sappiate sin da ora che è possibile concedere diversi livelli di accesso ai propri contatti. Se ad esempio si ha tra gli amici il proprio capo, magari è meglio che questi non veda le foto delle vostre serate a base di alcolici. Accedendo alle “impostazioni sulla privacy” (in alto a destra) e poi “Profilo”, si può impedire che un gruppo di amici o una persona veda foto, video o aggiornamenti di stato.

Il segreto di un successo

Ma come ha fatto l’idea di un diciannovenne americano a diventare l’ossessione di buona parte degli internauti del pianeta? Qual è il segreto dell’ultima “big thing” della rete, capace di eguagliare in celebrità persino sua maestà Google? Sull’argomento sono stati scritti libri e decine di articoli, ma alcuni degli elementi principali possono essere riassunti in poche righe. Facebook è forse il primo sito a “pretendere” dai suoi utenti i loro veri dati: nomi e cognomi al posto dei nickname, fotografie invece di avatar. Certo, questo non significa che non ci si possa iscrivere sotto falso nome o senza foto, ma così facendo si vivrebbe un’esperienza diversa. “Metterci la faccia”, come suggerisce il nome stesso Facebook, modifica profondamente una delle caratteristiche fondanti di internet, basata in gran parte sull’anonimato e su dei rapporti virtuali. Con i social network le relazioni digitali sono evoluzioni di quelle reali: le prime persone che si cercano sono i propri amici e parenti nell’apparente tentativo di ricostruire sulla rete i contatti che già possediamo lontano dal computer.
Foto, nome e cognome significano responsabilità. Scherzare o prendere in giro gli altri navigatori dietro un nickname è facile, farlo mostrando la carta d’identità è una cosa diversa. E forse  anche per questo Facebook è considerato una cosa seria.
 



http://canali.kataweb.it/kataweb-guide-socialnetwork/2008/06/05/facebook/


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