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IL TUO GIUDIZIO SULLA RISORSA
Transdisciplinare
Droghe, dati 2006. I giovani attratti dai prezzi bassi
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Insegnanti, Formazione post diploma, Formazione permanente
Tipologia:
Documentazione
Abstract: Droghe, dati 2006 I giovani attratti dai prezzi bassi
Sono sempre di più gli italiani che consumano sostanze stupefacenti. Che lo abbiano fatto una sola volta nella vita, o che le consumino con regolarità, i dati diffusi dalla Relazione Annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia (2006), messa a punto dal ministero della Solidarietà Sociale in collaborazione con il Cnr, lanciano un preoccupato allarme. Da questi dati emerge che dal 2001 al 2005 sono aumentate le persone che consumano più sostanze illegali: dal 14% al 17%. Aumenta il consumo fra i giovani, attratti anche dai costi sempre più bassi delle sostanze stupefacenti. Almeno un italiano su tre ha fumato uno spinello, e se nel 2001 le persone ad averlo fatto erano il 22%, nel 2005 sono state il 32%. Il consumo di eroina è fortemente cresciuto fra i giovani: nei maschi, ad esempio, fra i 25 e 34 anni, in due anni (2003-2005) ha registrato un aumento del 62%. E' cresciuto del 2,2% anche il consumo di allucinogeni e stimolanti. Le regioni con più consumatori sono il Lazio per i cannabinoidi (10,6%), la Lombardia per la cocaina (4,7%), la Liguria per l'eroina (0,7%).
Cala il consumo di alcool, invariato quello di tabacco Fra il 2001 e il 2005 si è invece avuto un calo nel consumo di bevande alcoliche (per lo più fra i maschi) e delle sigarette (dal 36,3% nel 2001 al 32% nel 2005). Ma è in controtendenza il comportamento degli studenti, che bevono più alcool rispetto al 2001. Per quanto riguarda le persone in trattamento nei Sert, i centri di Servizio per le Tossicodipendenze, si stima che siano 176 mila: il paziente-tipo è uomo, italiano, con età media di 35 anni. Il trattamento più richiesto riguarda la disintossicazione da oppiacei (72%), dalla cocaina (16%) e dalla cannabis (10%). La mortalità per cocaina è aumentata, dal 2% (2001) al 9% (2005).
Costi per tutte le tasche Il costo delle sostanze illecite sta costantemente diminuendo. Dal 2001 al 2006, la media dei prezzi per la cocaina è passata da 99 a 83 euro; per l'eroina da 68 a 52 euro per quella nera e da 84 a 78 per quella bianca. La Relazione segnala però che anche che il grado di "purezza" sta diminuendo: la percentuale media di sostanza pura (Mdma) riscontrata nei quantitativi analizzati nel 2006 è scesa a poco più del 18% contro circa il 28% del 2001. Anche la percentuale media di principi attivi di cocaina ed eroina si è ridotta, passando nei cinque anni, rispettivamente dal 65% al 55% e dal 29% all'11%. In aumento invece il costo di una pasticca di ecstasy e di Lsd, mentre rimane invariato quello dei cannabinoidi.
Cambiano le opinioni sulla pericolosità delle droghe Quasi cinque milioni di italiani hanno cambiato il proprio giudizio nei confronti della pericolosità per l'uso della cannabis: da un'opinione del tutto negativa sono arrivati, in quattro anni, a un giudizio di non esplicita disapprovazione. La cannabis, ritenuta dannosa per la salute dal 70% degli intervistati, è però considerata tale da un numero sempre minore di persone. E se nel 2001, il 71% degli uomini e l'80% delle donne esprimeva una forte disapprovazione, nel 2005 invece queste percentuali sono scese al 64% e al 68%. L'eroina è la droga percepita da tutti come la più dannosa (95%), segue la cocaina. Il tabacco è considerato rischioso per la propria salute da oltre l'85% delle persone; si registra però una diminuzione significativa nella percezione del rischio tra il 2003 e il 2005 tra le persone con età fra i 25 e 44 anni.
Le reazioni politiche La Relazione del ministero della Solidarietà Sociale desta preoccupazione in entrambe le parti politiche, che però propongono soluzioni diverse. «La legge Fini-Giovanardi va attuata con convinzione, non sabotata come fa l'attuale governo», ha commentato Maurizio Gasparri di An, che afferma convinto la necessità di assumere un atteggiamento ancora più severo contro il consumo di droghe. Di parere diverso sono i Radicali: per loro «è importante anche il richiamo del ministro Ferrero alla necessità di predisporre un piano organico di lotta alle droghe quadriennale, come previsto dall'Unione Europea e come il precedente governo di centro-destra non ha fatto». La «condizione pregiudiziale» , per i Radicali, di questa riforma, resta «l'abolizione della legge Fini-Giovanardi».
http://www.stampa.cnr.it/docUfficioStampa/cnrWeb/2007/Lug/12_lug_07_08.doc
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