centro risorse per la didattica
Risorse per area disciplinare:   
Homepage
La redazione
 
Ricerca
Iscriviti alla news
Le newsletter
 
Attualità
Percorsi
Novità
Recensioni
 
Disabilità
Lavagna Interattiva
 
La tua segnalazione
Il tuo giudizio
 
Cataloghi in rete
 
DIDAweb
 

risorse@didaweb.net
 
Fai conoscere ai tuoi amici
questa pagina

 

  Cerca nel web:
Se sei un utilizzatore della toolbar di Google, puoi aggiungere anche il nostro pulsante:
Centro Risorse
  IL TUO GIUDIZIO SULLA RISORSA

Transdisciplinare

Aderisci allo sciopero della fame per la liberazione di Giuliana, Florence, Hussein, per il popolo iracheno, per la pace.

QUANTI GIORNI ALL'ALBA?

Un digiuno pubblico e comunitario per chiedere al governo italiano il ritiro delle truppe dall'Iraq; per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, Florence Aubenas, Hussein Hanoun, delle altre persone sequestrate e di tutto il popolo iracheno; per chiedere la fine di una guerra spaventosa, essa stessa generatrice di terrorismo.



Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media superiore, Formazione permanente, Formazione permanente
Tipologia: Documentazione
Abstract:
Aderisci allo sciopero della fame per la liberazione di Giuliana, Florence, Hussein, per il popolo iracheno, per la pace.
 
QUANTI GIORNI ALL'ALBA?
 
Un digiuno pubblico e comunitario per chiedere al governo italiano il ritiro delle truppe dall'Iraq; per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, Florence Aubenas, Hussein Hanoun, delle altre persone sequestrate e di tutto il popolo iracheno; per chiedere la fine di una guerra spaventosa, essa stessa generatrice di terrorismo.
Cristiano Lucchi
1 marzo 2005
Con questo appello lanciamo l'iniziativa "Quanti giorni all'alba?", un digiuno pubblico e comunitario che rappresenta un grido sofferto, pagato sulla nostra pelle, per chiedere al governo italiano il ritiro delle truppe del nostro paese dall'Iraq; per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, Florence Aubenas, Hussein Hanoun, delle altre persone sequestrate; per chiedere la fine dei bombardamenti su Ramadi e l'apertura di un corridoio umanitario; per chiedere la fine dell'utilizzo delle bombe a grappolo o cluster bombs e la liberazione e di tutto il popolo iracheno. Ma soprattutto con questo digiuno intendiamo chiedere con estrema decisione la fine di una guerra spaventosa, essa stessa generatrice di terrorismo.

Si tratta di un digiuno pubblico, interreligioso e comunitario perché chiediamo che a viverlo siano gruppi e comunità religiose e non. In questo frangente è importante metterci insieme, digiunare insieme nel rispetto delle singole tradizioni e culture di appartenenza. Per questo chiediamo la partecipazione al digiuno a tutte le realtà, organizzate e non, che si oppongono ad un sistema di violenza, che fa della guerra lo strumento per mantenere l'oppressione dei popoli.

A tutti i gruppi coinvolti chiediamo che questo digiuno comunitario sia praticato a staffetta per 24 ore, da mezzanotte a mezzanotte. Dato che le comunità digiunanti saranno sparse in tutta Italia, una persona, o un gruppo, sarà ogni giorno davanti a Palazzo Chigi, la sede del governo italiano. Ogni giorno sarà segnato dal nome delle comunità che digiunano. Ad ogni persona che digiuna chiediamo di mettere una fascia bianca al braccio. È un digiuno pubblico fatto davanti alla nazione.

La gravità della situazione irachena è frutto di una guerra ingiusta e immorale. Questo senso di impotenza, che tutti sperimentiamo, ci ha portato a lanciare questo digiuno come gesto di protesta contro la guerra in Iraq. In tutte le religioni monoteiste il digiuno è un aspetto importante della pratica religiosa, nell'Islam ne è addirittura uno dei pilastri. In tutte le religioni, i grandi maestri della nonviolenza attiva da Abdul-Ghaffar Khan a Martin Luther King, dal Mahatma Gandhi a Desmond Tutu, da Lanza del Vasto a Perez Esquivel, ci hanno insegnato con il loro esempio che il digiuno è uno degli strumenti privilegiati della nonviolenza, per protestare contro regimi e leggi oppressive, inique e discriminatorie.

Testimoniare il bene, la giustizia, la pace è un imperativo etico assoluto. La testimonianza non passa solo attraverso rituali, ma anche attraverso azioni concrete e positive. Il digiuno è certamente una di queste pratiche in quanto si realizza attraverso uno sforzo personale, una privazione. Per tutti il digiuno è diventato uno dei metodi nonviolenti di protesta sociale più apprezzato. Il digiuno non è semplicemente un sacrificio, ma è un mezzo che ci permette di sentire sulla nostra pelle la sofferenza dell'altro - il grido angosciato del popolo iracheno, di Giuliana e di tutti gli altri - come nostra.

La sofferenza del digiuno che ci apprestiamo ad iniziare affinerà il nostro spirito. Faremo così nostro non solo il grido lancinante del popolo iracheno e la solitudine dei rapiti, ma anche il grido di sofferenza di tutte le vittime di questo sistema di morte, soprattutto il grande grido dei poveri.

Allora, quanti giorni all'alba?




http://www.pergiuliana.org/


Il tuo giudizio

Giudizio:
Nome proponente:
Email proponente:
Codice validazione: <-- riportare il codice



  Iscriviti alla news
Ricevi in posta elettronica le novità e una selezione di risorse utili per la didattica.

Iscriviti qui


Novità
Le ultime risorse per la didattica catalogate ed inserite nel nostro database.

 

 

PRESENTARSI
Proposta d'apprendimento di italiano per stranieri - livello A1

 



ENGLISH LESSONS AND TESTS.

Percorsi
Proposte di selezioni e percorsi fra le risorse e i materiali in archivio.

Percorsi
Feste e calendari multiculturali.
Calendari solari e lunari, festività religiose e tradizionali delle diverse culture.

Percorsi
Steineriane
Le ''scuole nuove'' della pedagogia steineriana, contrassegnate dal paradosso di un’accettazione pratica e di un’ignoranza teorica da parte degli stessi utenti e degli operatori della scuola pubblica, tra ''fedeltà karmica'', incarnazioni di individualità che ritornano sulla terra, bambini indaco e apparente buon senso pedagogico.

  Ambiente virtuale collaborativo in evoluzione ideato e sviluppato da Maurizio Guercio è una iniziativa DIDAweb