Ecco il testo dell'intervento con cui il presidente americano George W. Bush ha annunciato al paese che l'attacco contro l'Iraq era iniziato.
"Concittadini, in questo momento le forze americane della coalizione sono impegnate nelle prime fasi delle operazioni militari per disarmare l'Iraq, per liberare il suo popolo e per difendere il mondo da un grande pericolo.
Su mio ordine, le forze della coalizione hanno iniziato a colpire obbiettivi selezionati di rilevanza militare per minare il potenziale bellico di Saddam Hussein. Queste sono le fasi iniziali di quella che sarà un'ampia campagna concertata.
Oltre 35 paesi stanno dando un cruciale appoggio, che va dall'uso di basi navali e aeree alla messa a disposizione di informazioni o di supporto logistico, allo spiegamento di unità da combattimento. Ogni paese che fa parte di questa coalizione ha scelto di farsi carico del dovere e di condividere l'onore di essersi messo al servizio della nostra difesa comune.
A tutti gli uomini e le donne delle forze armate degli Stati Uniti attualmente in Medio Oriente (voglio dire che) la pace di un mondo turbolento e le speranze di un popolo oppresso ora dipendono da voi.
Questa fiducia è ben riposta.
Il nemico che fronteggiate si accorgerà della vostra capacità e del vostro coraggio. Il popolo che liberate sarà testimone dello spirito onorevole e amabile del militare americano.
In questo conflitto, l'America affronta un nemico che non ha rispetto per le convenzioni di guerra o le norme morali. Saddam Hussein ha posizionato le truppe irachene e le loro attrezzature in zone civili, nel tentativo di servirsi di uomini, donne e bambini innocenti come scudi per le sue forze
militari: un'ultima atrocità contro il suo popolo.
Voglio che gli americani e tutto il mondo sappiano che le forze della coalizione compiranno ogni sforzo per evitare di fare del male ai civili innocenti. E sarà necessario il nostro impegno convinto per aiutare gli iracheni a realizzare un paese unito, stabile e libero.
Noi siamo venuti in Iraq con rispetto per i suoi cittadini, per la sua grande civiltà e per le fedi religiose che praticano. In Iraq noi non abbiamo ambizioni, salvo quella di scongiurare una minaccia e di restituire il paese al controllo del suo popolo.
So che i familiari dei nostri soldati stanno pregando affinché tutti tornino presto a casa sani e salvi. Milioni di americani stanno pregando con voi per l'incolumità dei vostri cari e per la protezione degli innocenti.
Per il vostro sacrificio, avete la gratitudine e il rispetto del popolo americano e vi comunico che le nostre forze torneranno a casa non appena avremo completato il nostro compito.
Il nostro paese è entrato in questo conflitto a malincuore ma il nostro fine è certo. Il popolo degli Stati Uniti e i nostri alleati e amici non vivranno alla mercé di un regime fuorilegge che minaccia la pace con armi di distruzione di massa.
Ora faremo fronte a questa minaccia con il nostro esercito, la nostra marina, l’aeronautica, la guardia costiera e i marines, in modo da non doverci ritrovare in seguito a fronteggiarla con un esercito di vigili del fuoco, di poliziotti e di medici nelle strade delle nostre città.
Ora che il conflitto è arrivato, il solo modo di limitare la sua durata è quello di esercitare la forza con decisione. E vi assicuro che questa non sarà una campagna di mezze misure, il solo risultato che ci andrà bene sarà la vittoria.
Concittadini, i pericoli cui sono esposti il nostro paese e il mondo saranno scongiurati. Supereremo questo periodo di pericolo e lavoreremo per la pace. Difenderemo la nostra libertà. Porteremo la libertà ad altri. E vinceremo.
Che Dio protegga il nostro paese e tutti coloro che lo difendono".