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Poesie
e parole di donne
contro la guerra
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Dalle
donne dell'Arci
proposta per l'8 marzo.
Ci
rivolgiamo a tutte e a tutti: alla libera coscienza di chi sente la pace
come proprio diritto-anche un diritto costituzionale.
Ci rivolgiamo alla creatività di ognuna ed ognuno, per un pubblico
gesto di pace - che nasce dal privato, dall'idea che la vita dei mondo
possa essere regolata dalla politica, dall'intelligenza, dalla luce.
Proponiamo un'iniziativa individuale che possa diventare collettiva: l'8
marzo, Giornata della Donna, diventi anche la Giornata della Poesia contro
la Guerra.
Scegliamo la "nostra" poesia - poesia di pace, di resistenza
civile, di non violenza.
Trascriviamola, fotocopiamola, stampiamola, trasformiamola in volantino,
foglio volante, fax, e-mail.
Mettiamo una poesia contro la guerra sul vetro della nostra auto, sulla
porta di casa. Lasciamola sul carrello del supermercato, sui sedili dell'autobus
e dei treni.
Offriamo una poesia contro la guerra sugli incroci delle strade, nelle
stazioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro.
Lasciamo intorno un segno concreto della determinazione che abbiamo, per
la pace.
Inviamolo a chi vogliamo, per sentirci insieme, ad affrontare la guerra,
cercando di impedire l'orrore con la forza della ragione, in virtù
di un'idea della vita che scacci la guerra dalla storia.
Esprimiamo anche così la nostra solidarietà a tutte le donne
che nei mondo sono nei luoghi più difficili: contro la guerra e
le oppressioni.
Ed esprimiamo la nostra condivisione per le iniziative di pace - che da
Camp Darby a tutta Italia ed internazionalmente- si svolgeranno l'8 marzo.
Ognuna e ognuno di noi che nutre la speranza che un mondo diverso sia
possibile, ha la possibilità, l'8 marzo, di darsi un appuntamento
per prendere la parola.
II nostro grande NO alla guerra, dà concretezza alla piccola, ma
incomprimibile possibilità della pace.
ufficiostampa@arci.it;
fax 0641609267
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