Piera Capitelli - ultimi interventi
On. Piera Capitelli - 10-02-2005
Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Modifiche all'articolo 10 della legge 3 maggio 2004, n. 112, (4964-5017-5108)

PIERA CAPITELLI. Signor Presidente, il mio sarà un intervento più complessivo, ma non posso esimermi dal rivolgere un vero appello ai colleghi presenti in quest'aula che sono padri e madri, magari anche nonni e nonne, perché almeno votino a favore dell'emendamento in esame. Non possiamo mandare messaggi televisivi così penalizzanti i bambini come quelli che pubblicizzano il consumo di alcol.
Vorrei fare un passo indietro, e mi rivolgo al ancora una volta a padri, madri e nonni. Credo che sarebbe stato meglio non presentare il provvedimento in esame e lasciare le cose come stavano. In modo quasi istintivo il Parlamento aveva intrapreso la strada giusta: la strada della severità, quella delle soluzioni senza «se» e senza «ma», una strada forse poco libera ma necessaria. Vietare spot con protagonisti i bambini è necessario perché si tratta di soggetti che in certe situazioni hanno bisogno di essere tutelati.
Anche se noi non abbiamo un'idea del bambino solo come soggetto di tutela, bensì come soggetto portatore di diritti, tuttavia in certi casi il bambino diventa anche un soggetto da tutelare. Questo ce lo dice la ricerca scientifica. Nel corso dell'iter di questo provvedimento abbiamo cercato di essere collaborativi, entrando molto nel merito. Se avevamo ancora qualche dubbio sulla necessità di mediazioni culturali e pedagogiche inerenti al sistema economico, oggi di dubbi non ne abbiamo più! È stata infatti una ricerca scientifica, ampiamente documentata sulla stampa, a toglierci eventuali dubbi.
Voi tutti sapete che l'Osservatorio sui diritti dei minori e la Società di pediatria denunciano la pericolosità di tutti gli annunci pubblicitari televisivi. Credo dunque che questa ricerca rappresenti un fatto nuovo e dato che la politica non può essere staccata dal mondo della scienza, essa deve anche poter cambiare idea quando il mondo scientifico le fornisce dei dati. Questi oggi noi ce li abbiamo, perché questa ricerca ci richiama drammaticamente alla necessità di tutelare, il più possibile, i bambini dai messaggi pubblicitari, ma ancor più alla necessità di tutelare i bambini che si rivolgono ai bambini. Non esiste infatti che un messaggio pubblicitario negativo possa essere mandato da un bambino verso un altro bambino! Questa è la sostanza. Vi è la necessità di riscoprire bambini che incarnino messaggi positivi da inviare ad altri bambini, anziché di bambini che vengono utilizzati per mandare messaggi ad uso e consumo del mondo economico, animato da logiche che con l'educazione dei bambini non hanno nulla a che fare.
Piera Capitelli - Alba Sasso - Antonio Rusconi - 27-01-2005
Con una lettera evasiva Letizia Moratti ha rifiutato la richiesta delle opposizioni di essere presente in Commissione Cultura per riferire dell’impostazione dei due decreti sul secondo ciclo di istruzione, alla luce del nuovo decreto sulla secondaria superiore non ancora giunto in Parlamento.
Le spiegazioni le potrà dare anche l’on. Aprea, ha risposto il ministro: ma non è di spiegazioni che si tratta.
Le opposizioni hanno raccolto la richiesta venuta da ogni parte – anche da chi è d’accordo con la riforma Moratti – di valutare contestualmente i decreti e soprattutto di darne un’impostazione diversa.
È grave che il ministro rifiuti un’occasione di confronto nelle sedi parlamentari sulla scuola secondaria, una fascia decisiva dell’intero sistema dell’istruzione".
Alba Sasso, Piera Capitelli - 18-01-2005
Inoltriamo di seguito le dichiarazioni delle onorevoli Alba Sasso e Piera Capitelli (Ds) in merito alla proposta del sen. Valditara sull’assunzione dei precari:
L’Ufficio Stampa dell’on. A. Sasso

“La proposta del senatore Valditara ...
On. Piera Capitelli - 11-12-2004
CAPITELLI, SASSO, GRIGNAFFINI, INNOCENTI e RUZZANTE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

- Per sapere -

se ritenga ancora vigente l'impegno sottoscritto il 4 febbraio 2002 dal Vice Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Gianfranco Fini, a nome del Governo e riaffermato nella direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o marzo 2002, secondo la quale è da «evitare anche nel rapporto con il Parlamento, che si producano interventi in ambiti di competenza della contrattazione».


Piera Capitelli, Alba Sasso, Giovanna Grignaffini - 16-11-2004

Care amiche e cari amici maestri, docenti, ricercatori
non vi sembri strana questa lettera aperta delle deputate Ds che si occupano di scuola. Sì, siamo proprio noi, quelle di cui ogni tanto parlate dicendo «ma l’opposizione che ci sta a fare?». ...
On. Piera Capitelli - 13-11-2004
Presento i miei interventi in aula nella Camera dei Deputati nel giorno 11 novembre 2004. Per motivi di tempo non ho potuto esprimere altre considerazioni in merito alla questione riguardante i dirigenti scolastici e sui rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Di seguito agli interventi allego i miei appunti.

PIERA CAPITELLI. Signor Presidente, intendo richiamare l'attenzione su una questione relativa ai dirigenti scolastici. La legge n. 59 del 1997 ha riconosciuto alle scuole l'autonomia didattica, finanziaria e organizzativa, e un successivo decreto ha attribuito alla funzione di capo d'istituto il ruolo dirigenziale.
La scuola avrebbe potuto far scaturire al suo interno profonde e positive trasformazioni e questo non è accaduto a causa della politica miope e contraddittoria di questo Governo, che non ha favorito né la cultura dell'autonomia, né il normale processo di progressivo affrancamento delle scuole dal ministero previsto dal decentramento della legge n. 59 del 1997. Quindi, dall'alto è stato impedito un reale processo di profonda e proficua innovazione e trasformazione della scuola.
Al processo di decentramento si è opposta una politica centralizzatrice della quale ha fatto le spese tutta la comunità scolastica ed in particolare la dirigenza. Essa è stata privata della sua autonomia e della sua libertà perché assoggettata, con la legge Frattini, alla gerarchia ministeriale, a sua volta strettamente legata al ministro. Ebbene, assoggettata a tutto questo, non è stata nemmeno premiata dal precedente contratto, che ha tolto anziché dare ai dirigenti scolastici. Noi chiediamo che venga riconosciuto che nella legge finanziaria ci sia una postazione per il rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici

[...]
On. Piera Capitelli - 10-11-2004
Poiché le pratiche e i valori dello sport costituiscono una positiva opportunità di socializzazione per i nostri bambini e ragazzi, a maggior ragione la scuola è uno dei primi luoghi di indirizzo degli atteggiamenti e delle pratiche sportive di ...
On. Piera Capitelli - 20-10-2004
Questa finanziaria certifica una politica di progressivo impoverimento generale che dura da quattro anni.

Un INTERO paese è ostaggio di un Governo e di una maggioranza parlamentare di centro destra che ossessivamente ripetono a chi dimostra la gravità della situazione: voi non dite il vero: siete bugiardi.

Dopo tre finanziarie di tagli e sottrazione di diritti acquisiti ora gli uni ora agli altri, con questa manovra finanziaria per il 2005 abbiamo la soprannaturale situazione in cui tutti, veramente tutti: genitori, studenti, lavoratori autonomi e dipendenti, precari, disoccupati, comuni, province e regioni, ospedali, scuole, militari avranno minori risorse e un ridotto potere d’acquisto e d’investimento. Un po’ di giustizia. Tagli veramente per tutti?

A parte la riconoscenza di alcune decine di migliaia di italiani che si sono visti aumentare la resa dei profitti e delle rendite – grazie alle finanziarie precedenti, il Governo che ha sempre cercato di porre gli interessi dell’uno contro quelli dell’altro con un linguaggio e uno stile di perenne invito allo scontro, dovrà incassare l’ira e lo sconforto degli italiani.

Abbiamo già visto chi sono i bugiardi.

Ma veniamo alla scuola: il piano finanziario a sostegno della legge 53/2003 prevedeva 8.320 milioni di euro per il periodo 2004-2008, ma dei primi 4 miliardi di euro che sarebbero dovuti provenire dalle due precedenti leggi finanziarie, è difficile oggi trovarne traccia in quanto tali economie di spesa o sono state impiegate nella copertura del contratto della scuola o sono andate in economia a compensare il disavanzo e ciò in assenza di una specifica previsione legislativa circa la loro collocazione in uno speciale fondo di investimento.
Piera Capitelli - 01-10-2004
La volontà del centro destra di modificare la parte II della Costituzione - (Approvato, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 4862) – è contrapposta all’opposizione del parlamento e anche ai pareri degli esperti costituzionalisti.

Occorre ricordare che le modifiche già apportate all’articolo 117 della Costituzione prevedono che restino di competenza esclusiva della legislazione statale la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e le norme generali sull’istruzione.

Sono invece materie di legislazione concorrente quelle relative all’istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale.
Inoltre viene stabilito che spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.

On. Piera Capitelli - 29-09-2004
In questi giorni la settima Commissione della Camera ha concluso l’esame della proposta di legge n° 2113 presentata dai parlamentari del centro destra. Essa prevede l’introduzione di buoni -scuola per la copertura, in tutto o in parte, dei costi di ...
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