Diana Cesarin - 10-09-2004
La scuola e in generale il lavoro educativo coi bambini sono nell’occhio del ciclone: a Beslan nell’orrendo massacro che si è svolto in luogo della festa di inizio anno, nel rapimento delle “Due Simone” che sono in Iraq per lavorare coi bambini
Ci sono bambini di Beslan i cui occhi si sono chiusi per sempre: non potranno più vedere nè vivere nel mondo. Altri continuano a tenerli chiusi: non lo vogliono più vedere un mondo cosi’.
E ci sono bambini e bambine di tutto il mondo che hanno visto infrangersi la possibilità della sicurezza nei corpi nudi e sporchi, negli occhi sgranati e attoniti dei loro coetanei sopravvissuti a quell’incubo.
Gli adulti sapranno aiutarli ad andare oltre, ad elaborare, a capire che nel mondo possono accadere anche cose di questo tipo e che bisogna impegnarsi e lottare perché non accadano più, come ha invitato a fare Giovanni Bollea?
Ci sono bambini di Beslan i cui occhi si sono chiusi per sempre: non potranno più vedere nè vivere nel mondo. Altri continuano a tenerli chiusi: non lo vogliono più vedere un mondo cosi’.
E ci sono bambini e bambine di tutto il mondo che hanno visto infrangersi la possibilità della sicurezza nei corpi nudi e sporchi, negli occhi sgranati e attoniti dei loro coetanei sopravvissuti a quell’incubo.
Gli adulti sapranno aiutarli ad andare oltre, ad elaborare, a capire che nel mondo possono accadere anche cose di questo tipo e che bisogna impegnarsi e lottare perché non accadano più, come ha invitato a fare Giovanni Bollea?
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