Comitato genitori ed insegnanti di Soliera - 11-11-2004
E’ DIFFICILE CREDERLO, MA STANNO REALMENTE TENTANDO DI ABOLIRE IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO.
CI VOGLIONO RIUSCIRE ATTRAVERSO IL COSIDDETTO “PORTFOLIO DELLE COMPETENZE”, CHE NEI DOCUMENTI DELLA MORATTI ASSUME VALENZE E CONNOTAZIONI PROFONDAMENTE DIVERSE RISPETTO ALL’IDEA DEL PORTFOLIO/RACCOGLITORE PRESENTE IN ALCUNE SCUOLE DELL’INFANZIA. IL MINISTRO INFATTI, CON L’ INFELICE USO DI UNA TERMINOLOGIA PIÙ ADATTA AD UNA AGENZIA DI COMMERCIO CHE AD UNA SCUOLA DI BAMBINI E RAGAZZI, DICE : “E’ UNA SORTA DI CATALOGO DEI PROPRI PRODOTTI PER DIMOSTRARE L’ABILITA’ IN UN DATO SETTORE.”
Ma il Portfolio nella Legge 53 di riforma dell’istruzione non c’è! E allora come mai compare nelle scuole? Sembra uno dei tanti misteri italiani.
La CGIL SCUOLA spiega :
“Un nuovo strumento oggi non c’è.
Tale, infatti, non può essere considerato il portfolio.
Non nominato né nella legge 53 né nel decreto 59 attuativo della legge, è descritto solo nelle Indicazioni Nazionali allegate in via transitoria al decreto stesso.
Nel merito, inoltre, presenta il grave difetto di voler essere lo strumento unico che assolve due funzioni distinte: la valutazione/certificazione da un lato e l’orientamento/documentazione dall’altro. Riguardo l’aspetto certificativo è allo stato attuale completamente inesistente. Dove sono infatti gli indirizzi generali sulla valutazione? Chi li ha stabiliti? Dove sono i modelli? Chi li ha stabiliti? Ciò che è presente sul mercato è solo, per l’appunto, un prodotto mercantile delle case editrici che si sono liberamente ispirate a quanto scritto nelle Indicazioni Nazionali.”
Il problema è che diversi dirigenti scolastici, in “pieno spirito democratico”, minacciano sanzioni disciplinari ai docenti che non vogliono applicare da subito queste contorte disposizioni. Tutto ciò avviene nonostante il Ministro a Luglio, nella Direttiva Ministeriale n.56, abbia ufficialmente disposto che le Indicazioni Nazionali, che come si è letto nella nota sindacale su riportata sono un semplice documento di lavoro allegato al Decreto, diverranno obbligatorie dall’Anno scolastico 2005/2006.
CI VOGLIONO RIUSCIRE ATTRAVERSO IL COSIDDETTO “PORTFOLIO DELLE COMPETENZE”, CHE NEI DOCUMENTI DELLA MORATTI ASSUME VALENZE E CONNOTAZIONI PROFONDAMENTE DIVERSE RISPETTO ALL’IDEA DEL PORTFOLIO/RACCOGLITORE PRESENTE IN ALCUNE SCUOLE DELL’INFANZIA. IL MINISTRO INFATTI, CON L’ INFELICE USO DI UNA TERMINOLOGIA PIÙ ADATTA AD UNA AGENZIA DI COMMERCIO CHE AD UNA SCUOLA DI BAMBINI E RAGAZZI, DICE : “E’ UNA SORTA DI CATALOGO DEI PROPRI PRODOTTI PER DIMOSTRARE L’ABILITA’ IN UN DATO SETTORE.”
Ma il Portfolio nella Legge 53 di riforma dell’istruzione non c’è! E allora come mai compare nelle scuole? Sembra uno dei tanti misteri italiani.
La CGIL SCUOLA spiega :
“Un nuovo strumento oggi non c’è.
Tale, infatti, non può essere considerato il portfolio.
Non nominato né nella legge 53 né nel decreto 59 attuativo della legge, è descritto solo nelle Indicazioni Nazionali allegate in via transitoria al decreto stesso.
Nel merito, inoltre, presenta il grave difetto di voler essere lo strumento unico che assolve due funzioni distinte: la valutazione/certificazione da un lato e l’orientamento/documentazione dall’altro. Riguardo l’aspetto certificativo è allo stato attuale completamente inesistente. Dove sono infatti gli indirizzi generali sulla valutazione? Chi li ha stabiliti? Dove sono i modelli? Chi li ha stabiliti? Ciò che è presente sul mercato è solo, per l’appunto, un prodotto mercantile delle case editrici che si sono liberamente ispirate a quanto scritto nelle Indicazioni Nazionali.”
Il problema è che diversi dirigenti scolastici, in “pieno spirito democratico”, minacciano sanzioni disciplinari ai docenti che non vogliono applicare da subito queste contorte disposizioni. Tutto ciò avviene nonostante il Ministro a Luglio, nella Direttiva Ministeriale n.56, abbia ufficialmente disposto che le Indicazioni Nazionali, che come si è letto nella nota sindacale su riportata sono un semplice documento di lavoro allegato al Decreto, diverranno obbligatorie dall’Anno scolastico 2005/2006.
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