logo didaweb
Cos'è il didaweb

Segnala un'iniziativa
mediatori@didaweb.net

 

^

indice



L'iniziativa
ministeriale
L'insegnamento della lingua italiana
ad alunni di lingua nativa diversa dall'italiano.



Programma
di formazione:

Università
di Lecce

 

^

link esterni



ALIAS
(Approccio Lingua Italiana Allievi Stranieri)
MPI e Università
Ca' Foscari di Venezia

 

In Educazione
&Scuola
Stranieri@edscuola

Archivio

Alunni
stranieri in Italia

 

Caritas Roma
Dossier statistico sull'immigraione 2000


Cestim
Dati statistici




Comunità ROM
INDAGINE SUGLI ALUNNI APPARTENENTI A COMUNITA' NOMADI (Sintesi conoscitiva dei principali dati) MPI

La mediazione linguistica.


Se la mediazione culturale trova le sue finalità nella ricerca di punti e modalità d'incontro tra le culture, quella linguistica, per i rapporti che ha con le specificità di pensiero e relazione, ha a che fare anche con le profonde diversità di senso e significato, non sempre traducibili letteralmente, che ci attraversano.

Nella quotidianeità dell'incontro multietnico il ruolo del mediatore linguistico si distribuisce nella facilitazione, l'interpretariato, la traducibilità di meccanismi e formule di accesso ai servizi. Nelle scuole in cui sono presenti, i mediatori sono indispensabili nella prima accoglienza, per stabilire correttamente i primi livelli di comunicazione ed orientamento: non per sostituire le figure docenti. Sicuramente svolgono un ruolo positivo nella relazione interculturale e per attivare pratiche di valorizzazione delle lingue d'origine, come risorsa generale ed individuale, di pensiero e riferimento, alle proprie e/o comuni radici. Difficilmente però sono coinvolti in maniera stabile e finalizzata, nella progettazione, nella scelta di metodologie e di materiali didattici. In alcuni casi collaborano a mantenere il rapporto con le famiglie e la realtà territoriale delle immigrazioni.

L'italiano come lingua straniera.


Dati CENSIS dicono che in Italia i minori d’origine straniera sono circa 500.000
dei quali oltre il 30% nato nel nostro paese, con un incremento del 23% rispetto al 1999. In realtà sono molti di più anche se quelli che frequentano la scuola arrivano appena all’1,4% del totale degli studenti. Significativo il dato che il 40% dei genitori stranieri consideri il buon inserimento dei propri figli prioritario rispetto al reddito, alla casa ed al diritto di voto.

Territorio di incontro interculturale, apprendimento, formazione, il contesto scolastico consente, in maniera immediata, il contatto con la lingua e con la realtà italiane.
Molte le iniziative che cercano di migliorare e rendere sostanziale l'offerta educativa ma l'obiettivo del pieno "successo formativo" è ancora da raggiungere.

Attualmente infatti, ancora secondo il CENSIS, il 44% dei bambini di origine straniera accumula uno, due e anche tre anni di ritardo rispetto al normale corso di studi.

Tra le motivazioni, alcune sono riferibili alle difficoltà della prima accoglienza, che si protraggono nel tempo, trasformandosi in problematiche di disagio, altre a profonde diversità nelle caratteristiche culturali ed alla drammaticità delle condizioni di vita, come nel caso dei ROM. Ma un aspetto centrale è quello delle difficoltà nell'apprendimento della lingua italiana, intesa non solo nel suo uso comunicativo: la lingua, per leggere, scrivere e studiare.

In forte aumento anche la domanda di apprendimento linguistico da parte dall'utenza adulta, rivolta ai Centri Territoriali ed alle tante iniziative intraprese dal volontariato, sempre più indirizzata al conseguimento di titoli di studio superiori, alla volontà di ottenere il corrispondente di livelli di istruzione conseguiti nel paese d'origine, non ancora riconosciuti ed al miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita.

L'attenzione all'insegnamento della lingua italiana come lingua straniera è di recente diffusione nella generalità delle scuole. Del 1998 la prima iniziativa ministeriale a Stresa e dell'anno scolastico trascorso l'attivazione di corsi di formazione in servizio, rivolti ad insegnanti di scuola primaria e secondaria ancora in svolgimento e in fase organizzativa per il 2001/02. Si sta lavorando, con iniziative diverse di ricerca/azione, per generalizzare ed adeguare le metodologie tradizionali della lingua straniera, fortemente innovative rispetto a quelle tradizionali dell'alfabetizzazione, ai nuovi bisogni ed alla luce della scelta multiculturale. Parallelamente si specifica l'offerta universitaria nei corsi di laurea e nelle specializzazioni.

Troppe sono ancora però le situazioni in cui i docenti si trovano a proporre obiettivi e contenuti curriculari a bambini, adolescenti, adulti stranieri senza aver acquisito gli strumenti e le competenze necessarie. Il risultato è, in questi casi, l'insicurezza nella padronanza dei mezzi linguistici che si trasforma in ostacolo ed esclusione dai livelli di studio superiori.

 

torna su


Per commenti  e/o suggerimenti: info@didaweb.net- Tutto il materiale è Copyright dell'associazione ALINET. È vietata la riproduzione anche parziale.