Terapie e orario scolastico

Domanda

Salve,
sono il genitore di un bambino grave non verbale con problemi legati allo spettro autistico.
Da oltre sei anni mio figlio esegue sedute di terapia presso l'unico centro convenzionato con l'ASL presente nel paese dove abitiamo, frequentato prettamente da bambini.
Abbiamo cambiato varie terapiste in questi anni, qualcuna valida, altre molto meno, ma da sempre mi sono sempre scontrato con il conflitto che gli orari delle terapie hanno con l'orario scolastico: infatti, la maggior parte delle sedute terapeudiche sono concentrate durante la mattina, orari in cui i bambini dovrebbe stare a scuola e lavorare con la classe (relativamente alle sue possibilità), guidato dagli insegnanti, in particolare dall'insegnante di sostegno di cui mio figlio ha sempre avuto il massimo previsto.
Ma nel centro di terapia è normale che durante l'orario scolastico i bambini devono essere prelevati per portarli alla terapia e/o accompagnati alla fine delle sedute, cioè è normale che i bambini escono prima o entrano dopo nella
scuola o che durante l'orario scolastico escono per andare al centro di terapia per essere riaccompagnati a scuola alla fine della terapia (con tempi che arrivano a superare anche le due ore, in base alla posizione della
scuola), e questo nonostante sia presente l'insegnante di sostegno. Ultimamente, sono stati notevolmente ridotti i rientri pomeridiani delpersonale terapeudico, per cui diventa quasi impossibile trovare orari che impattino il meno possibile con l'orario scolastico, e ciò nonostante non esiste nessuna forma di collaborazione tra il centro di terapia e le scuole (tentativi collaborativi provati in passato vengono ostacolati fino al fallimento dal centro di terapia), Siamo quindi arrivati a una guerra dei poveri dove, se voglio ottenere degli orari accettabili le soluzioni sono:
a) trovare un amico che, con le sue conoscenze, riesca a farmi ottenere orari il meno possibile in conflitto (che ovviamente alla fine devo ringraziare per l'interessamento)
b) pressare con gli orari, magari con lettere, al punto tale che mi venga proposto di cambiare terapista ed avere quella che nessuno vuole (forse perchè incompetente?).
Anche volendo cambiare centro di terapia sembra che la situazione non cambia molto, ma devo considerare che bisogna aggiungere circa un'ora di auto per raggiungere un'altro centro convenzionato di un'altra citta.
Possibile che un genitore debba trovarsi di fronte ad una scelta, e cioè se portare il figlio a scuola o alla terapia che l'ASL mette a disposizione, e non sia possibile usufruire di entrambe al fine di ottenere il massimo
dei miglioramenti possibili.
Esistono legislazioni al riguardo con cui poter contrastare questa situazione?
 

Risposta

L'art 14 della L.mn. 53/01 stabilisce che il Sindaco fissa l'orario dei servizi pubblici secondo le esigenze dei
cittadini. Pertanto rivolgeteVi al Sindaco perchè fissi orari di riabilitazione compatibili con l'adempimento
dell'obbligo scolastico. A che serve fare cause per ottenere il massimo delle ore di sostegno, se poi almeno due ore al giorno di didattica vanno sprecate per la riabilitazione, che deve svolgersi al pomeriggio.

-

Nessun commento



Lascia un tuo commento





<<<