L’Angsa Bologna lancia il progetto “Academy” per insegnare i mestieri ai giovani con autismo
da Superabile
Bologna- Un'accademia dove i giovani con autismo possono imparare
diversi tipi di lavoro, per poi essere inseriti nella grande
distribuzione. E' il progetto a cui sta lavorando l'Angsa di Bologna,
l'associazione dei genitori di persone con autismo, come ha spiegato la
presidente, Marialba Corona, in Cappella Farnese, al convegno col
ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. "Un giovane papà del
nostro direttivo- ha spiegato Corona- sta studiando una 'Academy' per
insegnare, col metodo cognitivo-comportamentale, dei lavori ai nostri
ragazzi, per poterli poi collocare nelle grandi distribuzioni".
L'Angsa, in occasione dell'incontro con il ministro, ha raccolto anche
una serie di richieste dei genitori e "la rabbia delle famiglie che si
sentono lasciate sole", riporta la presidente, a partire dalla necessità
di "centri diurni specializzati, insegnati formati e trattamenti forniti
dal pubblico, non pagati dalle famiglie".
Al convegno hanno aderito una cinquantina di realtà locali che si
occupano di disabilità.
Tante le richieste per avere più strutture dedicate alle persone con
disabilità, come centri diurni, residenze e strutture di accoglienza, e
perché gli insegnanti di sostegno siano più e meglio formati. C'è poi
chi testimonia il forte stato di stress dei caregiver e chi chiede di
reintrodurre il servizio civile obbligatorio.
Mauro Pepa, della Consulta comunale handicap, ha chiesto invece al
Comune di Bologna un maggior coinvolgimento delle realtà che si occupano
di disabilità nella prima fase dei progetti. "Non va bene chiamarci solo
per mettere il timbro alla fine", striglia. "La politica non deve
decidere le nostre priorità- avverte Maximiliano Ulivieri, diversity
manager del Comune di Bologna- ma far sì che le persone disabili
decidano per sè: liberi di scegliere come vivere, e anche come morire".
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