Scusatevi e invitate in studio qualcuno che spieghi cos’è davvero l’autismo!

Di Rolando Alberto Borzetti - Interventi - 04.09.2023

Superando del 01/09/2023

«Le parole pronunciate durante il programma di Rai Uno “Estate in diretta” – scrivono dall’Associazione ANGSA -, quando soffermandosi sul terribile episodio dello stupro di gruppo verificatosi a Palermo, si è operato un nesso indegno tra violenza e autismo, hanno prodotto una nuova violenza a migliaia di persone e alle loro famiglie. Quelle parole rischiano di alimentare sull’autismo il pregiudizio e di annullare così gli sforzi quotidiani delle famiglie. Chiediamo le scuse e anche di ospitare in studio una famiglia con autismo, per spiegare cosa sia realmente l’autismo»

Abbiamo già dato spazio nei giorni scorsi, tramite le parole dell’avvocata Ivana Consolo, a quanto detto da un giornalista, durante la trasmissione di Rai Uno Estate in diretta, il quale ha definito come “autismo di gruppo” il terribile episodio di cronaca dello stupro di gruppo verificatosi recentemente a Palermo.
Sulla stessa vicenda riceviamo oggi e ben volentieri pubblichiamo quanto diffuso dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo).

«E allora arriva questo autismo di gruppo»: cosi, con estrema superficialità, l’autore televisivo Andrea Di Consoli, dunque presumiamo aduso al lavoro intellettuale e che dovrebbe avere contezza delle parole che sceglie, ha collegato la vicenda dello stupro di gruppo di Palermo con l’autismo.
È accaduto nel corso della puntata del 28 agosto del programma di Rai Uno Estate in diretta, condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini.
È un’affermazione gravissima e offensiva. Il signor Di Consoli ha operato un nesso indegno tra violenza e autismo poiché il deficit di empatia non si tramuta mai in crudeltà. Così ha prodotto una nuova violenza a migliaia di persone e alle loro famiglie che con amore, ansia e sofferenza affrontano ogni giorno l’impegno di assicurare una vita degna ai loro figli.
Le parole di Di Consoli rischiano di alimentare sull’autismo il pregiudizio e di annullare così gli sforzi quotidiani delle famiglie per inserire i ragazzi in contesti relazionali complessi e inclusivi.
Grave anche la responsabilità dei due conduttori, che pure hanno figli, nessuno dei quali ha ritenuto richiamare Di Consoli, lasciando così intendere di condividerne le parole.
Stupisce questa mancanza di sensibilità da parte di chi conduce un programma seguito da milioni di telespettatori sulla Rai.
Chiediamo dunque ai responsabili del format Estate in diretta non solo di porgere le scuse alle famiglie, ma per fare cosa e buona e giusta di ospitarne una in studio, per spiegare cos’è l’autismo e come questo con la violenza non abbia alcun collegamento. Sarebbe una scelta di servizio pubblico.

di ANGSA Nazionale,
Associazione Nazionale Genitori di peroone con Autismo, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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