Intanto gli studenti sono in agitazione: contro la riforma Gelmini, contro i tagli alla scuola pubblica e contro il modo - che questo governo dell'istruzione propone e propaganda - di trattare gli extracomunitari e i disabili. E già questi punti, solo questi, potrebbero essere il programma per una scuola nuova e di diverso tenore. Ma i giovani chi li ascolta? Sono stupidi, inconcludenti, dicono sempre le stesse cose. Qualche ministro li ha chiamati quattro pirla che non hanno niente da fare, riferendosi in particolare a qualcuno che lo contestava. Qualche genitore, invece, guarda con sospetto chi, a suo dire, fa perdere due ore di lezione alla sua amata figlioletta. Insomma, loro, i giovani, sono circondati e accerchiati.
Eppure, chiedono semplicemente alla scuola di aiutarli a cercare un futuro.