Giocondo Talamonti - ultimi interventi
Giocondo Talamonti - 28-10-2016
E' necessario equilibrare bene le ore dedicate ai contenuti della conoscenza, e quelle dedicate alla pratica perché uno sbilanciamento in uno o nell'altro senso può incidere sui comportamenti lavorativi e professionali futuri.
Giocondo Talamonti - 25-09-2015
La professione docente necessita di qualificazione e la qualificazione si ottiene dalla competizione, dalla concorrenza, rendendo cioè appetibile il "mestiere" sulla base di livelli retribuitivi interessanti.
Giocondo Talamonti - 11-03-2014
Il mezzo televisivo è uno dei modi più concreti per veicolare le scelte sulle opportunità offerte dai percorsi scolastici e formativi (alta formazione e formazione permanente).
Giocondo Talamonti - 25-01-2014
La Costituzione parla chiaro: la salute e la sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona. La legislazione in materia (legge 626/'94 e 81 del 2008) esiste, ma viene disattesa per mancanza di fondi.
Giocondo Talamonti - 02-12-2013
Finalmente una buona notizia. L'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria non finirà accorpato, come è successo per tanti altri servizi periti sotto l'ascia della spending review. Esistono aspetti dell'organizzazione territoriale che non possono seguire logiche sparagnine a tutti i costi, mettendo a rischio gli obbiettivi di crescita e, soprattutto, le esigenze dei cittadini.
Giocondo Talamonti - 28-11-2013
Il ruolo precipuo della scuola è quello di formare individui che dovranno dare, con il proprio lavoro, il loro contributo allo sviluppo di una società. Formazione e orientamento seguitano ad essere termini e situazioni confuse.
Giocondo Talamonti - 24-01-2013
La "Giornata della Memoria" vuole essere un invito ai giovani a riflettere su una delle pagine più buie della storia dell'umanità e nello stesso tempo serve per far prendere coscienza ai giovani della realtà triste e disperata dei lager nazisti nei quali si è consumato il più vile oltraggio alla dignità dell'uomo ed ai valori di libertà e giustizia.
I temi della tolleranza e della comprensione nel contesto di ogni moderna democrazia non possono rinunciare alla memoria di eventi drammatici, quali quelli legati alla discriminazione razziale nazista; anzi, riproporli nella loro crudezza alla sensibilità dei giovani di oggi vuole essere un monito ad evitare altri errori e trasmettere valori della vita e della fraternità nelle differenze etniche ed ideologiche.
Giocondo Talamonti - 25-04-2012
Il travaglio della Liberazione e della Resistenza è passato attraverso infiniti sacrifici ed esempi individuali, offerti sull'intero territorio nazionale dai partigiani combattenti con il concorso fondamentale della popolazione italiana.
Se ai primi va il merito di aver affrontato il nemico con il coraggio della disperazione nel fermo proposito di recuperare con le armi la libertà di un paese occupato, la partecipazione dei cittadini inermi al medesimo disegno è, se possibile, ancor più eroica.
Costoro hanno saputo contrastare la presenza nemica senza armi e a sprezzo della vita, animati solo dal desiderio di consegnare ai propri figli un paese libero su cui costruire il loro futuro.
Giocondo Talamonti - 05-04-2012
Ma come mai questa Europa distratta non ci chiede perché non investire in cultura, in saperi, in abilità; come mai nella globalità dei mercati questa Europa distratta non ci impone di creare un numero sufficiente di figure che consentano la crescita industriale; come mai questa Europa non ci chiede conto di quanto abbiamo fatto in tema di orientamento, organizzazione scolastica, formazione, ricerca, innovazione e lavoro? Come mai?
Possiamo serenamente sperare in una disposizione che ci liberi da ladri, da mafiosi, da truffatori e approfittatori?
Giocondo Talamonti - 03-03-2012
Attualmente, il compito di suggerire ai giovani che escono dalla scuola dell'obbligo quale percorso formativo intraprendere, è affidato alle cure materne delle insegnanti di lettere, spesso all'oscuro di strategie di mercato, le quali prendono come unico riferimento le inclinazioni del ragazzo, dedotte dai giudizi acquisiti in sede di scrutinio di classe.
Più che di 'orientamento', questa operazione può essere definita di 'smistamento'. La confusione è amplificata dalle famiglie, le quali, prive anch'esse di informazioni utili a ipotizzare i campi di maggior sviluppo occupazionale, decidono di far intraprendere ai propri pargoli indirizzi di studio condizionandoli alla scelta fatta dal vicino di casa, o dall'amichetto del cuore.