Sclerosi multipla, ricercatori in rete per vincere malattia
ROMA. Condivisione dei dati scientifici, Alleanza Internazionale per le forme progressive di malattia e indici di valutazione dell'efficacia. Sono questi gli strumenti messi in campo dalla ricerca
contro la sclerosi multipla, esposti durante il congresso promosso dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla insieme alla sua Fondazione (FISM) in occasione della giornata mondiale sulla malattia.
Più di 250 ricercatori nazionali e internazionali riuniti per tre giorni parlare del presente e del futuro della sclerosi multipla, una malattia che colpisce in Italia 110 mila persone. Fism ha
investito in ricerca, dal 2013 al 2015, oltre 20 milioni di euro, più di 56 negli ultimi 26 anni, raccolti grazie a iniziative come il 5 per mille. "Tutte le persone con SM - afferma Mario Alberto
Battaglia, Presidente FISM - hanno diritto a una ricerca scientifica rigorosa, innovativa e di eccellenza, orientata a scoprire le cause, comprendere i meccanismi di progressione e le potenzialità di
riparazione del danno, individuare e valutare i possibili trattamenti specifici, con ricadute concrete per una vita di qualità". Particolare attenzione in questi ultimi anni è stata data allo
sviluppo di nuove terapie per le forme progressive della malattia, a oggi orfane di trattamenti. La Progressive Multiple Sclerosis Alliance (PMSA), nata nel 2012 dalla spinta di AISM e delle
Associazioni SM di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e della Federazione Internazionale Sclerosi Multipla (MSIF), lavora da quasi tre anni al finanziamento di progetti innovativi per le
forme progressive. E i primi risultati cominciano a vedersi. "Stiamo ottenendo una fotografia sempre più efficace della situazione reale delle diverse forme progressive - spiega Marco Salvetti della
Sapienza di Roma -, una fotografia che consentirà di testare i potenziali farmaci in un tempo minore e con risultati sempre più accurati".
Notiziario Italiano.it del 05-06-2016
Notiziario Italiano.it del 05-06-2016
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