Due sonetti

COME A REGINA COELI

Ner mezzo del mattino, pe’ sgranchisse,

va dar divano verso la finestra

pe’  cerca’ un’illusione de palestra

pija’ respiro e doppo riassopisse.

Saluta co’ la mano e da rimpetto

s’avvicina e soride ‘na signora

pe’ dije che la vita vive ancora

e merita l’onore der rispetto.

Intanto da dedietro a l’inferiate

de li balconi, come pe’ maggia,

antre mani de botto vedi arzate:

è l’ora d’aria de li vecchi soli

che primma der richiamo d’anna’ via

de l’ucelletti sogneno li voli.

                                                                      Roma , 21 ottobre 2014

LE MAMME COR PANCIONE

Pe’ vede’ quanto bello er monno sia

hai da sosta’ de dentro a ‘no spedale

dove le mamme prossime ar finale

aspetteno de fa’ l’ecografia.

S’appoggeno sur grembo co’ le mani

lievi come i cristalli de la neve;

la loro attesa ormai ridotta a breve

esprime la bellezza der domani.

Che sia maschietto oppuro ciumachella

lì dentro, ar buio, è chiusa la speranza

che tra li guai te fa la vita bella.

Respiri ‘ntorno l’aria der Natale,

ce so’ sorisi e gioia che t’avanza:

come fai a dubita’ su quer che vale?

                                                                Roma, 20 ottobre 2014

 Gian Paolo

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