Redattore Sociale - La "settimana calda" della disabilità: tre manifestazioni in quattro giorni

Di Rolando Alberto Borzetti - News - 03.11.2014

ROMA - Il mese di novembre si apre con una settimana “calda” per la disabilità: tre manifestazioni in tre giorni, a Roma, promosse da diverse associazioni. E, in più, altre associazioni sedute al tavolo con il ministro Poletti, per discutere e provare a raggiungere un accordo sul tema critico del Fondo non autosufficienza. Si inizia domani, con il doppio appuntamento in piazza e nel palazzo: in presidio, sotto il ministero delle Finanze, ci sarà il Comitato 16 Novembre, a rivendicare un miliardo di euro da destinare al fondo e, soprattutto, un Piano nazionale per la non autosufficienza, finalizzato alla domiciliarità. Il comitato ha declinato l’invito del ministro del Lavoro Poletti, che ha convocato le associazioni, per il primo pomeriggio, proprio sulla questione del Fondo per la non autosufficienza. Invito accolto, invece, dalle associazioni Fish e Fand, che pure, nei giorni passati, hanno lanciato l’allarme per l’ulteriore taglio previsto dalla legge di stabilità, minacciando una mobilitazione qualora le loro richieste non fossero accolte.

 

Il giorno successivo, il 5 novembre, sarà invece la volta di Tutti a scuola, l’associazione di genitori di alunni disabili capitanata da Toni Nocchetti, che si dà appuntamento in piazza Montecitorio “per costringere una politica muta, sorda e cieca a occuparsi dei disabili” e per consegnare al governo le lettere dei genitori. Tante le carenze denunciate dall’associazione, in ambito di inclusione scolastica: insufficienza del sostegno, inadeguatezza delle strutture, mancanza di continuità didattica.

Appena tre giorni dopo, l’8 novembre, di nuovo la disabilità scenderà in piazza, questa volta con la “Via crucis dei malati rari, da piazzale Numa Pompilio a piazza Castellani: una marcia “laica e pacifica in sette tappe”, promossa dal Movimento italiano malati rari, per denunciare le carenze e le criticità del Piano nazionale, approvato il 16 ottobre scorso dalla Conferenza Stato-Regioni. “Il nuovo piano è infatti ricchissimo di buone intenzioni – spiega il presidente del Mir, Claudio Buttarelli - ma completamente privo di impegni ‘definiti’ sia nei tempi di realizzazione che di individuazione di risorse da allocare per il raggiungimento degli obiettivi”.

Appuntamenti diversi, quindi, con associazioni diverse e ragioni in parte differenti, ma un forte denominatore comune: la richiesta di un’attenzione reale e concreta alla disabilità e risposte adeguate ai bisogni e ai problemi che questa pone ai malati e alle loro famiglie. Un denominatore comune che, secondo qualcuno, sarebbe dovuto bastare per costruire un’azione condivisa, in cui unire le forze per far sentire più forte la propria voce. “Tre manifestazioni in quattro giorni – commenta Maria Simona Bellini, presidente del Coordinamento famiglie disabili gravi e gravissime - Tutti ben divisi tra diverse patologie e altrettanto diverse associazioni, tutti convinti probabilmente che il proprio diritto è più diritto degli altri, che le proprie richieste sono più giuste di quelle degli altri”. (cl)

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