Contrordine, a scuola arrivano i libri digitali
di Redazione
Il ministro Carrozza, che in estate aveva stoppato l'introduzione del libro digitale, firma un decreto: si parte dal 2014/15 (come previsto) ma gradualmente, cominciando dalle classi iniziali. Subito gił del 10% il tetto di spesa per i libri
La transizione sarą graduale, ma dal prossimo anno scolastico le scuole italiane avranno i primi libri digitali. Lo prevede un decreto firmato oggi (in allegato) dal Ministro Maria Chiara Carrozza, che va ad abrogare il precedente decreto sui libri digitali (il n. 209 del 26 marzo 2013). Dal 2014/2015, e per i
successivi anni scolastici, i docenti potranno adottare «limitatamente alle nuove adozioni e non per le conferme di adozione», libri nella versione elettronica o mista (parte cartacea, parte
multimediale, anche se il ministero esplicitamente bolla come «residuale e non funzionale alle esigenze di transizione» il "misto" che intenda un libro cartaceo affiancato da un dvd posticcio o da
pochi contenuti digitali integrativi). Caleranno invece da subito i tetti di spesa previsti, a cominciare dalle classi dove i libri da comprare solitamente impattano di piłsul portafoglio delle
famiglie: le prime della secondaria di primo grado e le prime e le terze della secondaria di secondo grado. I tetti saranno ridotti del 10% per i libri misti (in parte digitali, in parte
cartacei) e del 30% lą dove i docenti decideranno di adottare solo libri digitali. Bloccati a quest’anno i prezzi di copertina dei libri, al netto eventualmente del tasso di inflazione
programmata..
Nel decreto si fissano anche precisi paletti per le caratteristiche di qualitą degli e-book: i libri di testo, anche nella versione non cartacea, dovranno continuare ad essere conformi alle
indicazioni nazionali, dovranno offrire un’esposizione autorevole degli argomenti, organizzare contenuti complessi in un percorso narrativo efficace attraverso infografiche, animazioni,
tabelle, contenuti audio e video. L'allegato al decreto parla esplicitamente di "storytelling multimediale". I software utilizzati per i libri digitali dovranno essere aperti e interoperabili,
fruibili su tutti i supporti elettronici in commercio (tablet, pc, lavagne interattive di produttori diversi) per lasciare libertą di scelta a famiglie e docenti nell’acquisto. Nel caso
siano necessari software specifici per l’utilizzo degli e-book o dei contenuti digitali dei libri misti, gli studenti dovranno poterli scaricare gratuitamente sul sito dell’editore. Il
decreto invita anche i docenti a utlizzare i contenuti digitali integrativi, «reperibili in rete o prodotti attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche con la
collaborazione dei discenti. Un ruolo particolarmente importante hanno in questo campo le OER - Open Educational Resources, delle quali si intende promuovere l'uso e la produzione». Quanto alla
fruibilitą dei testi su tutti i supporti, il Ministero «ritiene attraverso un tavolo tecnico uno sforzo comune di editori e fornitori, scuole, universitą, associazioni di docenti impegnate sul
fronte dell'innovazione didattica, per lo sviluppo di un framework software comune, aperto, interoperabile ed espandibile».
«Sono consapevole dell'importanza di questo passaggio storico al libro digitale», ha detto il Ministro Maria Chiara Carrozza. Probabilmente il modo di apprendere cambierą molto, ma non deve
cambiare la nostra attenzione ai contenuti, alla qualitą degli apprendimenti e alle pari opportunitą per tutti gli studenti italiani. Credo che il libro digitale possa rappresentare una grande
opportunitą di crescita e progresso per la nostra scuola se sarą vissuto in modo aperto e progressivo da tutti gli attori del sistema scolastico».
DA vita:it
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