Dal Redattore Sociale - Peggiora la manutenzione delle scuole italiane. Lesioni strutturali in 1 su 7

18 settembre 2013 - 10:36


ROMA - Gli edifici scolastici non sono sicuri, serve l'anagrafe per non rischiare interventi inappropriati e quindi uno spreco di fondi. È quanto emerge dall'XI rapporto di Cittadinanzattiva, presentato questa mattina a Roma, presso Palazzo Marini, alla presenza, tra gli altri, del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e del sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria, sulla condizione delle scuole italiane. Il monitoraggio e' stato realizzato in collaborazione con la Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm). L'Indagine ha interessato 165 scuole di 18 regioni, tutte ad eccezione di Valle D'Aosta e Liguria, ed e' stata condotta da 155 cittadini monitori attraverso 446 indicatori.


 Secondo Cittadinanzattiva, in una scuola su sette sono presenti lesioni strutturali, distacchi di intonaco in una su cinque e, nel corso dell'ultimo anno scolastico, ben 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entita' nelle scuole. Migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, peggiora invece lo stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi e' del tutto inadeguato, cosi' come la qualita' di vita all'interno degli ambienti scolastici, interessati piu' che in passato, forse anche per via dell'ultima annata particolarmente piovosa, da muffe, infiltrazioni e segni di umidita' che colpiscono un'aula su cinque. E un terzo delle scuole ha subito atti di vandalismo.
Ma non solo. Sempre per il movimento di tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori, gran parte delle scuole sembrerebbe priva di barriere architettoniche, ma in realta' l'accessibilita' si ferma spesso al solo ingresso, oltre troviamo aule in un caso su quattro inaccessibili a studenti in carrozzina e prive di arredi e attrezzature didattiche destinati a loro.

Sempre nell'ultimo anno, dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni, senza i quali la nostra scuola non potrebbe tirare avanti. Nel particolare, il 70% delle famiglie ha effettuato donazioni per gli alunni: in media tra i 50 euro (per la scuola dell'Infanzia) e i 100 euro (Secondaria 2) mentre il totale ammonta a 389.452.610 euro.

"Pur apprezzando il grande sforzo compiuto dall'attuale Governo con lo stanziamento di fondi (150 milioni subito, 300 nel prossimo triennio), e' poca cosa rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare che il costo di un edificio scolastico di media dimensioni, antisismico, energetico, a norma costa 5 milioni di euro", afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva. "E poi basta con l'Anagrafe scolastica eterna incompiuta e fantasma, che invece e'' indispensabile alle istituzioni per una programmazione seria e attendibile sulle scuole da sistemare e su quali priorita' investire i fondi del 'decreto del Fare', ed e' indispensabile alle famiglie per sapere in quali scuole si recano ogni giorno i nostri figli. Per questo siamo ricorsi alla procedura di accesso civico agli atti nei confronti del ministero dell'Istruzione che, entro 30 giorni, come previsto dal decreto 33/2013 sulla trasparenza dovra' risponderci in merito alla Anagrafe. A tutela soprattutto dei piu' piccoli e degli studenti con disabilita', penalizzati piu' degli altri dalle pessime condizioni degli edifici scolastici".

Ottengono il miglior punteggio, nella classifica finale di Cittadinanzattiva, a pari merito con un punteggio di 94/100, il Liceo Classico Socrate di Bari e la Scuola dell'Infanzia Don Bronzini di S. Lorenzo in Banale (Trento).

Sono invece in fondo alla graduatoria, due scuole di Roma: la Secondaria dell'Istituto comprensivo Piazza Sauli ex Vivaldi e l'Istituto comprensivo Borgoncini Duca - plesso Manetti, con un punteggio di 58/100 (insufficiente) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto) con 59/100. Ma le situazioni sono le piu' disparate: si va dall'Istituto comprensivo Porto Romano, plesso Coni Zugna, di Fiumicino con presenza di amianto e ancora nessuna azione di bonifica in atto, alla Primaria Dino Liotta di Licata appena ristrutturata, con pannelli solari, aria ionizzata e finestre oscuranti; dall'Istituto comprensivo Galilei di Corsico, vicino Milano, dove da anni le porte sono aperte a genitori, nonni e bambini che si mettono all'opera per ripulire e sistemare la scuola, all'I.C: Don Bosco-Ardito di Lamezia Terme dove invece da anni il dirigente scolastico impedisce alla locale assemblea di Cittadinanzattiva di entrare negli edifici per monitorarne la sicurezza.

Per il movimento peggiorano in generale la manutenzione e la condizione delle aule. In una scuola su sette ci sono lesioni strutturali evidenti, presenti in gran parte sulla facciata esterna dell'edificio, il 20% delle aule presenta distacchi di intonaco: muffe, infiltrazioni e umidita' sono stati rilevati in quasi un terzo dei bagni (31%) e in una aula e palestra su quattro. Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato (lo scorso anno era il 21%), come rivelano gli stessi responsabili del servizio di protezione e prevenzione intervistati da Cittadinanzattiva.

Nell'84% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all'ente interessato, ma quest'ultimo, nel 21% delle situazioni, e' intervenuto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono piu' soldi e tempo, sono stati richiesti nel 34% delle scuole, ma solo in un caso su quattro l'ente proprietario e' intervenuto tempestivamente e nel 14% dei casi l'intervento non e' mai arrivato. Il 44% delle scuole possiede il certificato di agibilita' statica, il 38% quello di agibilita' igienico sanitaria e il 37% quello di prevenzione incendi. Il 67% degli edifici scolastici monitorati si trova in zone ad alto rischio sismico, il 12% in zone a rischio idrogeologico. Il cattivo stato di manutenzione fa si' che in un'aula su quattro (25%) siano presenti segni di fatiscenza, come umidita', muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in un'aula su 5 (20%). Barriere architettoniche (13%) e pavimenti sconnessi (12%), ostacolano la vita agli studenti con disabilita' presenti in numero sempre crescente nelle nostre scuole. E sedere sui banchi di scuola risulta dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 51% di esse e' senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e dei banchi e' rotto e in oltre un terzo dei casi (39%) gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all'altezza degli alunni.

Altro capitolo, altro problema tuttora evidentemente irrisolto e' quello legato al sovraffollamento. Infatti, fa sapere Cittadinanzattiva, 1 classe su 5 del nostro campione ha piu' di 25 alunni, dunque non e' adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al pluricontestato art.64 della legge 133/2008, che ha innalzato il limite di alunni per classe, abbiamo riscontrato ben 47 classi fuorilegge.

-

Nessun commento



Lascia un tuo commento





<<<