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Oggi, 9 giugno, torno a Roma
Doriana Goracci - 09-06-2007
Oggi torno a Roma
per dire quello che il governo tace
per dire quello che chi al governo è all'opposizione non dirà mai
per dire quello che il papa benedice
per dire quello che i giornali non diranno mai
per vedere la Roma che conosco
i turisti per caso il 9 giugno
quelli non per caso che saranno a Roma

Oggi torno a Roma
per camminare
non ci potrei stare seduta
con questi morti
con queste facce ridenti e sfacciate
con queste facce soddisfatte e vergognose
che ballano sopra la vita.

Oggi sarò a Roma
per dire che è una città aperta a chi dice No
per dire che è una città dove abbiamo fatto breccia
per dire tutto quello che ci fanno ingoiare
per dire che l'America che amo è quella di Cindy Sheehan
per dire che l'Afghanistan muore come Zakia Zaki
per dire che la Palestina vive con Rachel Corrie
per dire ai signori della guerra
che il Movimento si muoverà sempre e dovunque
che la loro pace di morte è il nostro incubo di vita.
Oggi sarò a Roma
loro mi chiamano noglobal
io che nel 2050 avrò 100 anni
mi chiamo
Doriana Goracci


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 Doriana Goracci    - 12-06-2007
Scusate da subito la lunghezza di questo testo ma dal 2001 guardo partecipo ascolto e il 9 giugno c'ero.

Come a Genova e a Firenze e a Vicenza. Vengo a dire la mia, come faccio da tempo. Parte del popolo, ribattezzato ultimamente noglobal- come a dire violento e antipolitico- partiva sabato dalla Repubblica e parte della rappresentanza partitica e associazionistica, ribattezzata ultimamente pacifista, come a dire nonviolenta e politica, partiva dal Popolo: 2 piazze 2 manifestazioni.

Qualcosa ha sfondato il muro omertoso dei media, tanto il dato era schiacciante. Il "popolo pacifista" ha comodamente sfidato la sedia in piazza, in poco
meno di 300 persone. Il popolo "noglobal" ha scomodomante affrontato da sud e nord dell'Italia, 5 ore di cammino che finivano in un "cul desac" a Piazza
Navona, con tanti stop concordati con la questura e con quelli che avevano subito grossi ritardi con i treni, un pellegrinaggio da via crucis.

Ma non c'è niente di nuovo alla luce del sole, il sole malgrado era forte, non ha baciato le innumerevoli telecamere e macchine fotografiche che ci hanno amorosamente seguito dall'inizio alla fine, e hanno
fatto interviste a non finire a coloro che erano tanto o per niente "conosciuti".

I più buoni dei media, hanno detto che abbiamo sfilato pacificamente, come tante mucche, magari abbiamo lasciato al nostro passaggio un po' di merda, certi striscioni che piacevano poco, certe paroline non dolci su Bush ospite e Prodi ospitante, roba da mandrie...

Nei nostri pascoli in ogni caso ci si nutre anche del seme del tifo da dopo partita, nello strascico del corteo si è visto, tutti hanno visto, hanno saputo.
Al contempo, poichè siamo capaci di tutto, mani fatate hanno messo in busta bossoli per un Bagnasco, e imbrattato la lapide di Moro, già siamo un popolo che contiene di tutto, buoni e cattivi, giovani e anziani, ma
i media si sa fanno emeregere quella parte di scontenti cretini, per essere buona...

Sarebbe da oscurare noi i media, non leggerli e non vederli più: fa male alla salute non boicottarli.

Fa male alla salute anche di quelli che lamentano le contestazioni a Trenitalia, agli italiani che lamentano queste piazze dove i mezzi pubblici vengono deviati in certi giorni, quegli italiani che attendono il messia, il leader, il fustigatore dei costumi, che sono tutti
antirazzisti, antifascisti, antiguerra, antiterroristi, anti insomma tutti i qu-anti che guardano poi affascinati e contenti la televisione pubblica-privata e leggono dai giornali qu-anti attentano alla vita democratica del paese, di chi paga le tasse, l'ici, e lamentano...

Anche questo fine settimana è stato superato, tutto torna alla norma, nella norma. I violenti e i nonviolenti a dibattere tra loro, così come i proletari e i sottoproletari, i lavoratori e i precari, le donne e gli uomini, gli studenti e i professori, i malati e la
sanità...anche Loro, la Casta dei politici ,dibatteranno , senza farsi nessun male,
quello lo fanno Loro a Noi.

Rimane per me come una tragedia la foto per il mondo della risata oscena dell'incontro tra Bush e Prodi e Ratzinger, li unisce la linea della bocca, sottile, dischiusa per il primo e l'ultimo, spalancata per
quello in mezzo:si vede solo un' area nera. A Roma la bocca fatta così si chiama : a dindarolo-il salvadanaio, tradotto in italiano.

Non curatevi dei media, non curiamoci dei media, perchè loro sanno quello che fanno.

Organizziamoci noi per vedere cosa possiamo continuare a fare insieme. Carovane di pochi, piene come un uovo di documentazioni e informazioni contro la guerra e per il disarmo, sono state capaci di
parlare a noi, alla gente comune, a sud e nord dell'Italia.Il 9 giugno ci ha dato grandi straordinarie conferme,eravamo tanti, non si sbaglia a dire più di centomila. Con la nostra autorganizzazione siamo riusciti ad esserci nella Roma blindata, nella Roma capoccia. Ci sono gli amici che ci hanno fotografati: credo sia importante vederle e riconoscersi in
queste foto, dicono tutto di noi, alla fine di questa lettera, inserisco due link, io mi ci sono ritrovata, per poter scorrere questa pagina luminosa del nostro calendario contro la guerra. Ognuno di noi
rappresentava e c'era anche per tanti altri, ho avuto innumerevoli messaggi di chi mi chiedeva di gridare anche per lei, anche per lui, Franca da Ancona, Giulio da Molfetta, Claudio da Firenze, Anna da Roma,
Augusta dal Friuli.... Facciamo emergere le voci di chi non conosciamo, le creazioni di cartelli e striscioni che i giornali non pubblicano mai, i documenti prodotti dal movimento, le riflessioni di piccoli ed
ostinati gruppi di donne e uomini, che continuano e resistono come Logan Laituri, veterano della guerra in Iraq ed aderente dell'organizzazione anti-guerra Iraq Veterans Against the War, fatto arrivare in Italia su
iniziativa della Sinistra Critica. Non curiamoci più di tanto delle pagine oscure e oscurate dei Media, ripeto, ci fanno male alla salute, e noi invece dobbiamo campare, anche tra i loro gas che saranno ridotti nel 2050.

Ci tengo a dire che c'erano anche Anna e Angelo Garro, che ho conosciuto casualmente in rete, che mi scrivono, perchè io faccia girare:

Carissima Doriana

Ti rubo qualcosa di Tuo per intervenire anch'io su questa importante giornata, quindi Ti plagio:


Anch'io oggi avrei voluto essere a Roma

Per dire quello che il governo tace

Per dire quello che chi è al governo è all'opposizione non dirà mai

Per dire che il papa benedice ma non dice

Per dire quello che i giornali non diranno mai

Per dire che anch'io amo l'America di Cindy Sheehan

Per dire che oggi è il 9 giugno

Per dire che oggi sono 9 anni che nostro figlio è morto

Per dire che è morto al servizio dello Stato ma ignorato dallo Stato

Per dire che oltre a nostro figlio vi sono molti altri giovani soldati morti

Per dire che sono oltre 10.000 i morti nonostante la "pace"negli ultimi 20 anni

Per dire che tutti ancora oggi aspettano Giustizia e Dignità

Per dire che nonostante ciò e contro il volere popolare si rifinanziano le "missioni"

Ma oggi è il 9 giugno 2007, 9° anniversario della Sua scomparsa

Quindi non potremo essere a Roma, ma vicino a Lui sulla Sua tomba

Saremo nel cimitero di Chiaravalle a Milano

E siamo certi che a Roma ci sarai anche per il nostro no alla guerra

Foto