Schede di valutazione e nuove iscrizioni
Mirco Pieralisi, Giovanni Cocchi - 27-11-2006
LE DELIBERE DEI COLLEGI DEVONO ELIMINARE LA LEGGE MORATTI

Dopo la nota ministeriale di dieci giorni fa sulle schede di valutazione, in cui il ministro smentisce anche se stesso (la nota di gabinetto n.7265 del 31/08 affermava infatti che "soccorrono fondate ragioni per suggerire di soprassedere dall'applicazione delle modalità di valutazione introdotte dal portfolio e di avvalersi dei modelli valutativi di cui al previgente ordinamento") è chiaro che ogni piccolo e grande passo per eliminare ogni dispositivo della legge Moratti nella scuola primaria deve essere fatto innanzi tutto dal basso.
E' importante quindi che i Collegi dei docenti, chiamati a deliberare sulle schede di valutazione, diano un segnale chiaro per superare definitivamente quei modelli (a volte ministeriali, a volte frutto di compromessi più o meno onorevoli) che sono nati "dalle modalità di valutazione nate dal portfolio". Inoltre, a un mese dalle iscrizioni alla prima classe, i collegi devono vigilare ed indirizzare le istituzioni scolastiche verso la definitiva cancellazione dello spezzatino orario. Ma andiamo con ordine.

1- SCHEDE DI VALUTAZIONE

L'unica maniera di sciogliere la contraddizione tra la citata nota del 31 agosto e la più recente nota ministeriale (in cui, dopo aver lasciato piena autonomia alle scuole, si fa riferimento alla valutazione delle ore opzionali e del comportamento), è quella di deliberare schede di valutazione fondate sul modello ministeriale preesistente alla legge 53 e al decreto 59/2004. Le eventuali obiezioni di dirigenti che invocassero il rispetto della nota più recente in merito alla valutazione degli apprendimenti ("ivi compresi gli insegnamenti e le attività facoltativo-opzionali e del comportamento degli alunni") possono essere tranquillamente confutate: è la scuola e il suo pof che definisce il modello orario e la sua unitarietà, quindi se le ore opzionali non ci sono, o sono una pure finzione formale (come in moltissimi casi), non possono essere valutate. Riguardo al comportamento (tralasciando ogni considerazione di merito su un'arma impropria che è stata distribuita ai peggiori di noi) vale la pena di ricordare ai dirigenti notai, o "resistenti al contrario", che molte scuole (tra cui il 90% delle bolognesi) non avevano già l'anno passato inserito la valutazione sintetica del comportamento, rimettendo al quadro analitico conclusivo della scheda ogni considerazione sulla partecipazione scolastica. Tornando, in questo "anno ponte", al modello ministeriale preesistente alla riforma, si possono raggiungere due obiettivi entrambi importanti:
- in primo luogo si delegittima lo spezzatino orario, eliminando la valutazione delle ore opzionali. Questo vale per tutti, anche per quelle scuole, come la maggior parte di quelle bolognesi, che, pur non avendo introdotto il giudizio sintetico di comportamento, nella scheda di valutazione avevano introdotto la casella delle ore opzionali per poi... lasciarla in bianco!
- in secondo luogo, adottando in maniera massiccia la vecchia scheda ministeriale si dà un segnale in controtendenza rispetto alla inqualificabile pratica delle schede fai da te, vera e propria caricatura dell'autonomia e della libertà dell'insegnamento.

Per agevolare la maggiore uniformità possibile a livello nazionale, nonché per superare eventuali resistenze/scuse/pretesti (dove andiamo a recuperare il modello? è già troppo tardi...; non è che poi costa di più?....) ci impegniamo a mettere presto in rete il file del modello preesistente al decreto 59/04; più Collegi lo adotteranno e più il segnale sarà chiaro.

2 - NUOVE ISCRIZIONI

L'unica maniera per cancellare da subito lo spezzatino orario è quello di predisporre una modulistica di iscrizione basata sulla scelta tra due modelli orari unitari: quello a modulo (con le relative ore di compresenza) e quello a tempo pieno. Non basta dire "40 ore": occorre specificare che si tratta 40 ore di tempo scuola delle alunne e alunni, con la compresenza di quattro ore degli insegnanti titolari.
E' veramente incredibile che dopo le ripetute dichiarazioni formali pubbliche sul superamento dello spezzatino orario fatte sia dal ministro che dalla viceministra Bastico (quest'ultima anche di fronte a grandi platee di docenti), non abbiamo ancora garanzie sul ripristino di modelli orari unitari. Anzi, nella citata ultima nota ministeriale sulla scheda di valutazione si dà un messaggio addirittura opposto!
E' chiaro che i Collegi, anche in materia di iscrizioni, devono farsi sentire, in maniera forte e chiara, senza aspettare regali (o chiacchiere) dall'alto. E' evidente che il lavoro nei Collegi, in particolare sulla questione delle iscrizioni, dovrà essere sostenuto dalla vigilanza e dalla mobilitazione dei genitori, che dovranno pretendere la risposta adeguata ad una richiesta di tempo scuola rispondente a un modello pedagogico e didattico e non semplicemente (e morattianamente) alla copertura oraria dei bisogni, pur legittimi, delle famiglie. E facciamo attenzione, non basta avere soddisfazione al momento delle iscrizioni, ma pretendere un'adeguata politica di assegnazioni degli organici.

In conclusione, care colleghe e cari genitori, anche quando non devono spendere una lira, non ci regalano niente. E' meglio darsi da fare comunque in prima persona, indipendentemente dal colore della tappezzeria degli uffici di Viale Trastevere.

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