breve di cronaca
Parere del CNPI su nuove classi di concorso
http://www.orizzontescuola.it - 25-09-2006
Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici - Ufficio IX Segreteria del Consiglio Nazionale della P.I.

Prot. n. _______ Roma, 19 settembre 2006

OGGETTO: Parere su "Nuove classi abilitazione ex art. 2 c. 7 D.L.vo 17.10.2005, n.227"

Premessa

Il Consiglio Nazionale della P.I. ritiene che in questa fase del processo riformatore non sussistano le condizioni per una revisione organica e complessiva delle classi di concorso sia per il primo che per il secondo ciclo. Infatti, solo dopo la definizione e la conoscenza del quadro complessivo di riforma si potrà procedere ad una necessaria revisione di tutto l'impianto delle classi di concorso in tutti i suoi aspetti: ambiti disciplinari più o meno ampi e specialistici, individuazione delle discipline che richiedono classi di concorso specifiche, possibilità o meno di verticalizzazione, equipollenze tra abilitazioni vecchie e nuove, corrispondenza tra nuove e vecchie classi di concorso, individuazione dei titoli di accesso necessari e quant'altro occorre.
Inoltre, l'attuale situazione prevede la sospensione degli effetti del decreto legislativo 226/2005 e la proroga della delega per la definizione del secondo ciclo e potrebbe comportare, anche per naturali esigenze di raccordo, modifiche in relazione alla scuola media (si è in attesa della proposta di regolamento attuativo che sostituisca le attuali indicazioni nazionali introdotte solo in via provvisoria).
Questo rende non utile l'esame e il riferimento alla bozza di proposta allegata alla richiesta di parere in quanto è, tra l'altro, parziale, non definita su opzioni univoche e sconta l'incertezza del quadro normativo in cui era stata pensata.

In questa fase il Consiglio Nazionale della P.I ritiene comunque necessario evidenziare l'esigenza che permanga la previsione di specifiche classi di concorso per le attività pratiche e di laboratorio (attuali tabelle C e D). Le attività didattiche relative a tali insegnamenti, presenti in molti indirizzi, rappresentano, infatti, già nella situazione attuale anche un occasione di reale collegamento col mondo del lavoro. In prospettiva, in sede di riforma, ne andrebbe garantita l'estensione e il potenziamento al fine di migliorare la qualità di queste attività didattiche particolarmente necessarie in molte tipologie di istituzioni scolastiche anche in previsione della finalizzazione dei titoli conseguiti all'inserimento nel mondo del lavoro e nei percorsi postsecondari.
Questo comporta necessariamente la previsione anche per questi insegnamenti della formazione a livello universitario così come già attualmente previsto per tutti gli altri docenti.
Ovviamente, in tutte le diverse fattispecie vanno fatti salvi i diritti acquisiti sia in relazione ai titoli di accesso acquisiti che alle eventuali abilitazioni/idoneità già possedute.
Per quanto riguarda la scuola media, invece, pur in presenza di una situazione ancora in corso di evoluzione, il Consiglio Nazionale della P.I ritiene necessario procedere ad un intervento tampone di "manutenzione urgente", seppure da riesaminare in sede di ridefinizione complessiva alla luce della conoscenza del complesso di tutto il percorso di riforma. Al riguardo, richiamandosi al parere formulato nell'adunanza del 25/2/2005 di cui si ribadisce la validità compresa la richiesta di innalzamento almeno a 30 ore settimanali dell'orario obbligatorio, il Consiglio Nazionale della P.I formula la proposta di lasciare invariati i titoli di accesso per tutte le classi di concorso.

Propone, invece, di modificare:

per la classe 28/A la denominazione in "Arte e Immagine"; per la classe 30/A la denominazione in "Scienze Motorie e Sportive"; per la classe 32/A la denominazione in "Musica"; per la classe 33/A la denominazione in "Tecnologia ed Elementi di Informatica".

Il Consiglio Nazionale della P.I propone, in questa fase, la conferma dell'attuale impianto :

1. per la classe 43/A mantenendo la dizione esistente "Italiano, Storia, Educazione Civica e Geografia" perché, pur condividendo l'idea che l'educazione civica possa essere trasversale a tutte le discipline, si vuole evitare che scompaia dal contesto storico e diventi solo occasione di marginali riferimenti nel processo di insegnamento e apprendimento;
2. per la classe 45/A mantenendo la dizione "Lingua Straniera"e la sua articolazione interna nelle diverse lingue a cui attribuire diversi codici;
3. per la classe 59/A mantenendo la dizione "Scienze Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali".

Il presente documento vuole essere una risposta concreta e costruttiva alla richiesta di contributo da parte del CNPI ed è solo una prima tappa di un percorso che dovrà necessariamente rimodularsi e svilupparsi, come affermato all'inizio, per accompagnare il necessario processo riformatore in atto.


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