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Fuori le atomiche dall'Italia, fuori le atomiche dalla Storia
Comitato via le bombe - 06-08-2006
Convegno a Bastìa del Castello di Torre
via Vittorio Veneto
33170 Pordenone

Data e ora d'inizio
: 7 Ago 2006 - 09:30

Data e ora di fine: 7 Ago 2006 - 19:00.:

1ª sessione (ore 9.30 - 13.00) Interventi di saluto delle autorità locali e del Coord. Reg. Enti Locali per la Pace
Stefania Maurizi, giornalista, autrice del libro "Una bomba, dieci storie: gli scienziati e l'atomica";
Francesco Polcaro
, del Comitato Scienziate/i contro la Guerra
Luciano Benini, MIR, fisico nucleare un rappresentante di IALANA, (Associazione Internazionale dei Giuristi contro le Armi Nucleari) Franco Juri, giornalista e pacifista sloveno

2ª sessione (15.00 - 19.00): Proiezione documentario "Le Gru di Sadako: l'umanità contro l'atomica"
Andrea Bellavite, consulente regione FVG per la nuova legge reg. sulla pace.
Francesco Martone, senatore, ref. italiano PNND (Parliamentarian Network for Nuclear Disarmament)
Lidia Menapace, senatrice, componente della Commissione "Difesa"
Luisa Morgantini, MEP, Presidente Commissione Sviluppo dell'Europarlamento

Cinque pacifisti pordenonesi hanno avviato una causa legale contro il governo USA, chiedendo che le atomiche custodite ad Aviano siano rimosse dal territorio italiano in quanto la loro presenza è in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
Nell'atto di citazione si argomenta che tali armi sono causa di pericolo per tutta la popolazione dell'area, in quanto la loro presenza illegale rende Aviano l'obiettivo dichiarato di eventuali attacchi nucleari da parte di altre potenze. Il rischio diretto in capo agli attori, pur reale, è stato utilizzato in maniera "strumentale" per permettere l'avvio di una causa civile basata su un "temuto danno" ai sensi dell'art. 2043 CC.
In realtà, le motivazioni di questa azione vanno ben al di là del rischio per la nostra sicurezza personale. La presenza delle atomiche USA ad Aviano, così come a Ghedi ed in altri cinque stati europei incrina pericolosamente le istanze di non proliferazione; è tale presenza, unitamente ai piani di ammodernamento dell'arsenale nucleare da parte delle superpotenze, non le future centrali nucleari dell'Iran, la principale minaccia alla sopravvivenza del pianeta.

Questo convegno vuol essere un momento di crescita della consapevolezza sul reale pericolo delle atomiche, e al tempo stesso sulle prospettive di lotta contro la minaccia nucleare.
La mattina, i vari relatori faranno il punto sui rischi connessi al nucleare, mentre nel pomeriggio lasceremo spazio ad alcuni esponenti pacifisti prestati alle istituzioni, per capire quel che si può fare e si sta facendo in questa direzione ai vari livelli, dalla Regione al Parlamento Europeo.

Il Comitato "via le bombe"

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