breve di cronaca
Interrogazioni a risposta immediata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Edscuola - 08-05-2002
GRIGNAFFINI, SASSO, CAPITELLI, INNOCENTI, RUZZANTE, MONTECCHI, MARTELLA,
CHIAROMONTE, CARLI, GIULIETTI, LOLLI e TOCCI

Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
il mondo della scuola comincia ad essere investito dai pesanti tagli di
bilancio e riduzioni di organico (34 mila in tre anni) previsti dalla legge
finanziaria per il 2002 e sono stati molteplici gli atti del Governo tesi a
destrutturare la gestione ordinaria in quel delicatissimo sistema che è la
scuola; in particolare, si fa presente:
a) la mancata attuazione delle previsioni, di cui all'articolo 8 del
regolamento sull'autonomia scolastica, in materia di competenze nella
definizione dei piani di studio nazionali e locali, il mancato sostegno
all'autonomia della sperimentazione da parte delle scuole e l'abbandono dei
progetti speciali: musica, lingua, biblioteche e Proteo;
b) la sospensione dei progetti di innovazione e di sviluppo della scuola
dell'infanzia;
c) l'assenza di qualsivoglia intervento, in un quadro di riduzione dei
finanziamenti, di carattere finanziario e concertativo, riguardante
l'attuazione delle leggi sull'obbligo scolastico e sull'obbligo formativo;
d) la sospensione, con un semplice decreto ministeriale, del funzionamento
dei centri servizi, per le istituzioni scolastiche;
e) il mancato rilancio degli istituti regionali di ricerca educativa, che
non sono stati messi in condizioni di operare, con grave danno per gli
importanti settori di intervento loro attribuiti;
f) il grave ritardo per l'utilizzazione dei 150 miliardi stanziati nella
legge finanziaria per il 2001 per la preparazione informatica dei docenti;
g) la mancata attuazione del finanziamento delle iniziative di
autoaggiornamento previste dalla stessa legge finanziaria per il 2002;
h) la mancata attuazione della nuova legge istitutiva degli organi
collegiali territoriali e del consiglio superiore dell'istruzione e la sua
conseguente sospensione con decreto-legge;
i) l'inattività dell'osservatorio sull'handicap e la sottovalutazione grave
delle esigenze presenti attualmente in tale ambito;
l) l'assenza di ogni iniziativa relativa alla presenza studentesca,
confermata dalla mancata indizione sia delle elezioni delle consulte sia
della giornata dall'arte studentesca -:

se il Ministro interrogato, con riferimento ai vari livelli di
responsabilità, sia consapevole della gravità della situazione in cui oggi
si trovano le scuole a causa dei tagli di organico previsti e quali
iniziative straordinarie si stiano adottando per far fronte a questa
situazione.


LETIZIA MORATTI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei solo
ricordare che la legge n. 30 del 1999, approvata dal Governo precedente
(quella con la quale ci siamo dovuti confrontare), è priva di copertura
finanziaria e la sua attuazione avrebbe comportato una spesa rilevante ed
eccezionale per affrontare il cosiddetto problema dell'onda anomala, mentre
a regime si sarebbe verificata una riduzione di organico di oltre 100 mila
unità. Nessuna delle misure di questo Governo ha comportato una diminuzione
delle risorse destinate alla scuola. Si sta procedendo a una
razionalizzazione del sistema che consentirà nuovi investimenti per la
valorizzazione dei docenti e per l'adeguamento delle strutture per la
didattica.
Vorrei, inoltre, ricordare che questo Governo ha ereditato una situazione
gravemente compromessa sul piano della stessa funzionalità. A seguito delle
decisioni della magistratura, che avevano annullato la graduatorie
permanenti, erano paralizzate le assunzioni dei docenti su posti vacanti e
l'affidamento delle supplenze, così da pregiudicare gravemente lo stesso
avvio dell'anno scolastico 2001- 2002.
La prima preoccupazione di questo Governo è stata quella di ridare
funzionalità al sistema dettando nuove regole per le graduatorie così da
sbloccare le nomine e le supplenze per il 2001-2002 e disciplinando il
sistema a regime così da anticipare i tempi di tutte le operazioni di
definizione degli organici e di copertura dei posti vacanti riassumendo, nel
mese di agosto, oltre 62 mila docenti.
Il Governo ha, inoltre, indirizzato la propria azione alla finalità di
riformare il sistema educativo. Il disegno di legge delega atto Senato n.
1306 assicura e rafforza l'autonomia scolastica che è stata accentuata e
resa più concreta attraverso l'attribuzione delle responsabilità di gestione
del programma annuale e delle relative risorse finanziarie. Le direzioni
generali regionali, che costituiscono centri autonomi di responsabilità e di
spesa, gestiscono direttamente i fondi per tutte le iniziative di formazione
e di aggiornamento per i docenti e per il miglioramento dell'offerta
formativa, ivi inclusi i progetti speciali e le sperimentazioni. Le
sperimentazioni ed i progetti speciali proseguono e sono sostenuti
finanziariamente sotto la responsabilità delle direzioni regionali, così
come sono sostenute finanziariamente le operazioni di aggiornamento dei
docenti che sono proseguite regolarmente nel corso di quest'anno.

ALBA SASSO.

Signor Presidente, come Democratici di sinistra siamo
profondamente insoddisfatti perché il ministro non ha risposto alla nostra
interrogazione che si riferiva ad atti di questo Governo.
La scuola è in situazione di grave incertezza: i genitori non sanno se a
settembre partirà la vostra proposta di riforma e non sanno a che età devono
iscrivere i bambini alla scuola elementare. Tutti gli atti del vostro
Governo hanno tagliato sui progetti speciali, hanno tagliato su quanto la
scuola reale ha fatto in questi anni per migliorare la qualità
dell'apprendimento di tutti e di ciascuno. Per voi la scuola è occasione di
risparmio: lo ha detto il ministro Tremonti, c'è un carteggio tra lei e il
ministro Tremonti su questo.
Il taglio dell'organico di 34 mila insegnanti ha come risultato che è stato
tagliato il tempo pieno nelle scuole elementari, è stato tagliato il tempo
prolungato nella scuola media e sono state autorizzate classi con più di 30
alunni, persino in presenza di alunni disabili.
Vi è anche un altro effetto assai negativo rispetto ai vostri tagli
dell'organico: da qui ai prossimi anni non entrerà più nessuno nella scuola
pubblica. Giovani che si sono impegnati nelle scuole di specializzazione e
nei concorsi, che hanno impegnato i loro soldi e la loro intelligenza per
entrare nella scuola non vi entreranno anche perché voi avete previsto che,
per il prossimo anno, vi saranno solo 8.500 entrate in ruolo rispetto ai
30.000 posti vacanti. (...) Questo disastro fatto di tagli, di omissioni e
di ritardi voi lo chiamate riforma. Il paese è molto preoccupato di quello
che sta avvenendo e che avverrà nei prossimi mesi nella scuola, ma noi non
saremo fermi su questo.


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