Dal Meucci di Carpi
Francesco Mele - 24-11-2005
32 lavoratori del Meucci di Carpi hanno firmato il seguente appello ai sindacati che hanno ridotto o ritirato o mai proclamato l'adesione della scuola statale allo sciopero generale del 25 novembre. L'appello, corredato delle firme, è stato inoltrato a FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, GIlda e Snals.
Saremo in piazza a Modena venerdì mattina insieme a tutti i lavoratori delle altre categorie per protestare contro la politica economica del governo e rendere evidenti le specificità della scuola nella resistenza all'azione di questo governo.
L'appuntamento è per venerdì alle 9:00 in largo S. Agostino a Modena da dove poi raggiungeremo Piazza Grande per unirci agli altri lavoratori.
Per chi proviene da Carpi l'appuntamento è alle 8:20 al parcheggio di Via Cuneo di fronte alle scuole elementari Rodari.

Un saluto a tutti
Francesco Mele



ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "MEUCCI" DI CARPI

CONFERMIAMO DAL BASSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 25 NOVEMBRE

ANCHE NEL COMPARTO SCUOLA


Per il comparto scuola, lo sciopero generale del 25 novembre sarà limitato alla sola prima ora. Così hanno deciso CGIL, CISL e UIL e la Gilda ha addirittura ritirato del tutto la sua adesione.

Noi lavoratori della scuola, iscritti ai suddetti sindacati, la riteniamo una scelta sbagliata. Lo sciopero del 25 deve essere davvero generale per tutte le categorie.

Queste le ragioni:
  • lo sciopero generale è stato proclamato, a giusto titolo, contro la finanziaria. Essa colpisce tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici: Comuni, Province e Regioni subiscono tagli che si tradurranno in tagli ai servizi, anche la sanità viene pesantemente colpita, le risorse per il Mezzogiorno vengono ulteriormente ridotte, 100.000 posti di lavoro precari nella pubblica amministrazione risultano soppressi... Di nuovo, nulla viene fatto per colpire rendite e profitti. Su queste ragioni non è necessario soffermarsi a lungo: i volantini di convocazione dello sciopero riportano compiutamente le spiegazioni. All'opposto, quello che i sindacati non spiegano è il perché possono scioperare tutti eccetto i lavoratori della scuola. I motivi dello sciopero riguardano tutte e tutti gli appartenenti a tutte le categorie e tutti i cittadini.
  • in prima istanza, i nostri sindacati hanno proclamato lo sciopero di un'ora, poi di una giornata, infine sono tornati di nuovo ad un'unica ora di astensione dal lavoro. Il tutto nel giro di una settimana. Nel momento in cui l'insieme dei lavoratori sta portando avanti una battaglia contro una finanziaria che riguarda tutti, non possiamo occuparci esclusivamente dei nostri arretrati, come se la lotta comune contro le politiche del governo Berlusconi non coinvolgesse anche noi. Del resto, gli aumenti stipendiali nella scuola sono stati finanziati coi tagli che le varie finanziarie e la riforma Moratti hanno attuato nell'istruzione. Questa finanziaria non si smentisce: come testimonia un comunicato della stessa Cgil sono tagliati, ad esempio, gli stipendi dei supplenti.
  • non vi è alcuna ragione per cui i lavoratori e le lavoratrici della scuola debbano dormire un'ora in più mentre tutti gli altri si fanno carico della lotta contro la finanziaria e contro il governo che si appresta a vararla. Non è il caso di dissociarci solo perché Tremonti e Berlusconi hanno sfornato una ennesima promessa di pagamento di quel che il governo ci deve da due anni.
  • dire che la scuola sciopera la prima ora è come dire che non sciopera affatto. Nessuno nella scuola crede all'efficacia di questa forma di lotta, tant'è che solitamente la pratica una percentuale che non supera il 3%. E a ragione: se si devono perdere soldi, tanto vale farlo per una iniziativa che sia visibile e forte.
  • non pensiamo che questo governo meriti solo uno sciopero-testimonianza. La scuola è stata tra i settori più colpiti da Berlusconi e soci. La riforma Moratti sta devastando scuole e università, e i sindacati devono mostrare la massima determinazione nell'opporsi a questo governo o saranno destinati a subire i ricatti (e le promesse) della controparte. Per questo noi sottoscritti chiediamo ai sindacati di categoria di tornare sulla propria decisione e, se ciò non avvenisse, dichiariamo sin d'ora che disobbediremo alle loro indicazioni e sciopereremo l'intera giornata (la copertura sindacale è assicurata dalla proclamazione di sciopero per l'intera giornata dei sindacati di base).
    Saremo nelle manifestazioni di piazza indette nelle varie città dove daremo vita a spezzoni di corteo che cerchino di unificare le varie lotte che si sono articolate in questi mesi contro le riforme Moratti, dalle scuole alle università, coinvolgendo precari, universitari, medi, genitori, docenti e ATA.

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 Francesco M.    - 27-11-2005
Esiti dello sciopero ... piccoli numeri per un grande messaggio

78 i docenti tenuti ad essere presenti (già detratti assenti e giorno libero)
11 hanno scioperato per 1 ora (14,1%)
34 hanno scioperato per l'intera giornata (43,6%)
33 non hanno scioperato (42,3%)

26 ATA tenuti ad essere presenti (nessun assente)
5 hanno scioperato per 1 ora (19,2%)
14 hanno scioperato per l'intera giornata (53,8%)
7 non hanno scioperato (26,9%)

Totale su tutti i lavoratori:

104 tenuti ad essere presenti
16 hanno scioperato per 1 ora (15,4%)
48 hanno scioperato per l'intera giornata (46,2%)
40 non hanno scioperato (38,5%)