La scuola parla alla città
Fabrizio Mangione - 26-04-2002
COORDINAMENTO DOCENTI DELLA PROVINCIA DI PALERMO


RELAZIONE SULL’ ASSEMBLEA CITTADINA
“ LA SCUOLA PARLA ALLA CITTA’ “
del 23.04.2002
al Liceo Classico “G. MELI” – PALERMO


Circa 150 i partecipanti all’Assemblea del 23.04.2002, promossa dal Coordinamento Docenti della Provincia di Palermo per dibattere sui problemi della Scuola e sulle prospettive che per essa si delineano alla luce dei progetti e dei processi di riforma intesi a ridefinirne strutture, contenuti e funzioni.
L’avvio dei lavori è stato dato dal Dirigente scolastico del liceo prof. Sergio Lo Monaco che, nel porgere i saluti ed i ringraziamenti ai partecipanti, ha espresso, tra l’altro, la convinzione che le scuoledebbano costituire, nella città, uno spazio aperto per il confronto ed il dibattito, uno strumento, cioè, di crescita e di arricchimento culturale per tutti i cittadini impegnati nel comune obiettivo dello sviluppo sociale ed umano della nostra società.
Le relazioni introduttive dei docenti promotori dell’evento, moderato dalla prof.ssa Daniela Sortino, hanno evidenziato alcuni punti fortemente problematici della riforma della Scuola in atto, tra i quali il potenziamento – di fatto – delle scuole private (Fabrizio Mangione), il ridimensionamento del principio di obbligo scolastico (Margherita Macaluso), le incongruenze tra la legge delega e i principi sanciti dalla Costituzione italiana in materia di Istruzione pubblica (Enrico Guarneri), le conseguenze derivanti dalla modifica dell’Esame di Stato (Giovanni Alessi), le difficoltà che la scuola italiana incontra nel travagliato percorso tra autonomia e riforma (Ferdinando Alliata).
La partecipazione del mondo accademico è avvenuta attraverso la lettura di una comunicazione del prof. Salvatore Nicosia, nella quale sono stati ribaditi alcuni fondamentali motivi di dissenso nei confronti dell’attuale riforma della scuola – in piena concordanza con le posizioni espresse dal Coordinamento – riguardanti, in particolare, il pericolo di uno smantellamento della scuola pubblica, democratica e pluralista, a vantaggio di un’ idea di istruzione elitaria e classista; nella stessa comunicazione è stato inoltre ricordato l’incontro previsto per il 4.maggio nell’Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, aperto ai docenti delle scuole e dell’Università, finalizzato alla fondazione di un “Forum Scuola – Università” all’interno del quadro delle attività promosse dal “Movimento del 9 marzo”.
Vari gli interventi che hanno animato il dibattito, condotti da studenti, docenti, genitori, dirigenti scolastici, rappresentanti di associazioni e di forze sindacali e politiche, sostanzialmente concordi nella critica alla riforma della scuola, come pure nell’individuazione di pericoli di svolte antidemocratiche relative ad altre istituzioni ed a diversi ambiti della vita associata.
Gli studenti intervenuti, in rappresentanza di collettivi universitari e dimovimenti giovanili tra i quali il “Forum studentesco”, hanno espresso serie preoccupazioni rispetto alla direzione politica del nostro Paese e al futuro che essa prospetta, caratterizzato da precarietà occupazionale, restringimento degli spazi democratici, inasprimento delle disuguaglianze sociali.
Gli studenti universitari, in particolare, denunciano la sempre più scarsa attenzione prestata, all’interno degli Atenei, alla qualità della formazione, a vantaggio di logiche affaristiche e di mercato.
Gli interventi dei genitori degli allievi hanno posto in primo piano la necessità di un coinvolgimento attivo dei genitori stessi nell’esame e nella comprensione delle proposte di trasformazione della scuola avanzate dall’attuale governo, al fine di un significativo allargamento del fronte di difesa della scuola pubblica di stato, per frenare il rischioso slittamento verso una sempre più marcata logica di mercato per la quale, come è stato dichiarato in uno di essi presente, tra l’altro, in veste di Presidente di un ordine professionale, “…i lavoratori della conoscenza finiscono per portare avanti gli interessi della Confindustria”.
Due le proposte più significative avanzate negli interventi successivi: la creazione di un comitato referendario per la difesa della scuola pubblica e l’organizzazione di incontri del movimento dei docenti con vari ordini professionali, nel tentativo di coinvolgere nel dibattito sulla scuola, sull’istruzione e sulla formazione sempre più ampi settori della società civile.
Tra gli altri hanno preso parte al dibattito Pia Blandano, Dirigente scolastico e rappresentante di “Libera Scuola”, Valeria Ajovalasit, portavoce di Arcidonna, Gaetano Ruvolo, Segretario provinciale della CGIL – Scuola di Palermo, e l’ex assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Antonio Marotta.
Oltre a vari esponenti dell’esecutivo provinciale Cobas-Scuola era presente in sala anche l’ex assessore comunale alla Pubblica Istruzione Alessandra Siragusa,
Annunciata, infine, come prossimo impegno del Coordinamento Docenti, l’organizzazione di una “tavola rotonda” con la partecipazione di esponenti politici e di sindacati per un confronto di posizioni e strategie in merito ad alcuni problemi cruciali che il mondo della scuola, oggi, vive.
Le note del coro degli allievi del Liceo hanno briosamente concluso l’Assemblea con l’eccellente esecuzione di alcuni brani musicali tratti dal proprio repertorio.

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