Concorso ordinario Dirigenti Scolastici
gelli - 25-10-2005
Nel sito della FLC, ex cgil scuola, leggo:

"Le problematiche emerse nella gestione e nella stessa fase di avvio del primo concorso ordinario dei Dirigenti Scolastici impongono una discussione aperta sulla futura sostenibilità di tale percorso.
Il concorso appena avviato va completato. Ma il prossimo concorso, ce lo dicono già i fatti emersi in questi mesi, dovrà svolgersi in termini diversi. E il prossimo concorso ordinario dovrà essere bandito quanto prima.
La FLC Cgil avanza alcune linee di discussione offrendo all'attenzione di tutti un documento su cui chiama ad un confronto di massa, anche attivando incontri specifici e discussioni di merito in ogni sede e occasione.
Per osservazioni, riflessioni, idee, suggerimenti e proposte si può scrivere a: organizzazione@flcgil.it
"

Adesso! quando ormai il concorso, con il contributo della Cgil, è stato già avviato e molti sono rimasti esclusi senza la possibilità di essere tutelati.

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 Cagliostro    - 25-10-2005
Non doveva passare l'inutile figura del Dirigente Scolastico, la scuola non ne aveva e non ne ha nessun bisogno! Qualcuno ha voluto fabbricarsi una carriera a propria misura. Erano, invece, maturi i tempi per adottare le stesse procedure in atto all'Università, dove tutte le cariche direttive sono elettive. Avrei, invece, rafforzato i ruoli degli Ispettori , ora di nomina governativa (con tutti gli arbitri del caso). Le pressioni dell'ANP (un'associazione con qualche centinaio di iscritti) e i sindacati (guidati da presidi) hanno avuto successo introducendo nella scuola questa figura atipica ed avulsa dal corpo docente. Nessuno ha avuto il coraggio di opporsi a questa scelta sciagurata.

 futurologia    - 01-11-2005
Sono completamente d'accordo con il commento precedente.
La figura del Dirigente Scolastico, così come concepita dalle forze politiche del precedente governo di sinistra e di quello attuale di destra, stride con quella di altri paesi europei dove il dirigente è il primus inter pares e non il padrone del vapore.
La concezione del D.S. passata in Italia va contro tutti i principi della moderna pedagogia, riduce gli utenti della scuola a sudditi, alimenta il servilismo, crea una schiatta di razza superiore, impedisce di fatto la ricerca didattica, sviluppa in modo patologico l'autoreferenzialità di ogni istituto e soffoca la democrazia.