tam tam |  NO WAR  |
Giornata mondiale contro la guerra il 19 marzo
Comitato per il ritiro delle truppe dall’Iraq - 02-03-2005
Manifestazione nazionale a Roma

*Ritiro immediato delle truppe di occupazione dall’Iraq*

*Libertà per Giuliana Sgrena e per tutto il popolo iracheno*



A due anni dall'invasione dell'Iraq i movimenti contro la guerra e il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, fanno appello per una manifestazione globale il 19 marzo.

Il movimento internazionale contro la guerra esige, oggi più che mai, la fine dell'occupazione dell'Iraq. Esige che gli USA cessino di minacciare la Siria, l'Iran, il Venezuela, Cuba ed altri paesi. Sostiene il diritto dei Palestinesi all'autodeterminazione e ad una pace fondata sulla giustizia.

I movimenti contro la guerra si stanno impegnando per stabilire contatti più stretti con le forze che resistono contro l'occupazione in Iraq e in Medio Oriente. I movimenti contro la guerra che si sono sviluppati a livello mondiale appoggiano il diritto del popolo iracheno a resistere contro l'occupazione.

Le elezioni in Iraq hanno rivelato sia la loro manipolazione sia la loro incapacità di essere un reale elemento di ricomposizione popolare in un paese occupato militarmente ed hanno reso ormai evidente il progetto di balcanizzazione del paese. Le elezioni non hanno affatto portato alla normalizzazione mentre l'occupazione ha trasformato l'Iraq in un mattatoio in cui imperversano le truppe occupanti, i mercenari e gli squadroni della morte.

L'integrazione dell'Italia nel sistema della guerra permanente, è emerso con evidenza negli ultimi anni. E' un sistema che prevede l'invio di soldati all'estero per missioni militari mascherate da operazioni di pace o "umanitarie"; che utilizza le basi militari USA e NATO come strumento della guerra preventiva, includendovi -come recentemente
emerso- anche le armi nucleari; che vede crescere sistematicamente le spese militari e per la "sicurezza" sottraendo risorse alle spese sociali; che privilegia lo sviluppo della ricerca e degli investimenti nell'industria bellica; che vara leggi liberticide contro la libertà di informazione, di associazione e di manifestazione.

E’ per questi motivi che intendiamo appoggiare i militari che si rifiutano di andare in guerra e difendiamo gli attivisti perseguitati perché si sono attivati contro la guerra bloccando i treni, i porti e le strade su cui transitavano gli armamenti destinati al mattatoio iracheno.

Il 19 marzo prossimo il movimento contro la guerra riempirà le piazze delle principali città degli Stati Uniti e delle capitali nel resto del mondo. A Londra e a Roma, le manifestazioni assumono particolare importanza perché i due governi sono direttamente impegnati nell'occupazione dell'Iraq.



Chiamiamo i movimenti pacifisti, antimilitaristi, antimperialisti, le forze sindacali, politiche, sociali, i soggetti della cultura e dell'informazione, a mobilitarsi il 19 marzo a Roma in una grande manifestazione nazionale

  • per esigere subito il ritiro delle truppe di occupazione dall'Iraq

  • per ribadire la sovranità dell'Iraq e la legittimità della resistenza all'occupazione militare

  • per animare anche in Italia la campagna internazionale contro le basi militari USA e NATO
  • Per rilanciare le campagne per il disarmo nucleare, contro la produzione e l'export delle armi, per la riduzione delle spese militari

Adoperiamoci in ogni ambito nelle prossime settimane per preparare con incontri, sit in e manifestazioni locali la giornata mondiale contro la guerra, affinché il 19 marzo ci sia una nuova grande manifestazione nel nostro paese.


Comitato per il ritiro delle truppe dall’Iraq – Milano

Aderiscono: CUB – Mi; Rivista L’Ernesto – Mi; Progetto comunista – Mi; Comitato Milano Brianza (Arciblob Arcore, Coord. Dem. Eritrei in Italia – Mi, Italia-Cuba Arcore, Linea proletaria, Unità comunista); Comitati contro la guerra – Mi; Comitato lavoratori contro la guerra – Co; Red Link.


Milano 25 febbraio 2005



  discussione chiusa  condividi pdf