A settembre la nuova scuola a qualità garantita
Genitori di Carpi - 23-09-2004
Alla c. a. della Stampa e delle Emittenti locali

COMUNICATO STAMPA


Iniziano la scuola all’insegna della dequalificazione i 50 alunni delle due classi prime a tempo pieno della scuola elementare “Giotto” di Carpi.

All’iscrizione dei propri figli alla prima elementare per l’anno scolastico 2004/2005, i genitori di 50 bambine e bambini hanno optato per il tempo pieno ed hanno scelto la scuola elementare “Giotto”, essendo previste ormai da anni, in questo plesso, due sezioni a tempo pieno, effettivo, ovvero con due insegnanti in ogni classe per un orario complessivo di 40 ore e un certo numero di ore di compresenza.
A fronte di notizie circa la difficoltà a garantire il tempo pieno così come sempre inteso, i rappresentanti dei genitori delle classi della scuola elementare “Giotto”, insieme ai genitori degli alunni delle future classi prime, hanno manifestato la propria profonda preoccupazione al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Carpi 2, di cui la scuola “Giotto” fa parte, e al CSA di Modena (ex provveditorato), chiedendo ed ottenendo un incontro con la D.ssa Scavone e il dirigente D.r Guarro per avere informazioni precise e rassicurazioni circa la garanzia dei propri diritti.

La situazione si rivela quindi come segue:

  • Il tempo pieno è garantito!
    …ma le insegnanti saranno tre anziché quattro per due classi, e in una sezione sarà realizzabile un orario di 30 ore alla settimana invece delle 40 previste, grazie, per così dire, all’intervento del CSA che per far raggiungere a quella classe il numero d’ore obbligatorie ha decretato di dare un’ insegnante a 8 ore di completamento. Così queste due persone non saranno mai presenti durante le 10 ore di refezione e non avranno nessuna ora di compresenza. L’insegnante a orario pieno viene ad assumere il massimo grado del “tutor” previsto dalla riforma, è un super-tutor che con lo spirito e l’organizzazione del tempo pieno è in netto contrasto.

  • I cinquanta alunni invece si conta siano pieni di risorse: ben 18 di loro sono di famiglie immigrate da altri Paesi e vivacizzeranno la situazione nelle 2 classi portando tante variabili, incognite ed imprevedibili; se qualche bambina o bambino sarà in difficoltà avrà tutte le possibilità di mettere in campo tutte le proprie capacità di rivalsa e di recupero. Meglio, perché la scuola non garantirà assolutamente che si possa dare il sostegno necessario, neanche quello minimo indispensabile che potrebbe venire dalla compresenza delle due insegnanti.

  • A fronte dell’assegnazione all’Istituto Comprensivo Carpi 2 di un docente in meno rispetto al necessario, i docenti della scuola elementare “Giotto” hanno chiesto al Dirigente Scolastico dell’Istituto stesso di insistere nella richiesta al CSA di Modena (ex Provveditorato) dell’assegnazione di un insegnante in più, ad orario completo, da destinare al plesso “Giotto” affinché le classi prime possano funzionare con il doppio organico, senza che venga snaturato il modello qualitativo del tempo scolastico scelto, il tempo pieno, garantendo la qualità del rapporto interpersonale insegnante/alunno, così essenziale a questa tenera età per l’avvio di un buon inserimento e apprendimento.

  • Un’ipotesi maturata nell’Istituto Comprensivo prevederebbe il ricorso alla riduzione delle compresenze nei team di insegnanti delle diverse classi della scuola elementare “Giotto”, per coprire la mancanza dell’intero orario di un docente nelle due prime classi del prossimo anno scolastico, ma questa soluzione rischierebbe di mettere a repentaglio la qualità complessiva dell’insegnamento nel plesso, nel quale vi sono 11 classi piuttosto numerose e con un’elevata presenza di alunni di famiglie immigrate, che di per sé non costituiscono un problema, ma aggiungono complessità.

  • Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo, per parte sua e sostenuto anche da una raccolta di firme fatta in tal senso dai genitori, a fine anno scolastico, nel maggio scorso, ha approvato all’unanimità la conferma anche per il 2004/2005 dell’attuale struttura organizzativa del tempo scuola e dell’impiego degli insegnanti secondo il modello previsto dal Piano dell’Offerta Formativa adottato fino ad ora.

  • I pur generosi sforzi delle istituzioni scolastiche locali (provinciale e locale) per limitare i danni di una riforma che tende a ridurre la scuola pubblica a livelli qualitativi insostenibili hanno prodotto, loro malgrado, risultati limitati: appena 8 ore di presenza in più di un insegnante su una due classi per arrivare a 30, non a 40 ore di insegnamento, non tenendo conto delle ore necessarie per la programmazione periodica delle attività didattiche da parte dei docenti e senza prevedere la loro presenza dalle 12,30 alle 14,30, come dire: …quando mangi che c’è da imparare? Si può sempre accorpare i bambini come nelle colonie di antica memoria. Del resto per quanto imposto dalla riforma Moratti non si potevano istituire nuove sezioni a tempo pieno rispetto alle sezioni in uscita nell’anno scolastico precedente.

Il tempo pieno è quindi garantito, ma non a tutti coloro che l’hanno richiesto, bensì ad un numero di alunni (e famiglie) pari a quello che lo richiese cinque anni fa, quando iniziarono la prima elementare gli alunni che sono usciti quest’anno dalle quinte.

…Guardare avanti per un Paese che scommette sul futuro!

THIS IS THE MORATTIAN LW (LOW QUALITY) SCHOOL, ISN’T IT MISTRESS MORATTI?


I Rappresentanti di Classe dei Genitori anno scolastico 2003/2004
I Genitori delle classi prime dell’anno scolastico 2004/2005
della Scuola Elementare “Giotto”
Istituto Comprensivo Carpi 2



LEGGI IL COMUNICATO SCRITTO DA UN GRUPPO DI GENITORI




  discussione chiusa  condividi pdf