Islamici e cattolici
Gianni Mereghetti - 19-07-2004
Tra i commenti che sono stati fatti rispetto all’istituzione di una classe per soli studenti islamici ve n’è uno sul quale val la pena fare chiarezza, è quello secondo cui una classe islamica realizzerebbe il principio cattolico della libertà di educazione.
A parte che quello della libertà di educazione non è un principio cattolico, ma è dell’umano in quanto tale, mai e poi mai il mondo cattolico ha chiesto di poter istituire una classe per soli studenti cattolici nella scuola statale. I cattolici e con essi tutti coloro che hanno una sensibilità educativa – e sono tanti! – hanno chiesto un’altra cosa, che dentro la scuola l’ipotesi di insegnamento sia esplicita così che la si possa liberamente scegliere e liberamente verificare. Allo stesso modo quando si parla di scuola non statale si indica non una scuola ideologica, ma una scuola che si costituisce in forza di un’ipotesi interpretativa e la cui frequenza è aperta di principio e di fatto a tutti. Del resto io non chiamerei scuola cattolica quella che ha come ipotesi interpretativa il fatto cristiano: è semplicemente una tipologia specifica di scuola libera, nella quale viene proposto come principio culturale il fatto cristiano, e tutti coloro che ci si vogliono confrontare la possono scegliere e frequentare!

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