Contro l'attacco alla scuola pubblica, per il futuro educativo delle giovani generazioni
Vittorio Delmoro - 11-02-2002
Al Ministro dell’Istruzione
Ai sindacati scuola CGIL – CISL – UIL
Ai Sindacati di base UNICOBAS – COBAS – GILDA
Alla stampa locale



L'assemblea di docenti e ATA dell’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ORCIANO (PS)respinge l’attacco che viene portato alla scuola pubblica ed approva il seguente ORDINE DEL GIORNO

L’assemblea dei docenti e del personale ATA, convocata dalle RSU per discutere dell’accordo raggiunto tra sindacati e governo sul pubblico impiego, del decreto sugli organici 2002/2003 e della legge delega presentata dal governo sulla scuola, respinge l’attacco che viene portato alla scuola pubblica, attraverso tutta una serie di provvedimenti; in particolare l’assemblea :

−Rifiuta l’anticipo delle iscrizioni sia alla scuola materna che alla scuola elementare
−Rifiuta il previsto taglio agli organici sia nella scuola media che nella scuola elementare, già penalizzata negli ultimi due anni
−Rifiuta il taglio agli organici del personale ATA, già ora insufficiente
−Rifiuta tutta l’impostazione pedagogica della riforma Moratti/Bertagna, tendente a diminuire l’orario scolastico, per favorire la scuola privata


L’assemblea rivendica :

−i risultati positivi conseguiti dalla ventennale sperimentazione del tempo pieno nella scuola elementare
−la possibilità di scelta del tempo prolungato nella scuola media
−l’efficacia dell’insegnamento della lingua inglese fin dalla scuola materna
−tutti i progetti didattici e di continuità fra i tre ordini di scuola dell’istituto comprensivo


L’assemblea, nel constatare il distacco delle proposte governative dalle reali necessità della scuola, denuncia il tentativo di sottrarre risorse alla scuola pubblica quando invece bisognerebbe investire nel futuro educativo delle giovani generazioni.

L’assemblea invita tutte le organizzazioni sindacali a marciare unite perché la vertenza scuola assuma dimensione generale e nazionale; per combattere la controriforma Moratti/Bertagna; per migliorare le nostre condizioni di lavoro (edifici scolastici, numero di alunni per classe, adeguato sostegno allo svantaggio); per la conquista di salari europei.

Orciano 11/2/2002

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 Gennaro Di Cristo    - 17-02-2002
Si può ancora attaccare la scuola pubblica ? Cosa ne resta dopo tanti anni di gestione berlinguer/de mauro? Cosa resta ancora da distrugere dopo quanto è succeso dagli anni '70 in poi? Dove la mattiamo la visione della scuola/posto di lavoro con tutto l'ipergarantismo del personale ? Si è sicuri che negli ultimi 30 anni si è veramente fatto educazione e istruzione? Come la mettiamo con i risultati OCSE dopo tutte le risporse per il personale investite in questi anni ? Attenti : a sparare su bertagna/moratti può essere altrettanto facile come lo è stato con berlinguer/de mauro ma i sindacati in tutto questo marasma dove li mettiamo? Hanno distrutto progressivamente tutto ciò che c'era di professionalità in nome di un appiattimento colletivo che, questo si, consegnerà la scuola pubblica (quel che resta) ai privati. Un pò di autocritica e meno ideologia non guasterebbe per recuperare quel poco che resta e puntare in alto.