Una manifestazione fuori dal coro
Pier Alberto Caruso - 01-04-2004
Insegnanti ANIAT manifestano davanti al MIUR
Corteo funebre di insegnanti di educazione tecnica

Mentre per le strade di Roma si snodavano i vari cortei di manifestanti contro la politica economica del governo, da piazza “G Belli “, sotto la pioggia battente, prendeva avvio il corteo degli insegnanti di educazione tecnica associati ANIAT
( associazione nazionale italiana area tecnologica ).
I docenti, numerosi, percorrendo il viale Trastevere, hanno accompagnato il feretro, contenente le spoglie dell'Educazione Tecnica e della Tecnologia, piangendo la scomparsa, prematura, della “ Cultura Tecnologica “, barbaramente e disinvoltamente uccisa dall’attuale governo, per mano del Ministro Letizia Arnaboldi Brichetto “ Moratti “ e con la tacita indifferenza di partiti politici e sindacati.
Dietro il corteo, i manifestanti , gridavano con rabbia il disappunto contro la riforma della scuola che riduce drasticamente le ore di insegnamento della disciplina., da tre ad una ora .
Giunti al MIUR hanno depositato la “ bara “davanti all’ingresso e acceso un cero in memoria di tanto scempio.
Infine una delegazione dell’ANIAT, ricevuta dal Direttore Generale del Dipartimento, dott. Pasquale Capo e dal Direttore Generale del Personale dott. Giuseppe Cosentino, dopo aver consegnato 24.000 firme di dissenso di docenti di tutta Italia, pervenute all’ANIAT ha esposto le richieste dell'ANIAT, ovvero:

1) Attribuire 60 ore annuali alla tecnologia al pari delle altre discipline o quanto meno, ad esempio, dividere in parti uguali le 118 di scienze anziché attribuirne solo 33 alla Tecnologia;
2) Scindere le scienze dalla tecnologia e prevedere una classe di concorso autonoma che dovrà denominarsi Tecnologia o Tecnologia e Informatica .
All’uscita dal MIUR la delegazione capitanata dal prof Cesare Leone , Presidente Dell’ANIAT riferisce quanto segue.
Il Direttore Capo ha ascoltato con molta attenzione, si è dichiarato "molto dispiaciuto dell'accaduto", e ha confessato di aver preso solo in quel momento coscienza del fatto, ha consultato la Gazzetta Ufficiale e controllato il quadro orario, constatato la validità delle nostre ragioni, promette di attivarsi fin da ora per mettere a posto almeno questo aspetto, assicurando i presenti che si interesserà personalmente per un incontro con il Ministro; chiede,infine, di indirizzargli una memoria scritta dei vari aspetti evidenziati e dopo una affabile disamina della situazione, che ci è sembrata sincera e sentita, promette che lui e il dott. Cosentino sarebbero stati con noi.
Saranno promesse di Marinaio!!!!!!!!!!!!!!















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